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Il Paradiso degli Orchi
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Recensioni

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Waseem Mahmood

Good Morning Afghanistan

Edizioni Clandestine, Pag. 222 Euro 14,00

...Come la maggior parte dei figli della seconda generazione di immigranti, avevo sofferto, durante il periodo adolescenziale, di una profonda crisi d'identità: non ero pachistano, né inglese. Fino a quel momento tale dicotomia mi aveva portato semplicemente a garantire il pieno sostegno alla squadra pachistana di cricket, anche quando giocava contro l'Inghilterra e a tifare per quest'ultima in tutti gli altri sport.
Al di là di questa schizofrenia da tifoso, Waseem Mahmood, giornalista ed esperto di sviluppo dei mezzi di comunicazione nelle zone devastate da conflitti

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Percival Everett

La cura dell'acqua

Nutrimenti, Pag.194 Euro15,00

A pag. 19 del libro si legge: E così ho trovato la risposta ad un'annosa questione filosofica: se tua figlia grida nel bosco e non c'è nessuno a sentirla, lei sta davvero gridando? A quanto pare no.
Rivolgo la frittata: se tu hai letto un libro e non sei riuscito a coglierne l'essenza, lo hai letto per davvero? A quanto pare sì. Perché io l'ho fatto.
Lo ammetto: Percival Everett non mi ha mai trasmesso nulla nonostante sappia, facendo questo mestiere, che ha parecchi estimatori italiani.

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Adriano Prosperi

Dare l'anima

Einaudi, Pag. 358 Euro 24,00

Dice bene il professor Prosperi solo dopo poche pagine: Interpretare i segni è il compito che accomuna lo storico ai medici. Ma in questo caso, l'opera dello studioso è andata oltre: come se, sorta di magister ludi ,avesse operato anche in ambito linguistico-grammaticale, ed avesse proposto una vera e propria analisi logica della vicenda.
Innanzi tutto quale. Dicembre 1709, Lucia Cremonini, dopo aver subito uno stupro da parte di un prete durante le celebrazioni del carnevale, partorisce un bambino e poi lo uccide. Sarà processata e condannata a morte.

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Mario Soldati

L'amico gesuita

Sellerio, Pag.190 Euro 10,00

Se ne son dette di tutti i colori sull'arte del Soldati, chissà perché per lo più macchiate di un'aura moralista (a cominciare dal quel bacchettone di Montale), che spesso sono stato costretto a pensar male dell'esercizio del giudicare.
Raffaele Nigro, che con una precisione spaventosa e certosina, dei racconti della presente antologia ricostruisce vita, morte e miracoli (chissà se è solo del Soldati disseminare scritti dappertutto, revisionarli e rivoltarli, o forse mania di tutti gli scrittori), ripara finalmente il torto.

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Brian Evenson

La colpa

ISBN Edizioni, Pag.284 Euro 15,00

Può un libro avere un lettore ideale? Domanda subdola. Verrebbe subito da dire che non c'è un lettore ideale, ma c'è il libro che per grandezza assoluta può essere indicato a tutti e tutti devono leggerlo. Eppure qualcosa mi spinge a dire che il problema non sia proprio così: se devo essere sincero un libro come La colpa non lo consiglierei a chi si è beato de Il cacciatore di aquiloni (diceva la grande, ma pressoché sconosciuta ai più, Alice James, sorella del grandissimo Henry James: Quando si riesce a sfuggire alla lettura di qualche libro che tutti leggono, si prova un grande senso di superiorità).

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Sandro Orlando

La Repubblica del ricatto. Dossier segreti e depistaggi nell'Italia di oggi.

ChiareLettere, Pag. 298 Euro 14,60

Mi sono chiesto spesso, soprattutto negli ultimi periodi, (e dopo aver subìto una campagna elettorale tra le più modeste e prive di significato e un risultato elettorale così reazionario da mettere i brividi) dai tempi in cui andavo in giro coi calzoncini corti a raccogliere i volantini che gli "emissari" delle varie forze politiche lanciavano dalle auto quando ancora non esisteva il problema dei rifiuti e del riciclaggio della carta, che senso abbia votare in un paese dove puntualmente le facce sono sempre le stesse, e le stesse spesso coinvolte in torbidi maneggi da paese centroamericano (espressione questa triste, me ne rendo conto, e obsoleta, dal momento che il nostro, tra scandali di vario genere, ha superato l'impasse, chiamiamola così, delle repubbliche latino-americane).

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Lisa Pietrobon

Se avesse avuto qualche certezza non sarebbe di certo la roccia che è ora.

Ibiskos Editrice Risolo, Pag.43 Euro 10,00

Non so se ci avete fatto caso, ma le strade assomigliano sempre di più a piccoli cimiteri: ogni tanto lungo i bordi o lungo i fossati vi è un mazzo di fiori, una foto consumata, una bandiera, uno sventolio di lenzuoli ingialliti che stanno ad indicare il luogo dove è morto un ragazzo. Perché sì, nella stragrande maggioranza dei casi, queste piccole soste da Via Crucis, sono un corollario delle tante "famigerate" stragi del sabato sera, e le vittime sempre giovani cuori spezzati.
Colpisce poi quel raccolto e silenzioso capannello di persone che staziona davanti alla nicchia cimiteriale che o per mano o tenendosi abbracciate suggellano un'amicizia anche attraverso una sorta di scaramantica e personale catena d'amore.

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Paolo Giordano

La solitudine dei numeri primi

Mondadori, Pag.304 Euro 18,00

Evita l'autore, e graziamdio, il piglio coturnato. Perché dal titolo se ne poteva avere il sospetto: La solitudine dei numeri primi ha sì la bellezza dell'intuito felice, ma anche della patinatura delle operazioni a tavolino. E invece no.
Ci spiega il Giordano a pag. 129: I numeri primi sono divisibili soltanto per 1 e per se stessi. Se ne stanno al loro posto nell'infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti fra due, ma un passo in là rispetto agli altri. Sono numeri sospettosi e solitari e per questo Mattia li trovava meravigliosi.

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Marco Bosonetto

Requiem per un'adolescenza prolungata

Meridiano Zero, Pag. 124 Euro 10,00

Come cambiano i tempi, e come cambiano i concetti! Di Candido Neve (ça va sans dire), il protagonista, ad un certo punto del romanzo si dice: Una persona cui l'iniquità dei tempi e della società negava un reddito decente, un individuo che anziché piegarsi al pensiero unico che lo voleva incatenato a un'occupazione sottopagata qualsiasi proseguiva la sua ricerca, rifiutandosi di spegnere la coscienza critica.
Nel '68 uno così sarebbe stato almeno un pallido rivoluzionario, un contestatore, anche un figlio di papà borghese, insomma uno di quelli che stavano sulle palle a Pasolini, che si scontravano coi poliziotti, ma solo i poliziotti erano figli di gente umile (aho, sono concetti espressi dal Pierpaolo...).

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Alessandro Zannoni

Biondo 901

Gruppo Perdisa Editore, Pag.119 Euro 9,00

Domanda: cosa accomuna Rashomon di Akira Kurosawa, L'oltraggio di Martin Ritt e in parte Elephant di Gus Van Sant?
I cinefili probabilmente avranno già risposto, mentre ai meno "addentro" alle faccende cinemeatografiche suggeriamo subito: i diversi punti di vista.
Ma se nel primo e secondo caso le "diversità" scaturivano dalle dichiarazioni dei protagonisti, nel film di Van Sant il cambio prospettico è della macchina da presa che riprende lo stesso percorso ma "vissuto" dai diversi personaggi.

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