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Il Paradiso degli Orchi
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Recensioni

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Stuart M.Kaminsky

Lew Fonesca. Midnight Pass

Alacràn, Pag. 279 Euro14.80

Kaminsky è una vecchia volpe, lo si capisce già dal nome che dà al suo nuovo "indagatore": Lew Fonesca. Sfido chiunque a dire che lo ha letto correttamente la prima volta che se l'è visto davanti agli occhi. Infatti il gioco continuo che rimbalza come una palla da ping pong durante la vicenda é: Fonesca, no Fonseca.
Ci sono cascato anch'io, seppur avvezza alle stranezze del noir e agli improbabili trucchi del mestiere. Ma a Kaminsky si può perdonare tutto, anche questo sottile gioco "visivo".

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Juanjo Sàez

L'arte. Conversazioni immaginarie con mia madre

Salani, Pag.259 Euro 22,00

Juanjo Sàez è in fondo ancora bambino. Disegna figure fanciullesche senza faccia perché non mi viene bene, si ritrae anche sul water benché un tempo non lo avrebbe mai fatto, accosta l'arte alle ricette di cucina della madre e le usa entrambe per fare considerazioni sulla vita, nella fattispecie quella della "nonnina" (alla quale a fine libro toccano le scuse più belle che un nipote possa fare).

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David Gilbert

I normali. Professione cavia.

Bompiani, Pag.489 Euro 18.50

Scriveva Hans Ruesch su Imperatrice nuda edizioni Civis (a proposito, quando un editore con le palle e pronto a sfidare la potenza delle multinazionali farmaceutiche vorrà riproporre questo seminale saggio sulla vivisezione, sulle bufale scientifiche e sullo strapotere di interessi economici a danno della nostra salute?) nel lontano gennaio 1976: Che la vivisezione animale portasse irrimediabilmente alla vivisezione umana lo aveva capito già Orazio quando scrisse "crudelitas in animalis est tirocinium crudelitas contra homines".

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Andrea G. Pinketts

La fiaba di Bernadette che non vide la Madonna

Edizioni Il Filo , Pag.106 Euro 12,00

Andrea G. Pinketts lo conosciamo tutti, con i suoi pregi e i suoi difetti, i suoi tortuosi giochi linguistici, i noir al limite del surreale, le belle donne, la Milano che non ha più niente "da bere" se non la propria bile e conosciamo anche la G. del suo nome, che spesso è stata (auto)identificata con "Genio" ma che con La fiaba di Bernadette che non ha visto la Madonna (Edizioni Il Filo, presentato in anteprima alla fiera del libro di Roma "Più libri più liberi"), in uscita a Gennaio 2008, potrebbe essere un'ottima iniziale per Andrea "Grimm" Pinketts.

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Michele Mari

Verderame

Einaudi, Pag. 164 Euro 16.50

Scrivevo anni fa sul Paradiso cartaceo a proposito di Tu, sanguinosa infanzia sempre di Michele Mari: Ognuno rivive l'infanzia secondo le proprie pulsioni. C'è chi la ricorda per esaltarne i momenti migliori. Chi per vantare il grado di maturità raggiunto. Chi per rimpiangerla. Non mi era mai capitato di leggere un autore che riducesse l'infanzia ad un malinconico patimento. Michele Mari, con un linguaggio a volte arcaicizzante, a volte desueto, sempre istintivamente alto, innesta un meccanismo di elementari ossessioni. Ma a sanguinare non è, come farebbe supporre il titolo, l'infanzia in quanto tale, ma chi di quegli anni conserva il furore del possesso, il dolore degli odori.

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Dawn Powell

Cafè Julien

Fazi, Pag.340 Euro 18,50

Il senso del libro che Dawn Powell dedica al "Lafayette Hotel" di New York (ribattezzato "Cafè Julien") è già nelle prime pagine, ed esce fluente dall'affilata penna del rosso signore di mezza età che risponde al nome di Mr Orphen: Non c'era nulla di strano a New York in quell'inverno del 1948, perché ormai la stranezza era diventata routine. [...] Gli autisti dei camion prendevano paga doppia per poter avviare i figli a una prestigiosa carriera da morti di fame. [...] Ragazze terrorizzate gridavano aiuto in piena notte mentre i poliziotti, sempre in coppia per maggior sicurezza, mettevano le multe alle automobili in sosta. [...] Era un decennio di vecchi.

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Pierre Mac Orlan

Piccolo manuale del perfetto avventuriero

Adelphi, Pag. 72 Euro 5,50

Il nocciolo di questo delizioso manualetto è la distinzione tra l'avventuriero attivo e l'avventuriero passivo. Dalle indiscrezioni di Giulio Minghini, che corredano il testo, pare che l'avventuriero passivo fosse proprio lui, Pierre Dumarchey (questo il nome anagrafico dell'Autore), definito da Minghini placido pirata di biblioteca, e che il suo altero ego, l'avventuriero attivo, potesse caso mai essere impersonato da suo fratello. Non che la vita di Mac Orlan (1882-1970) sia stata povera di emozioni, tutt'altro:

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Anne Hébert

Un vestito di luce

Luciana Tufani Editrice, Pag. 122 Euro 12,00

Mi sono sempre chiesto come mai una donna voglia scrivere una storia con protagonisti due maschi gay. Me lo sono chiesto dopo il romanzo della Annie E. Proulx e il film omonimo, I segreti di Brokeback Mountain, assurto a fasti hollywoodiani e lo faccio ora dopo la lettura di questa delicata vicenda di incomprensioni e soprusi.
Non ho una risposta tra l'altro, ma la tematica mi incuriosisce (se qualcuno ce l'ha può mandarla alla nostra redazione, ne saremo eternamente grati).

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Eric Jourdan

Per sempre

Edizioni del Cardo, Pag.249 Euro 15,80

Non c'è niente da fare, le storie di (su e con) omosessuali, non si sa per quale motivo, vanno sempre a finir male. Ricordo ancora con raccapriccio la ferale mole di narrativa gay poco dopo l'esplosione del "fenomeno AIDS": un pianto greco, un interminabile eterno riposo dai toni agghiaccianti, un mugolio lamentevole di tragedie che colpivano intere generazioni. Uno tzunami (scusate il termine) delle gagliardie ginnico-saunistiche del mondo "diverso".
Per fortuna che ad una situazione del genere si è posto rimedio (non ignoriamo perché un evento del genere sia accaduto, ma siamo fondamentalmente all'oscuro del motivo della sua morte improvvisa. Merito (o colpa) degli inibitori delle proteasi?), ma la tentazione di un romanticismo funerario è sempre in punta di penna.

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Maurizio Cavina e Bruno Leporatti

Itinere Alieno

Effequ Edizioni, Pag. 90 Euro 6,00

Va preso come un gioco, un divertissement, e ha la lunghezza giusta per non diventare stucchevole. Perché nasce da un'idea minima e paradossale, come quelle, per intenderci, che illuminavano come lampi al magnesio i racconti di Frederic Brown. L'idea è la seguente. Prendiamo un manipolo di prodi portoghesi del cinquecento, portatori di un collaudato sistema di valori, inseriamoli all'interno di un'avventura fantascientifica (ma attenzione, vista da loro, non vista da noi!) e vediamo che cosa succede.

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