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ATTUALITA'

Alfredo Ronci

La menzogna del Nobel ed un libro che spiazza.

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Per una volta tanto non parliamo di Nobel della letteratura (a proposito: è vero che Jean Marie Gustave Le Clezio non è famoso in Italia, ma dire, come ha affermato il TG1, che è un completo sconosciuto, quando in Italia Instar Libri, Il Saggiatore, Net e :2punti hanno regolarmente pubblicato sue opere, la dice tutta sulla stato dell'informazione del nostro paese), ma del Nobel della Medicina. Quest'anno uno dei premiati è stato Luc Montagnier.

Le motivazioni addotte chiamano in causa direttamente il problema dell'AIDS dal momento che si dichiara che lo scienziato francese sia stato il primo ad isolare il virus dell'HIV.

Mai prima d'ora il Nobel era stata assegnato sulla base di una menzogna scientifica. Alcuni anni fa, durante una trasmissione radiofonica, Montagnier stesso aveva dichiarato di non aver seguito le procedure standard (da lui stesso codificate nel 1978) per l'isolamento del retrovirus HIV. Come a dire che aveva tentato disperatamente 'd'acchiappare' il virus, ma non c'era riuscito.

Non sta meglio l'altro 'scopritore' del virus dell'AIDS, l'americano Robert Gallo (quello che, secondo una giuria internazionale, avrebbe sottratto il campione del virus 'isolato' dai laboratori di Montagnier!!) che sottoposto ad una 'verifica' legale da un tribunale australiano avrebbe 'innocentemente' dichiarato che nel suo studio originale ha trovato evidenza dell'HIV solo nel 40% dei pazienti malati di AIDS, e che il 40% non é abbastanza per provare che l'HIV sia la causa dell'AIDS. (Se volete verificare personalmente l'assunto, collegatevi al link http://aras.ab.ca/articles/legal/Gallo-Transcript.pdf).

Ora non sto nemmeno a riportare l'elenco dei quotidiani che alla notizia del Nobel a Montagnier ha 'rispolverato' articoli sull'AIDS che sarebbero stati osceni anche nel periodo in cui la sindrome da immunodeficienza la si riteneva il nuovo flagello di Dio. Mi basta trattare, visto che alla fine siamo un sito di libri, un'opera che si somma alla numerosa letteratura in materia, che in qualche modo spiazza e disorienta a sufficienza.

Il titolo promette bene: La saggezza delle prostitute (ISBN edizioni) dell'epidemiologa Elizabeth Pisani.

Su cosa vuole informarci la ricercatrice (che sospettiamo inglese, visto che non abbiamo conferme)?: Su come sono stati manipolati i dati del contagio per accendere i riflettori sulla malattia (e continuo a leggere sulla seconda di copertina), della tattica del terrore e dell'allarmismo usata per convincere i governi a cercare fondi per prevenire il virus e dello sperpero insensato da parte delle Ong (Organizzazioni non governative).

Non solo, la Pisani conferma, durante la trattazione, alcuni punti fermi della controinformazione AIDS. Ad esempio che la prevista crisi di infezioni da HIV negli eterosessuali non era scoppiata. In realtà, l'unica indicazione evidente che l'HIV si stesse diffondendo proveniva dai consumatori di droga per via infettiva (Pag. 51). Che si vuole imporre una visione diversa dalla realtà come nel caso dei sex worker a Giacarta che ha perseguitato il programma indonesiano per l'Aids, sollevando lo spettro dell'epidemia eterosessuale e distraendo i fondi dai consumatori di droga per via iniettiva, dove ce n'era più bisogno. (Pag. 105). Che i dati sulle presunte crescite esponenziali del virus sono una balla: Sono stata testimone di reparti sanitari che riportavano il 67 per cento di prevalenza dell'HIV avendo testato solo tre persone di cui due erano positive. (Pag. 107). E che gli uomini trasmettono l'HIV alle donne in modo più rapido di quanto le donne lo trasmettano agli uomini (Pag. 130). E che finalmente si chiamano le cose col nome più appropriato: Quando la montatura del caso cominciò a funzionare e i soldi ad arrivare, divenne più importante essere in grado di dimostrare che stavamo in effetti facendo qualcosa con quei soldi e verificare se quel qualcosa fosse utile (Sic!!! Pag. 45).

Dunque il lavoro della Pisani sembra correre sul binario dell'informazione non codificata. Ma purtroppo non è così. Inspiegabilmente (l'incomprensione nostra nasce proprio dalle premesse della stessa epidemiologa) la ricercatrice s'allinea su posizioni che ormai fanno acqua da tutte le parti. Come per esempio quello di porre l'attenzione sulla pandemia in Africa (lo dicono da vent'anni, ma i dati sono sempre gli stessi), sulla trasmissione del virus (e qui la Pisani dà il suo 'meglio': Nelle comunità all'interno delle quali è elevata la presenza dell'HIV, è necessario circoncidere gli uomini), scagliandosi, con affettata ironia, contro quelle persone e quei politici che hanno tentato in tutte le maniere di scardinare l'assunto, sempre più traballante, delle corrispondenza tra Aids e Hiv (L'esempio peggiore arriva dal paese più ricco e a più alta scolarità del continente, il Sudafrica. Il presidente Thabo Mbeki si interroga se sia l'Hiv a causare l'Aids. Ha difeso a spada tratta il suo fallimentare ministro della sanità, Manto Tshabalala-Msimang che, come è noto a tutti, ha consigliato alla gente di mangiare le barbabietole rosse per tenere alla larga il virus. Pag.139), e difendendo il presidente Bush che, a detta della stessa, è stato, insieme a Reagan (ma allora eravamo in piana campagna terroristica) quello che più si è impegnato sullo stanziamento di fondi (su i quali, mi pare, la Pisani abbia espresso ben altre perplessità).

Ci si interroga su quale sia il senso di questa operazione, dal momento che già dal sottotitolo Burocrati, bordelli e il business dell'Aids, ci si potrebbe aspettare un'impostazione del problema lontano dalla paludata e 'sottocontrollata' cultura scientifica e parascientifica.

Credo che La saggezza delle prostitute (tra l'altro mi chiedo quale saggezza dal momento che le più confessano di non far uso di preservativi) sia un'occasione mancata, un tentativo abbozzato di contro-informazione, rientrata subito nei ranghi di un 'patrimonio di conoscenze' che mostra sempre di più i legami con le alte sfere del potere.







Elizabeth Pisani – La saggezza delle prostitute – ISBN edizioni – 2008







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