ATTUALITA'
Alfredo Ronci
Ma insomma, faccia il serio. Anzi, il Serino!
Se ci si affida alla ventura, prima o poi si fanno i conti con la verità. Se ci si affida alla Ventura prima o poi si fanno i conti con la falsità: soprattutto quella dei miti. O meglio (ed ignorate la boutade appena espressa che mi sembra fiacca): del perché si voglia far passare la letteratura (il mito innanzi tutto non è racconto?) per quello che non è e rappresentarla magistra vitae alla ggente nazionalpopolarmente affamata.
In fondo nella testa della soubrette cos'era la presenza di Busi all'Isola dei famosi se non il viatico per una ridefinizione più acculturata della trasmissione?
Ben le sta che l'Aldo nazionale abbia espresso non solo riserve sul mondo intero, ma sul contorno. Come quando attaccando la Venier su presunte frequentazioni chirurgico-estetiche abbia ribadito che il suo culo (sì proprio quello) era ancora sodo come nell'età post-puberale.
Non è nuovo lo scrittore ad esposizioni anal-itiche: in fondo Sodomie in corpo 11 (libro di inestimabile valore che eleva l'aforisma ed il posteriore a vera e propria arte) cos'è se non una vetrina del cosmo vista dal buco del culo? (Non fu lo stesso Busi a dire che il buco del culo è la parte più trainante del cervello?).
Ora tale cappello (e non cappellata!) era necessità ontologica: perché, come prendere la notizia che uno dei prossimi concorrenti del format sarà Gian Paolo Serino?
Serino? Chi è costui?
Da un punto di vista fisico, visto che si parla comunque di personaggi legati al mondo dell'editoria lo accosterei al Baricco: piccoletto, spalle strette e viso serico da primo della classe o ragazzo della porta accanto con mamma indaffarata a preparargli colazione Mulino Bianco style.
Dal punto di vista professionale si 'professa' critico letterario (ahinoi, non c'è specie peggiore) e responsabile del sito 'Satisfiction' che ha pure i soldi visto che il suo editor è nientecocodimenoco il 'Blasco' Rossi.
Ora ci si chiede: cosa c'azzecca il Serino con la puttanata mediatica? Qualcuno in vena di senilità precox ha già sintetizzato l'evento buttandola sulla battuta: quali libri porterebbe con sé su un'isola deserta? Dal momento che, fortuna nostra, i naufraghi, proprio perché tali, sintetizzano con la loro presenza l'idea dell'istinto di sopravvivenza, al cibo della mente son sicuro preferiranno quello con carboidrati (pochi) e proteine (poche): come a dire, dalla fama letteraria alla fame vera e propria.
Ma ci sfugge comunque l'aggancio e reitero la domanda.
Cosa c'azzecca il Serino con la puttanata mediatica? Nel macrocosmo televisivo ed espositivo c'azzecca eccome, dal momento che il nuovo secolo (con evidenti prodromi nel precedente) ha definitivamente elevato ad arte suprema la spettacolarizzazione dell'evento, qualunque esso sia.
Verrebbe da dire Gomorra come Sodoma, dove il sodomitico incedere della cultura tutta è antefatto della prova artistica: che poi alla fine si kitschizza.
Financo la critica letteraria (e il nostro paese in questo è al passo coi tempi, epperò!) assume sempre più i connotati di una (e rispolvero una frase del povero Occhetto... qualcuno se lo ricorda) gioiosa macchina da guerra. Dove dal parterre de roi dell'esposizione all'isola dei 'fumosi' il passo è breve.
Quando la Ventura ci delizierà magari con la presenza di un Cortellessa (consiglio alla regia: sempre piani sequenza, il primo piano, data la mole, potrebbe essere assai parziale), di un La Porta (con lui la battuta è sempre facile) o di un D'Orricoyons dei miei stivali?
Crediamo che il discorso tutto non cambi se all'improvviso il puffo Serino dovesse improvvisamente recedere dal progetto: non muterebbe la sostanza. O la credenza. Quella nostra di considerare sempre la letteratura un fatto essenzialmente privato. Poi il pubblico decida quel che vuole. Anche convolare a nozze con la falsa deità di una falsa cultura.
In fondo nella testa della soubrette cos'era la presenza di Busi all'Isola dei famosi se non il viatico per una ridefinizione più acculturata della trasmissione?
Ben le sta che l'Aldo nazionale abbia espresso non solo riserve sul mondo intero, ma sul contorno. Come quando attaccando la Venier su presunte frequentazioni chirurgico-estetiche abbia ribadito che il suo culo (sì proprio quello) era ancora sodo come nell'età post-puberale.
Non è nuovo lo scrittore ad esposizioni anal-itiche: in fondo Sodomie in corpo 11 (libro di inestimabile valore che eleva l'aforisma ed il posteriore a vera e propria arte) cos'è se non una vetrina del cosmo vista dal buco del culo? (Non fu lo stesso Busi a dire che il buco del culo è la parte più trainante del cervello?).
Ora tale cappello (e non cappellata!) era necessità ontologica: perché, come prendere la notizia che uno dei prossimi concorrenti del format sarà Gian Paolo Serino?
Serino? Chi è costui?
Da un punto di vista fisico, visto che si parla comunque di personaggi legati al mondo dell'editoria lo accosterei al Baricco: piccoletto, spalle strette e viso serico da primo della classe o ragazzo della porta accanto con mamma indaffarata a preparargli colazione Mulino Bianco style.
Dal punto di vista professionale si 'professa' critico letterario (ahinoi, non c'è specie peggiore) e responsabile del sito 'Satisfiction' che ha pure i soldi visto che il suo editor è nientecocodimenoco il 'Blasco' Rossi.
Ora ci si chiede: cosa c'azzecca il Serino con la puttanata mediatica? Qualcuno in vena di senilità precox ha già sintetizzato l'evento buttandola sulla battuta: quali libri porterebbe con sé su un'isola deserta? Dal momento che, fortuna nostra, i naufraghi, proprio perché tali, sintetizzano con la loro presenza l'idea dell'istinto di sopravvivenza, al cibo della mente son sicuro preferiranno quello con carboidrati (pochi) e proteine (poche): come a dire, dalla fama letteraria alla fame vera e propria.
Ma ci sfugge comunque l'aggancio e reitero la domanda.
Cosa c'azzecca il Serino con la puttanata mediatica? Nel macrocosmo televisivo ed espositivo c'azzecca eccome, dal momento che il nuovo secolo (con evidenti prodromi nel precedente) ha definitivamente elevato ad arte suprema la spettacolarizzazione dell'evento, qualunque esso sia.
Verrebbe da dire Gomorra come Sodoma, dove il sodomitico incedere della cultura tutta è antefatto della prova artistica: che poi alla fine si kitschizza.
Financo la critica letteraria (e il nostro paese in questo è al passo coi tempi, epperò!) assume sempre più i connotati di una (e rispolvero una frase del povero Occhetto... qualcuno se lo ricorda) gioiosa macchina da guerra. Dove dal parterre de roi dell'esposizione all'isola dei 'fumosi' il passo è breve.
Quando la Ventura ci delizierà magari con la presenza di un Cortellessa (consiglio alla regia: sempre piani sequenza, il primo piano, data la mole, potrebbe essere assai parziale), di un La Porta (con lui la battuta è sempre facile) o di un D'Orricoyons dei miei stivali?
Crediamo che il discorso tutto non cambi se all'improvviso il puffo Serino dovesse improvvisamente recedere dal progetto: non muterebbe la sostanza. O la credenza. Quella nostra di considerare sempre la letteratura un fatto essenzialmente privato. Poi il pubblico decida quel che vuole. Anche convolare a nozze con la falsa deità di una falsa cultura.
CERCA
NEWS
-
12.11.2024
La nave di Teseo.
Settembre nero. -
12.11.2024
Tommaso Pincio
Panorama. -
4.11.2024
Alessandro Barbero
Edizioni Effedi. La voglia dei cazzi.
RECENSIONI
-
Han Kang
La vegetariana
-
Han Kang
Atti umani
-
Giuliano Pavone
Per diventare Eduardo
ATTUALITA'
-
Ettore Maggi
La grammatica della Geopolitica.
-
marco minicangeli
CAOS COSMICO
-
La redazione
Trofeo Rill. I risultati.
CLASSICI
CINEMA E MUSICA
-
Marco Minicangeli
La gita scolastica
-
Marco Minicangeli
Juniper - Un bicchiere di gin
-
Lorenzo Lombardi
IL NERD, IL CINEFILO E IL MEGADIRETTORE GENERALE
RACCONTI
-
Fiorella Malchiodi Albedi
Ad essere infelici sono buoni tutti.
-
Roberto Saporito
30 Ottobre
-
Marco Beretti
Tonino l'ubriacone