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Il Paradiso degli Orchi
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RACCONTI

Paco Casagrande Ranalli alias Oz.L.Moreen

La mosca

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"Ci risiamo! Mi ha chiuso fuori! E' incredibile quell'uomo!!! Vorrei vedere quando comincerà a trattarmi da signora come fa con quella li, quella brutta bagascia gigante e...e bionda e...e, ahh non lo sopporto più!!". Così la mosca si guardò attorno, senza star ferma un attimo.



"BzZzZz, bzZzZz" mormorava.



Poi ad un tratto si accorse che la finestra della cucina era socchiusa, allora si mise a volare più velocemente che poteva. Le stava venendo un attacco di panico. Era sempre stata gelosa del suo Richard da quando era poco più di una larva, mentre lui invece già così maturo, così uomo... Allora si affrettò facendo vibrare come corde di chitarra le sue ali membranose, passò affianco ai gerani bianchi a tutta birra e si catapultò nella grande insenatura tra telaio ed anta. Era fatta.

"Madonna che volata, uff, di questo passo mi potrebbe venire un infarto" Pensò strofinandosi il musetto a proboscide con le zampette. "Ora sono a casa, finalmente...adesso vediamo che dice quel mascalzone! Ahh ma stavolta mi sente eh! Eccome se mi sente!".

Dunque la mosca si rialzò in volo e si diresse in salotto dove Richard si intratteneva con Georgia; Con due svolazzi arrivò nei pressi del suo orecchio. Stava discutendo animatamente con la sua consorte. Nonostante tutto cominciò a fargli una ramanzina degna di una moglie furente e nevrotica.

"Eccolo qui il dongiovanni della casa eeeh! Brutto stronzo che non sei altro, appena volto le spalle ti metti a fare lo scemo con questa specie di Troll col rossetto? Ma tanto io ti vedo lo stesso che ti credi, tsk!".

Richard invece, tra un ronzio e l'altro, la ramanzina la stava facendo a sua moglie con toni molto più accesi:

"Dunque fai la mignotta e mi vieni pure a dire che hai avuto una scappatella. Con chi poi? Il lattaio! Ma ti rendi conto? Il lattaio, ha ha ha, il lattaio no, io non ci posso credere! Con quel berretto con la scritta "I was been born unweaned...determined to die milkman" e quella tuta color cacca d'uccello?" Sbraitò Richard schernendola.

"Beh? Almeno lui sotto al berretto qualche capello lo ha! Ed ha qualcosa anche più sotto, se lo vuoi sapere! E poi lui mi desiderava, tu invece non mi tocchi da anni!" Rispose lei con convinzione.

La mosca allora che avvertiva quel gran frastuono iniziò ad urlare a brutto muso:

"Richard basta stammi a sentireeee!! Hey?? Sono qui, yu huuu, è inutile che fai il finto tonto! Perché adesso mi sto scocciando, ti giuro che se continui così ti attacco qualche malattia. Non ci credi? Dov'è il bagno? O preferisci la spazzatura? Magari agenti patogeni direttamente da sangue infetto eh che ne dici? Guarda che lo faccio eh...ti giuro che lo faccio!"

Richard intanto, infastidito dal micidiale ronzìo, cominciò a schiaffeggiare l'aria, mentre inveiva contro Georgia:

"Senti mi hai rotto le palle! Non mi va di discutere, per me è finita qui, puoi prendere le tue cose ed andartene anche subito!"



E la mosca continuava a chiedere spiegazioni: "BzZzZz, bzZzZz!!!"



Georgia rispose a Richard con tono sempre più indisponente:

"Andarmene io??? Ma se questa è casa mia idiota! Semmai tu, dovresti prendere subito quei quattro stracci consumati e sgommare! Intesi?"



La mosca intanto sempre più nervosa non si arrendeva: "BzZzZz, bzZzZz!!!"



E mentre la discussione a tre continuava, la mosca decise di tentare il tutto per tutto: cominciò a gironzolare attorno al viso di Richard e svolazzando da un orecchio all'altro lo tartassò di offese:

"Sei proprio uno stronzo! Mi hai sedotta e poi abbandonata! Il solito maschio egoista! Mi fai schifo, non la meriti una come me! I miei occhioni di rubino, come li chiamavi tu, tsk! Vorrebbero solo piangere adesso! Brutto bastardo, approfittatore meschino e...e, idiota e...e, ahh che nerviiii!".

Richard assai infastidito, smanacciando a destra e a manca, colpì per sbaglio Georgia sul viso, la quale scioccata cominciò a gridare con tutto il fiato che aveva. Lui prontamente tentò di scusarsi esclamando:

"Non l'ho fatto apposta c'era un insetto!"

Ma Georgia oramai era divenuta incontrollabile:

"Ah si??! Neanche io lo farò apposta!!!" Disse, e sferrò uno schiaffone al marito. I due allora iniziarono a picchiarsi, strattonandosi ed urlando disumanamente, prendendosi a calci e pugni, finche non persero l'equilibrio e cominciarono a barcollare verso il centro del salotto.

La mosca, spettatrice di quell'incontro iniziò a tifare per la donna per solidarietà femminile: "Spaccagli la faccia a quel vigliacco! Non ti far intimidire! Fa così con tutte, non può passarla liscia! Vaiii vaiii! Molla un gancio! stendilo quel pelatone!"

Ad un certo punto però Georgia slittò e cominciò ad arrancare per fermare la sua corsa contro la vetrinetta Swarovski. Per tenersi si aggrappò alla gamba destra di Richard che a sua volta scivolò cominciando ad agitare le braccia e mancando qualsiasi presa. La donna urtò con violenza contro il vetro che le lacerò la gola e le braccia; Richard, non da meno, cadde all'indietro ed andò a sbattere la nuca sul carrello della tv: l'apparecchio spostato violentemente rovinò fracassandogli la testa.

Una pozza unica di sangue s'allargò a dismisura sul pavimento del salotto.

Allora la mosca, attonità, volò su di essa e suggendo disse:

"Beh lo prendo come ricompensa per il male ricevuto!"





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