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Il Paradiso degli Orchi
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ATTUALITA'

Ridel C. Faroon

Stupidiario n.3

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1.

Venerdi di Repubblica del 14 ottobre 2011

'I settant'anni di Renato Curcio'

E chi se ne frega!



2.

Scrive Antonio Chiaberge su 'Saturno' l'inserto culturale de Il Fatto Quotidiano del 14 ottobre a proposito di Gianrico Carofiglio: 15 mila euro al mese per tre giorni scarsi di presenza neppure tutte le settimane: altro che Caro, Carissimofiglio, dovrebbe chiamarsi! Certo, il povero (si fa per dire) Gianrico mai si sarebbe aspettato un colpo così basso, proprio alla vigilia dell'uscita del nuovo libro, Il silenzio dell'onda (Rizzoli) per giunta sul quotidiano del suo editore. Ha rimediato, dalle pagine di Sette, Camilla Baresani, con una simpatetica intervista che descrive un Carofiglio pimpante, appena rientrato da un improbo tour americano (cocktail con Scott Turow e Martin Cruz Smith, mentre in Parlamento si discuteva la manovra), e preoccupato, più che per il lancio, per la pancia: due chili di troppo, a forza di junk food. Sull'impegno politico, una sola domanda: come fa a sopportare ore di interventi torrenziali dei colleghi senatori? Semplice: accende l'iPad, e mentre gli altri cliccano i siti delle escort, lui va avanti col romanzo. Meno male che de Bortoli non è presidente del Senato.

C'è sempre un motivo valido per cui uno scrittore non ti piace e ti sta anche un pochino sul cazzo!



3.

Arriva in redazione questa mail, che trascriviamo omettendo ovviamente mittente e autore di riferimento:

Vi scrivo questa breve e-mail per comunicarvi i pirotecnici effetti seguiti all'uscita del thriller di ...... di cui vi ho recentemente mandato una scheda. Effetti che non sono merito dell'ufficio stampa bensì della pervasiva e carismatica personalità dell'autore stesso. Il che, magari, potrebbe convincervi a rivolgere al libro, ma soprattutto al personaggio, la vostra attenzione.

Il 20 ottobre sarà intervistato a 'Uno Mattina'.

Il 28 ottobre sarà da Marzullo a 'Sottovoce'.

Seguiranno Domenica 5, 'La Vita in Diretta', la rubrica dei libri del Tg5, 'Verissimo', Radio Radio.

Ma soprattutto, sono in corso delle trattative per una fiction Rai tratta dal romanzo e un format per Sky ispirato alla serie di "coincidenze" realmente accadute entro le quali si snoda la trama del thriller.


Dopo notizie del genere, se poco poco avevamo curiosità per il libro, ora è passata.



4.

Rumore di questo mese ha recensito L'onnipotentedi Michele Vaccari. "'L'onnipotente' è un romanzo che fa male, scomodo, politicamente scorretto e, per questo, nobilita il termine letteratura".

Tranquilli, è solo una questione omeopatica: nel senso che si combatte il 'rumore' col 'rumore' (altro che nobilitare il termine letteratura); poco rumore per il nulla.



5.

XL numero di Novembre

Paolo Giordano, l'autore de La solitudine dei numeri primi, scrive a proposito di Tori Amos: Le ho toccato i capelli e posso dirlo con certezza: sono magici.

Ma non faceva meglio a toccarle il culo che avrebbe, almeno speriamo, goduto di più?



6.

Il Venerdi di Repubblica del 28 ottobre.

Titolo dedicato a Baricco: Più che uno scrittore mi sento un calzolaio delle parole. Il suo nuovo romanzo 'Mr Gwyn' racconta di un autore affermato che a un tratto molla tutto e si mette a dipingere. Baricco vuol smettere di scrivere? No dice l'ex enfant prodige torinese...

E che cazzo non ce ne va bene una! E visto che si sente un calzolaio delle parole, che dite di prenderlo a scarpate?



7.

Sentivamo assolutamente bisogno del nuovo romanzo di Concita de Gregorio, soprattutto che lo pubblicasse Einaudi, di modo che il suo acerrimo e cattivo nemico Silvio le staccasse l'ennesimo assegno del lauto anticipo.



8.

Ansa dell'8 novembre

Intervista a Lucio Dalla: (...) Vado a messa tutte le domeniche...

E chi se ne frega!



9.

Il Fatto Quotidiano del 4 novembre

'Tutti a presentare il libro di Lupi'.

Prima fanno finta d'ammazzarsi in tv e poi cincischiano e cicisbeccano in pubblico. L'ultima fatica del pdl Maurizio Lupi si chiama La prima politica è vivere (dio mio, se lo facessero sul serio non romperebbero così i coglioni) e a presentarla la politica intera: Bersani, Casini e Alfano. Trimurti del teatrino della mestizia. Niente di nuovo: il rivoluzionario D'Alema è sempre in prima linea nel presentare i capolavori di Bruno Vespa.

Rispulcio Moretti: ... Continuiamo così a farci del male...











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