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Il Paradiso degli Orchi
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Recensioni

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Ugo Facco De Lagarda

Il commissario Pepe

Giano editore, Pag. 144 Euro 14,00

Perché Il commissario Pepe rivede la luce a più di quarant'anni dalla sua primiera uscita? La risposta è ovvia per chi conosce il romanzo e l'autore, meno per chi ignora sia l'uno che l'altro: perché è di strettissima attualità e perché, al di là di quello che solitamente si scrive sul testo in questione (antesignano del giallo italiano a tutti gli effetti, anche se viene poco dopo il pasticciaccio gaddiano) è scritto meravigliosamente bene.

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Georges Darien

Biribi. Disciplina militare.

Le Nubi, Pag. 262 Euro 14,00

Biribi è il nome delle Compagnie di Disciplina francesi in Tunisia. Ma è anche l'ultima punizione che l'esercito di Francia riserva ai suoi indisciplinati. E Georges Darien, come il protagonista del libro Froissard, arriva a Biribi dopo aver conosciuto tutte le tappe e tutti gli orrori delle prigioni militari francesi. Ma l'autore tiene a precisare: Biribi non è un romanzo a tesi, non ricerco le cause, è lo studio sincero di un pezzo di vita, di un brandello sanguinante di esistenza. Non è affatto – e sarebbe commettere un grossolano errore crederlo – un romanzo militare.

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Naseem Rakha

Una madre non dimentica

Newton Compton Editori, Pag. 333 Euro 12,90

A soli quindici anni, Shep viene assassinato dentro casa durante una presunta rapina. Il padre, il vice sceriffo di Blaine, una cittadina rurale dell'Oregon, lo ritrova insanguinato e privo di vita. Da quel momento, la vita degli Stanley è sconvolta. Irene, la madre, non si da pace. La sorellina, Bliss, segnata per sempre. Inizia così uno dei più sconvolgenti romanzi che mi sia capitato di leggere negli ultimi anni. Una madre non dimentica (che peccato il bellissimo e poetico titolo in inglese, The crying tree) è una storia atroce.

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Roberto Masiero

Mistero animato

Mobydick, Pag. 326 Euro 18,00

E' tutto un tira e molla, la lettura di questo romanzo. Un momento ti sorprende con la battuta inaspettata, ti fa ridere, ti meraviglia. Poi dici no, è troppo bonaccione, piacione, polyannico, disneyano, quasi salesiano. Poi di nuovo ti addenta con una fitta di sano cinismo, con l'ironia, la critica. Smonta i luoghi comuni, svela il rovescio della medaglia. E dopo un po', ancora, i buoni sentimenti, il pensiero politicamente corretto, perfino l'utopia. Così per tutto il tempo. Per cui, se il giudizio alla fine resta in bilico, per lo meno non ci si annoia.

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Alessio Ponzio

La palestra del littorio

Franco Angeli, Pag. 273 Euro 32,00

Sottotitolo: L'Accademia della Farnesina: un esperimento di pedagogia totalitaria nell'Italia fascista. Tema affascinante che in qualche modo 'amplifica' la questione legata al controllo della gioventù da parte del regime. Non si spiegherebbe altrimenti lo scontro violento tra il partito fascista e l'Azione Cattolica per l'educazione delle giovani masse, scontro che ahinoi (paghiamo ancora lo scotto per i Patti Lateranensi del '29) non portò alla rottura tra regime e Vaticano (tranne le minacce di Mussolini di fare terra bruciata col potere ecclesiastico dopo le emanazioni delle leggi razziali).

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Roberto Bolaño

2666

Adelphi , Pag. 963, euro 22,00 Euro 22,00

Somiglia a una bibbia. Ho qui tra le mani la nuova edizioni Adelphi, che racchiude in un unico tomo 2666, e mi viene in mente una bibbia.
Certamente, riacquistare un romanzo che già si possiede equivale ad un atto di fede, o ad un atto feticista di cieco piacere. E del sofferente piacere di parlare di Roberto Bolaño ho avuto già occasione di scrivere nelle pagine del Paradiso. È un compito enorme, se non impossibile, accingersi a scrivere una recensione di 2666

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Edouard Levé

Suicidio

Bompiani, Pag. 120 Euro 14,00

Che paraculata! E grazie, dirà qualcuno, nella letteratura ormai tutto è una paraculata. Ma sentite cosa si scrive sulla copertina: Il 5 ottobre Edouard Levé consegna un manoscritto al suo editore. Il titolo è 'Suicidio'. Dieci giorni dopo Edouard Levé si toglie la vita.
Ora, al di là del fatto che cinicamente potremmo anche scherzare col cognome (lever in francese può anche significare 'levare l'ancora' e in un senso molto lato suicidarsi significa togliersi di mezzo no?), la presentazione del libro di per sé mi sembra proprio uno specchietto per le allodole.

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Gesualdo Bufalino

Diceria dell'untore

Sellerio, Pag. 224 Euro 8,00

Mariano Grifeo Cardona di Carnicarao: così, senza economizzare una sillaba, usava firmar il dottore...fedele a quel pregiudizio mediterraneo secondo cui l'interiezione e la pletora aggiungono alle parole non solo opulenza ma credito, come in un abbigliamento magico, dove maschere e piume, più ridondano, meglio si esaltano e si danno forza a vicenda>. Questo è Bufalino che spiega Bufalino: una forza dirompente, meglio penetrante, attraverso una prosa sontuosa e generosa e una lingua inebriante che immancabilmente riesce prima a disorientare

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W.G.Sebald

Secondo natura

Adelphi, Pag. 104 Euro 14,00

Il 14 dicembre del 2001 un incidente stradale ci privava di uno degli scrittori più incisivi e 'rivoluzionari' del novecento. W.G. Sebald aveva appena pubblicato Austerlitz che Adephi, per fortuna, presentò in Italia poco dopo il triste evento. Libro che, per una sorta di strano destino, era un rendiconto, attraverso una tecnica narrativa straordinaria, della propria esistenza e della ricerca delle proprie radici: ogni cognizione del dolore ed ogni dettaglio convergevano verso l'acquisizione di un sé più profondo e compiuto. Tecnica appunto avvincente come un romanzo giallo

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Simone Ghelli

Il Pigneto liberato

0111 Edizioni , Pag. 104 Euro 11,40

Le strade del Pigneto portano tutte nomi di avventurieri, geografi o guerrieri. Differenza vaga in fondo, perché sono le guerre a fare la geografia: questa vecchia Europa è stata al principio misurata da quel soldato romano d'avanguardia il cui passo è stato parodiato nel ridicolo passo dell'oca; e la guerra, purtroppo, ancora oggi rimane una sublimazione di quella voglia di sapere, di quel bisogno di esplorazione geografica dell'anima, altrimenti preclusa. E, allora, il dio del Pigneto, il suo genius loci, si deve essere premurosamente preoccupato di dire la sua

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