ATTUALITA'
Alfredo Ronci
Perché non leggo Philopat e quelli come lui (che sono tanti).
Scrive Piero Ottone sulla rubrichina 'Vizi e virtù' del settimanale Il venerdì di Repubblica del 20 maggio 2011: Quando si legge un saggio di letteratura, una rievocazione storica, la biografia di un personaggio, ci si imbatte talvolta in un breve inciso «come è noto». Per esempio se l'autore affronta il tema della rivoluzione francese, è possibile che criva "La rivoluzione, che scoppiò come è noto nel 1789...". Bene: quell'inciso è innocuo, ma irritante. In primo luogo perché è inutile. Se un fatto è noto, non occorre menzionarlo: se lo si menziona lo si deve al sospetto che non sia noto a tutti.
Mi pare considerazione giusta e saggia: ma il giornalista forse dimentica che spesso il parlare, o ancor meglio lo scrivere, sono sottoposti ad una sorta di stress comunicativo nel migliore dei casi, se no vera e propria incapacità, dove per celebrare una sorta di difesa intellettiva si ricorre ad un linguaggio paradossalmente convenzionale.
Riporto un esempio esplicativo, tratto dal mensile XL di maggio 2011. E' l'articolo di Marco Philopat dal titolo 'Il libro perduto della beat generation'.
Va riportato nella sua interezza (sperando che qualcuno non ci citi in tribunale per violazione del copyright, perché ci hanno già provato, dichiarando fin d'ora che siamo disposti a rinunciarci in qualsiasi momento... anche per la considerazione del valor intrinseco del pezzo...): Questo libro lo aspetto da quando ero un ragazzino a caccia di emozioni forti, da quando i miei occhi assetati di vendetta per il riflusso circostante, cercavano un senso avventuroso tra le pagine dei più grandi successi della narrativa sperimentale. Ma Hippos were boiled in their tanks è una leggenda letteraria che si tramanda dal 1945, anno in cui fu scritto a quattro mani da Jack Kerouac e William Burroughs. Eppure questo manoscritto è rimasto seppellito in un archivio fino al giorno d'oggi e i due principali narratori della Beat Generation, traumatizzati dalle conseguenze dell'esordio abortito, dovranno aspettare molti anni per la pubblicazione dei loro capolavori: Sulla strada del 1957, Il pasto nudo del 1959. Perché quest'opera seminale è stata per decenni nascosta agli appassionati? Kerouac e Burroughs lo scrissero per elaborare un fatto tragico avvenuto nel 1944 e che costò al primo qualche giorno di galera e al secondo l'inizio della tossicodipendenza. Il romanzo racconta la loro amicizia con il giovane assassino Lucien Carr e la sua vittima David Kammerer, quarant'enne gay che conosceva da anni l'omicida. Un resoconto visionario a capitoli alternati, dove i due assumono il punto di vista di loro stessi all'interno di una compagnia di giovani ubriaconi esaltati dal sesso, dalla buona musica e dai romanzi di Faulkner. E' straordinario leggere i primi abbozzi della scrittura da free jazz di Kerouac e l'alba degli incubi lisergici di Burroughs, si ha quasi la sensazione di cogliere le motivazioni che spingono a cimentarsi con un pericoloso percorso artistico d'avanguardia. E gli ippopotami si sono lessati nelle loro vasche non è stato mai pubblicato perché Lucien Carr, fino alla sua morte, non lo ha mai permesso, ma ciò non ha impedito di citarlo in una montagna di saggi, come il libro perduto che diede alla luce la Beat Generation.
Sarà forse che sono prevenuto, che non mi è mai piaciuto Burroughs e non mi sono mai strappato i capelli per Kerouac e la Beat Generation , ma il pezzo di Philopat si 'distingue' per un uso quasi massiccio di aggettivi che appartengono ad un linguaggio giovanilistico e post-giovanilistico talmente sfruttato e ordinario da rasentare la noia.
Vediamolo: l'opera in questione non può non essere 'seminale' (espressione questa tanto cara alla critica neorocchettara e 'indipendente', ma che andrebbe eliminata dal vocabolario italiano) il resoconto deve essere 'visionario', la scrittura di Kerouac da 'free jazz' (??) e gli incubi di Burroughs sono, ça va sans dire, 'lisergici'.
Non manca nulla a questo carosello di luoghi comuni, a questa parata di insulsaggini da liceali brufolosi (manca all'elenco: la tecnica 'cut-up' di Burroughs e il vagabondaggio 'ontologico' – ma questa è una mia aggiunta 'alta'- di Kerouac.).
A tutto questo la ciliegina finale: E gli ippopotami si sono lessati nelle loro vasche non è stato mai pubblicato perché Lucien Carr, fino alla sua morte, non lo ha mai permesso, ma ciò non ha impedito di citarlo in una montagna di saggi, come il libro perduto che diede alla luce la Beat Generation.
Scritto così sembrerebbe che l'assassino Lucien Carr oltre che ad aver impedito la pubblicazione del libro, attraverso una montagna di saggi lo ha comunque citato e quindi 'pubblicizzato'. Ve lo immaginate un carcerato che produce una montagna di saggi?
Non sarebbe stato meglio scrivere..., ma ciò non ha impedito 'che fosse citato' in una montagna di saggi, come il libro perduto che diede alla luce la Beat Generation.
Voi che ne dite?
E io dovrei leggere i romanzi de 'sta gente e quelli come lui?
Ma andiamo!
Mi pare considerazione giusta e saggia: ma il giornalista forse dimentica che spesso il parlare, o ancor meglio lo scrivere, sono sottoposti ad una sorta di stress comunicativo nel migliore dei casi, se no vera e propria incapacità, dove per celebrare una sorta di difesa intellettiva si ricorre ad un linguaggio paradossalmente convenzionale.
Riporto un esempio esplicativo, tratto dal mensile XL di maggio 2011. E' l'articolo di Marco Philopat dal titolo 'Il libro perduto della beat generation'.
Va riportato nella sua interezza (sperando che qualcuno non ci citi in tribunale per violazione del copyright, perché ci hanno già provato, dichiarando fin d'ora che siamo disposti a rinunciarci in qualsiasi momento... anche per la considerazione del valor intrinseco del pezzo...): Questo libro lo aspetto da quando ero un ragazzino a caccia di emozioni forti, da quando i miei occhi assetati di vendetta per il riflusso circostante, cercavano un senso avventuroso tra le pagine dei più grandi successi della narrativa sperimentale. Ma Hippos were boiled in their tanks è una leggenda letteraria che si tramanda dal 1945, anno in cui fu scritto a quattro mani da Jack Kerouac e William Burroughs. Eppure questo manoscritto è rimasto seppellito in un archivio fino al giorno d'oggi e i due principali narratori della Beat Generation, traumatizzati dalle conseguenze dell'esordio abortito, dovranno aspettare molti anni per la pubblicazione dei loro capolavori: Sulla strada del 1957, Il pasto nudo del 1959. Perché quest'opera seminale è stata per decenni nascosta agli appassionati? Kerouac e Burroughs lo scrissero per elaborare un fatto tragico avvenuto nel 1944 e che costò al primo qualche giorno di galera e al secondo l'inizio della tossicodipendenza. Il romanzo racconta la loro amicizia con il giovane assassino Lucien Carr e la sua vittima David Kammerer, quarant'enne gay che conosceva da anni l'omicida. Un resoconto visionario a capitoli alternati, dove i due assumono il punto di vista di loro stessi all'interno di una compagnia di giovani ubriaconi esaltati dal sesso, dalla buona musica e dai romanzi di Faulkner. E' straordinario leggere i primi abbozzi della scrittura da free jazz di Kerouac e l'alba degli incubi lisergici di Burroughs, si ha quasi la sensazione di cogliere le motivazioni che spingono a cimentarsi con un pericoloso percorso artistico d'avanguardia. E gli ippopotami si sono lessati nelle loro vasche non è stato mai pubblicato perché Lucien Carr, fino alla sua morte, non lo ha mai permesso, ma ciò non ha impedito di citarlo in una montagna di saggi, come il libro perduto che diede alla luce la Beat Generation.
Sarà forse che sono prevenuto, che non mi è mai piaciuto Burroughs e non mi sono mai strappato i capelli per Kerouac e la Beat Generation , ma il pezzo di Philopat si 'distingue' per un uso quasi massiccio di aggettivi che appartengono ad un linguaggio giovanilistico e post-giovanilistico talmente sfruttato e ordinario da rasentare la noia.
Vediamolo: l'opera in questione non può non essere 'seminale' (espressione questa tanto cara alla critica neorocchettara e 'indipendente', ma che andrebbe eliminata dal vocabolario italiano) il resoconto deve essere 'visionario', la scrittura di Kerouac da 'free jazz' (??) e gli incubi di Burroughs sono, ça va sans dire, 'lisergici'.
Non manca nulla a questo carosello di luoghi comuni, a questa parata di insulsaggini da liceali brufolosi (manca all'elenco: la tecnica 'cut-up' di Burroughs e il vagabondaggio 'ontologico' – ma questa è una mia aggiunta 'alta'- di Kerouac.).
A tutto questo la ciliegina finale: E gli ippopotami si sono lessati nelle loro vasche non è stato mai pubblicato perché Lucien Carr, fino alla sua morte, non lo ha mai permesso, ma ciò non ha impedito di citarlo in una montagna di saggi, come il libro perduto che diede alla luce la Beat Generation.
Scritto così sembrerebbe che l'assassino Lucien Carr oltre che ad aver impedito la pubblicazione del libro, attraverso una montagna di saggi lo ha comunque citato e quindi 'pubblicizzato'. Ve lo immaginate un carcerato che produce una montagna di saggi?
Non sarebbe stato meglio scrivere..., ma ciò non ha impedito 'che fosse citato' in una montagna di saggi, come il libro perduto che diede alla luce la Beat Generation.
Voi che ne dite?
E io dovrei leggere i romanzi de 'sta gente e quelli come lui?
Ma andiamo!
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