ATTUALITA'
Alfredo Ronci
L'anima della Zucconi e la presunta esistenza dei Simpson
Domenica 25 novembre, durante la trasmissione Rai Che tempo che fa, ho assistito ad un curioso dialogo tra il conduttore Fabio Fazio e la giornalista Giovanna Zucconi che cura la "rubrichina" dedicata ai libri (quelli che vendono poche migliaia di copie, perché per i best-sellers milionari ci pensa lo stesso Fazio) . Il testo su cui si è spostata l'attenzione dei due era L'anima e il suo destino di Vito Mancuso (Raffaello Cortina Editore). Dopo aver saputo che è un saggio impegnativo, ma bello (!) e prefato dal cardinal Martini, il presentatore ha chiesto all'interlocutrice: ma esiste l'anima? E la Zucconi ha risposto: certo, lo dice il titolo stesso e poi ha venduto trentamila copie.
Ora, se si prende per buona una dichiarazione del genere possiamo tranquillamente affermare che
• Esistono i mostri nei tombini perché IT di Stephen King ha venduto milioni .
• Esistono i vampiri perché Dracula di Stoker è diventato un classico della letteratura.
• Esistono le leggi della robotica perché I robot di Asimov è un punto di riferimento per tutti i lettori di fantascienza.
• Esiste Hannibal Lecter perché Il silenzio degli innocenti di Harris ha sbancato i botteghini.
• Esiste il commissario Francesco Ingravallo perché Gadda in Quer pasticciaccio brutto de via Merulana ne ha fatto un monumento.
• La coazione a ripetere nella letteratura è necessaria perché Seta di Baricco ne fa uno strumento imprescindibile.
• La Tamaro è una grande scrittrice perché ha venduto un fottìo di copie.
• Esistono i Simpson perché... perché provate a dire il contrario.
Non avendo le stesse certezze della Zucconi e confidando su un gesto pietoso della Provvidenza che ci possa risparmiare letture ed affermazioni inique e dannose, l'unica asserzione su cui potrei tentare un approccio metodologico è sulla presunta esistenza dei Simpson.
Anzi, sull'effettiva valenza e presenza dei "gialli"individui, mi appoggerei al saggio di Marco Malaspina, giornalista scientifico di Bologna, che ha pubblicato La scienza dei Simpson – Guida non autorizzata all'Universo in una ciambella (1).
L'autore precisa: Gli episodi di I Simpson non sono pillole di scienza incapsulate in un blister giallo e divertente, Né un SuperQuark all'insegna della risata (...) I Simpson non insegna la scienza. O meglio: non insegna i contenuti della scienza, le nozioni di base di materie come la matematica, chimica o biologia.
Però vi è una tale quantità di nozioni e problematiche negli episodi da rendere più che vivida la loro presenza in quanto più reali del re: il nucleare, le mutazioni genetiche, la politica ambientale, la mala sanità, l'inseminazione artificiale, l'alimentazione, le strategie di condizionamento, i supercibi, l'evoluzionismo e il creazionismo sono solo alcune delle argomentazioni affrontate dal cartoon. Così come Homer, Marge, Burt, Lisa e Maggie costituiscono, nelle loro differenti e contrapposte personalità (il reazionario Homer, la conformista Marge, lo scapestrato Burt, l'intellettuale Lisa) l'esempio perfetto di una famiglia nucleare, lontana anni luce, e proprio per questo più vera, dagli improponibili nuclei affettivi, da Mulino Bianco, della nostra classe politica più tradizionalista.
Ma il senso ultimo da dare ai Simpson è un altro e ce lo suggerisce lo stesso Malaspina: Detto brutalmente, I Simpson insegna a mancare di rispetto. Volendo essere più gentili, potremmo dire che da questo cartone si impara a essere irriverenti verso l'autorità, scettici verso i politici. Si impara che la scienza è inevitabilmente sporca e che gli scienziati possono essere assai deboli.(pag.188).
O forse siamo di fronte ad una sorta di contro-rispetto, che non significa asservimento al potere, ma una specifica dell'intelletto umano di fronte ad una laica visione della vita.
Dice Lisa, l'intellettuale della famiglia, nell'episodio "E le stelle stanno a guardare": O si accetta la scienza e si affronta la realtà, oppure si può credere negli angeli e vivere in un mondo infantile e di fantasia.
Dunque, non sappiamo se i Simpson hanno un'anima (ma sull'esistenza di questa rimandiamo al saggio, impegnativo e filosofico– così ha detto la Zucconi - di Vito Mancuso e alle sue trentamila copie già vendute), ma alcuni di loro hanno gli strumenti per decifrarne l'essenza, che non necessariamente è legata ad una sostanza evanescente, nonostante i successi editoriali.
(1) Marco Malaspina
La scienza dei Simpson – Guida non autorizzata all'Universo in una ciambella –
Sironi Editore
Pag.189 Euro 16.00
Ora, se si prende per buona una dichiarazione del genere possiamo tranquillamente affermare che
• Esistono i mostri nei tombini perché IT di Stephen King ha venduto milioni .
• Esistono i vampiri perché Dracula di Stoker è diventato un classico della letteratura.
• Esistono le leggi della robotica perché I robot di Asimov è un punto di riferimento per tutti i lettori di fantascienza.
• Esiste Hannibal Lecter perché Il silenzio degli innocenti di Harris ha sbancato i botteghini.
• Esiste il commissario Francesco Ingravallo perché Gadda in Quer pasticciaccio brutto de via Merulana ne ha fatto un monumento.
• La coazione a ripetere nella letteratura è necessaria perché Seta di Baricco ne fa uno strumento imprescindibile.
• La Tamaro è una grande scrittrice perché ha venduto un fottìo di copie.
• Esistono i Simpson perché... perché provate a dire il contrario.
Non avendo le stesse certezze della Zucconi e confidando su un gesto pietoso della Provvidenza che ci possa risparmiare letture ed affermazioni inique e dannose, l'unica asserzione su cui potrei tentare un approccio metodologico è sulla presunta esistenza dei Simpson.
Anzi, sull'effettiva valenza e presenza dei "gialli"individui, mi appoggerei al saggio di Marco Malaspina, giornalista scientifico di Bologna, che ha pubblicato La scienza dei Simpson – Guida non autorizzata all'Universo in una ciambella (1).
L'autore precisa: Gli episodi di I Simpson non sono pillole di scienza incapsulate in un blister giallo e divertente, Né un SuperQuark all'insegna della risata (...) I Simpson non insegna la scienza. O meglio: non insegna i contenuti della scienza, le nozioni di base di materie come la matematica, chimica o biologia.
Però vi è una tale quantità di nozioni e problematiche negli episodi da rendere più che vivida la loro presenza in quanto più reali del re: il nucleare, le mutazioni genetiche, la politica ambientale, la mala sanità, l'inseminazione artificiale, l'alimentazione, le strategie di condizionamento, i supercibi, l'evoluzionismo e il creazionismo sono solo alcune delle argomentazioni affrontate dal cartoon. Così come Homer, Marge, Burt, Lisa e Maggie costituiscono, nelle loro differenti e contrapposte personalità (il reazionario Homer, la conformista Marge, lo scapestrato Burt, l'intellettuale Lisa) l'esempio perfetto di una famiglia nucleare, lontana anni luce, e proprio per questo più vera, dagli improponibili nuclei affettivi, da Mulino Bianco, della nostra classe politica più tradizionalista.
Ma il senso ultimo da dare ai Simpson è un altro e ce lo suggerisce lo stesso Malaspina: Detto brutalmente, I Simpson insegna a mancare di rispetto. Volendo essere più gentili, potremmo dire che da questo cartone si impara a essere irriverenti verso l'autorità, scettici verso i politici. Si impara che la scienza è inevitabilmente sporca e che gli scienziati possono essere assai deboli.(pag.188).
O forse siamo di fronte ad una sorta di contro-rispetto, che non significa asservimento al potere, ma una specifica dell'intelletto umano di fronte ad una laica visione della vita.
Dice Lisa, l'intellettuale della famiglia, nell'episodio "E le stelle stanno a guardare": O si accetta la scienza e si affronta la realtà, oppure si può credere negli angeli e vivere in un mondo infantile e di fantasia.
Dunque, non sappiamo se i Simpson hanno un'anima (ma sull'esistenza di questa rimandiamo al saggio, impegnativo e filosofico– così ha detto la Zucconi - di Vito Mancuso e alle sue trentamila copie già vendute), ma alcuni di loro hanno gli strumenti per decifrarne l'essenza, che non necessariamente è legata ad una sostanza evanescente, nonostante i successi editoriali.
(1) Marco Malaspina
La scienza dei Simpson – Guida non autorizzata all'Universo in una ciambella –
Sironi Editore
Pag.189 Euro 16.00
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