RACCONTI
Phil Potter
The past

- Dove ci ha portati il tempo? –
Dolphin si rivolse a suo padre Jeronymus con aria preoccupata, mentre il genitore lambiccava con milioni di dati del vecchio p.c. e con significativa mimica, serrava la mascella come a voler contenere in bocca quella miriade di cose e di scoperte, facendosi scappare ogni tanto, un eureka, o un porca paletta.
Tra un'imprecazione e l'altra, l'uomo, sebbene a frammenti, cercò di rispondere : - Se il futuro esiste come mera proiezione... Se la Terra non è scomparsa, ma questa non è la Terra... Se le memorie a zonzo non riescono a ri-presentarsi... Se la perdita non può essere sostituita dal verbo... e se la legge di gravità assomiglia alla teoria della relatività...-
- Pa' per favore, cosa vai mormorando? –
L'adulto macinava informazioni e continuava a masticarsi le labbra accecato dai pixel.
- Il passato è gas allo stato presente... respiriamo veleni... i numeri sono cifre del futuro... bianco e nero... contorni color lattice... non capisco... ma si, certo, è solo il futuro... Ragazzo, siamo nel futuro! –
- Allora è già presente... -
- No, figliolo, perché solo la Lingua è presente, cioè vivibile e sostenibile. Tutto il resto è morte. Questa perdita ha fatto sì che la carne venisse tradotta in Lingua colta, ma...-
- Pa' cosa ti passa per la testa? Io non mi raccapezzo: il computer ha 60 anni, il soggiorno è sempre lo stesso eppure, ogni elemento fluttua e sembra che cambi colore. E' la nostra casa, ma appare nuova, un ambiente somigliante ... -
- Figliolo...-
- Dimmi pa'... -
Il silenzio fece cric in più punti, poi il dialogo riprese più assurdo di prima e tuttavia carico di domande. La mente è il contenitore della realtà? La realtà esiste solo nella mente? Si distingue dalla verità? La mente è l'isola abitata dagli umani?
- Vedi dunque, - fece Jeronymus – che noi siamo evocazioni persino virali e viaggiamo alla velocità di milamilioni di rotolux, senza una meta... -
- La mente limita il continuo shock, vero pa'? –
- Vedi, il concetto di dimensione è astruso e può essere sostituito da un numero, che sarebbe il risultato di calcoli indecodificabili, come la stessa idea di futuro, dal momento che vi siamo immersi...-
- Allora pa', si tratta di una specie di liquido amniotico... -
- Non saprei... Intanto ci è concesso di vivere senza tempo, com'è ovvio, perché procediamo dal futuro... -
- Pa', son sincero, non ci capisco molto... -
Jeronymus si grattò il capo più volte e si passò la mano sulla faccia lisciandosi il mento. Guardò fuori dalla finestra; si accorse che era ancora il tramonto. Da diversi giorni il sole stazionava a quell'altezza e se ne registrava come un'agonia, una sospensione fatta di luce e olio che non cola più da nessuna parte. Caldo. Sudore. La madre di Dolphin era morta da un mese e giaceva ancora in poltrona in attesa di portantini, becchini, o di un funerale. Nessuno però se ne occupava, tanto non puzzava, né si decomponeva. Aveva persino il volto roseo e sorridente benchè gli occhi fossero irrimediabilmente chiusi. Padre e figlio non avevano pianto; non si erano disperati, tanto era solo il futuro e tutto poteva accadere, o modificarsi.
- Cognizioni perdute... Lingua attonita e inservibile... Perduta per sempre la percezione di universo, di spazio e tempo insieme... Assenza: unica collocazione uguale a necessità... -
- Pa', la necessità fa parte del passato! Non sbagliare proprio ora, rischieremmo di tornare indietro e di saltare in aria... Dovresti fermarti... -
Il vecchio continuò invece a farneticare: - Cancellare... Fornire espressione di eterno e di nevrale... -
- Pa' dimmi almeno se si tratta di una semplice sottrazione di calore... -
- Lo status di proporzione è netto! Figliolo! Si tratta di un volgarissimo espianto! Siamo ridicolmente trapiantati in una Lingua di vaste proporzioni... -
- Io temo invece che tutto stia per esplodere... -
- Figliolo è solo una collisione scismatica che produrrà l'equilibrio adesso mancante; niente di catastrofico quindi, in quanto lo spazio si ripete. Infatti, osserva bene quel che vedi intorno: fango, regione piatta, ampia, brulla... -
Poi all'improvviso, profili boschivi ... e inchiostri neri e blu uguali al mare...
Dolphin si rivolse a suo padre Jeronymus con aria preoccupata, mentre il genitore lambiccava con milioni di dati del vecchio p.c. e con significativa mimica, serrava la mascella come a voler contenere in bocca quella miriade di cose e di scoperte, facendosi scappare ogni tanto, un eureka, o un porca paletta.
Tra un'imprecazione e l'altra, l'uomo, sebbene a frammenti, cercò di rispondere : - Se il futuro esiste come mera proiezione... Se la Terra non è scomparsa, ma questa non è la Terra... Se le memorie a zonzo non riescono a ri-presentarsi... Se la perdita non può essere sostituita dal verbo... e se la legge di gravità assomiglia alla teoria della relatività...-
- Pa' per favore, cosa vai mormorando? –
L'adulto macinava informazioni e continuava a masticarsi le labbra accecato dai pixel.
- Il passato è gas allo stato presente... respiriamo veleni... i numeri sono cifre del futuro... bianco e nero... contorni color lattice... non capisco... ma si, certo, è solo il futuro... Ragazzo, siamo nel futuro! –
- Allora è già presente... -
- No, figliolo, perché solo la Lingua è presente, cioè vivibile e sostenibile. Tutto il resto è morte. Questa perdita ha fatto sì che la carne venisse tradotta in Lingua colta, ma...-
- Pa' cosa ti passa per la testa? Io non mi raccapezzo: il computer ha 60 anni, il soggiorno è sempre lo stesso eppure, ogni elemento fluttua e sembra che cambi colore. E' la nostra casa, ma appare nuova, un ambiente somigliante ... -
- Figliolo...-
- Dimmi pa'... -
Il silenzio fece cric in più punti, poi il dialogo riprese più assurdo di prima e tuttavia carico di domande. La mente è il contenitore della realtà? La realtà esiste solo nella mente? Si distingue dalla verità? La mente è l'isola abitata dagli umani?
- Vedi dunque, - fece Jeronymus – che noi siamo evocazioni persino virali e viaggiamo alla velocità di milamilioni di rotolux, senza una meta... -
- La mente limita il continuo shock, vero pa'? –
- Vedi, il concetto di dimensione è astruso e può essere sostituito da un numero, che sarebbe il risultato di calcoli indecodificabili, come la stessa idea di futuro, dal momento che vi siamo immersi...-
- Allora pa', si tratta di una specie di liquido amniotico... -
- Non saprei... Intanto ci è concesso di vivere senza tempo, com'è ovvio, perché procediamo dal futuro... -
- Pa', son sincero, non ci capisco molto... -
Jeronymus si grattò il capo più volte e si passò la mano sulla faccia lisciandosi il mento. Guardò fuori dalla finestra; si accorse che era ancora il tramonto. Da diversi giorni il sole stazionava a quell'altezza e se ne registrava come un'agonia, una sospensione fatta di luce e olio che non cola più da nessuna parte. Caldo. Sudore. La madre di Dolphin era morta da un mese e giaceva ancora in poltrona in attesa di portantini, becchini, o di un funerale. Nessuno però se ne occupava, tanto non puzzava, né si decomponeva. Aveva persino il volto roseo e sorridente benchè gli occhi fossero irrimediabilmente chiusi. Padre e figlio non avevano pianto; non si erano disperati, tanto era solo il futuro e tutto poteva accadere, o modificarsi.
- Cognizioni perdute... Lingua attonita e inservibile... Perduta per sempre la percezione di universo, di spazio e tempo insieme... Assenza: unica collocazione uguale a necessità... -
- Pa', la necessità fa parte del passato! Non sbagliare proprio ora, rischieremmo di tornare indietro e di saltare in aria... Dovresti fermarti... -
Il vecchio continuò invece a farneticare: - Cancellare... Fornire espressione di eterno e di nevrale... -
- Pa' dimmi almeno se si tratta di una semplice sottrazione di calore... -
- Lo status di proporzione è netto! Figliolo! Si tratta di un volgarissimo espianto! Siamo ridicolmente trapiantati in una Lingua di vaste proporzioni... -
- Io temo invece che tutto stia per esplodere... -
- Figliolo è solo una collisione scismatica che produrrà l'equilibrio adesso mancante; niente di catastrofico quindi, in quanto lo spazio si ripete. Infatti, osserva bene quel che vedi intorno: fango, regione piatta, ampia, brulla... -
Poi all'improvviso, profili boschivi ... e inchiostri neri e blu uguali al mare...
CERCA
NEWS
-
4.04.2025
Adelphi
Rosa Matteucci -
27.03.2025
Sellerio
Uwe Timm -
27.03.2025
Nutrimenti
Fabrizia Ramondino
RECENSIONI
-
Francesco Troccoli
Dugo e le stelle
-
Fred Vargas
Sulla pietra
-
Giulia Funiciello
L’Eletta. La leggenda di Alice Tempesta.
ATTUALITA'
-
Stefano Torossi
HENRY PURCELL 1659 – 1695
-
Stefano Torossi
Jean Sibelius 1865 - 1957
-
Marco Minicangeli
BookClub "Di Mercoledì"
CLASSICI
CINEMA E MUSICA
-
marco minicangeli
La fossa delle Marianne
-
marco minicangeli
The Shrouds
-
marco minicangeli
Una barca in giardino
RACCONTI
-
Valentina Casadei
Diciotto metri quadrati.
-
Leonello Ruberto
Dispositivi mobili
-
Sara Calzolari
Quella volta il vento...