CLASSICI
Marco Minicangeli
Gli odori e i sapori di Marsiglia: 'Solea' di Jean-Claude Izzo.
Se non avete letto la trilogia di Marsiglia di Jean-Claude Izzo, allora vi siete persi un bel pezzo della storia. Perché Izzo, insieme a Leo Malet, è il noir europeo. Perché Marsiglia è una città di frontiera e Izzo è il suo poeta. Perché Izzo è morto nel 2000 a soli 55 anni (mentre invece tanti idioti continuano a circolare, aggiungiamo noi).
Casino totale, Chourmo e Solea, sono questi i titoli della trilogia che uscirono nel giro di tre anni dal 1995 al 1998, dopodiché Izzo decise di interrompere la serie, nonostante Gallimard avesse molto insistito per un quarto romanzo. Protagonista è Fabio Montale, chiare origini italiane (come del resto Izzo) che nel primo romanzo è un poliziotto con il vizio di fare troppo l'assistente sociale e nei successivi un ex poliziotto.
A dire il vero, però, l'unica vera protagonista delle narrazioni è proprio Marsiglia – Non si può capire questa città se si rimane indifferenti alla sua luce, dice Montale proprio in Solea –, luogo di incontro/scontro tra diverse culture, di partenze ed arrivi, grande scalo portuale, una città che Izzo riesce a descrivere con dei tratti lievi, eppure potenti, perché si sente che la ama dal profondo. "Ho Marsiglia nel cuore": si apre così il suo sito internet. Il mare e il cielo della città fanno da sfondo alla trilogia, il vino e il pastis che qui si bevono la insaporiscono. E poi c'è la musica, quella che Fabio Montale ascolta (Solea, che dà il titolo a questo romanzo, è un pezzo di Miles Davis). Insomma, ci sono gli odori e i sapori della città, e i ricordi di Fabio, gli amori passati (che non è mai riuscito a vivere appieno), il mare, i suoi due amici con i quali è cresciuto, Ugo e Manu, morti per fatti di sangue, perché qui o diventi della polizia o diventi un criminale (la famosa banda dei marsigliesi, ve la ricordate? Quella che fece a pistolettate con quelli della Magliana e ne uscì sconfitta).
Come anche altri hanno notato, la trilogia segue un percorso crescente, dalla microcriminalità delle banlieu multietniche, alla grande criminalità. Con Solea Jean-Claude Izzo va infatti ad indagare la penetrazione della mafia in Europa. Babette, una sua ex amante, ora giornalista, è riuscita ad accorpare un dossier pericoloso, un'indagine che ha scavato a fondo i rapporti tra mafia, politica ed affari. Babette era andata via da Marsiglia alcuni anni prima e viveva in Italia, ma è stata costretta a fuggire perché la mafia ha ucciso il suo uomo ed ora la sta braccando. L'unico posto che le viene in mente è tornare in Francia e mandare 5 floppy disk con i risultati delle sue indagini a Fabio, ma la mafia è sulle sue tracce. Nulla di più vi diciamo sulla storia. Vi ricordiamo solo che, come qualcuno ha detto, un noir è una storia che inizia male e finisce peggio.
L'edizione da noi considerata è:
Jean-Claude Izzo
Solea
E/O tascabili
Casino totale, Chourmo e Solea, sono questi i titoli della trilogia che uscirono nel giro di tre anni dal 1995 al 1998, dopodiché Izzo decise di interrompere la serie, nonostante Gallimard avesse molto insistito per un quarto romanzo. Protagonista è Fabio Montale, chiare origini italiane (come del resto Izzo) che nel primo romanzo è un poliziotto con il vizio di fare troppo l'assistente sociale e nei successivi un ex poliziotto.
A dire il vero, però, l'unica vera protagonista delle narrazioni è proprio Marsiglia – Non si può capire questa città se si rimane indifferenti alla sua luce, dice Montale proprio in Solea –, luogo di incontro/scontro tra diverse culture, di partenze ed arrivi, grande scalo portuale, una città che Izzo riesce a descrivere con dei tratti lievi, eppure potenti, perché si sente che la ama dal profondo. "Ho Marsiglia nel cuore": si apre così il suo sito internet. Il mare e il cielo della città fanno da sfondo alla trilogia, il vino e il pastis che qui si bevono la insaporiscono. E poi c'è la musica, quella che Fabio Montale ascolta (Solea, che dà il titolo a questo romanzo, è un pezzo di Miles Davis). Insomma, ci sono gli odori e i sapori della città, e i ricordi di Fabio, gli amori passati (che non è mai riuscito a vivere appieno), il mare, i suoi due amici con i quali è cresciuto, Ugo e Manu, morti per fatti di sangue, perché qui o diventi della polizia o diventi un criminale (la famosa banda dei marsigliesi, ve la ricordate? Quella che fece a pistolettate con quelli della Magliana e ne uscì sconfitta).
Come anche altri hanno notato, la trilogia segue un percorso crescente, dalla microcriminalità delle banlieu multietniche, alla grande criminalità. Con Solea Jean-Claude Izzo va infatti ad indagare la penetrazione della mafia in Europa. Babette, una sua ex amante, ora giornalista, è riuscita ad accorpare un dossier pericoloso, un'indagine che ha scavato a fondo i rapporti tra mafia, politica ed affari. Babette era andata via da Marsiglia alcuni anni prima e viveva in Italia, ma è stata costretta a fuggire perché la mafia ha ucciso il suo uomo ed ora la sta braccando. L'unico posto che le viene in mente è tornare in Francia e mandare 5 floppy disk con i risultati delle sue indagini a Fabio, ma la mafia è sulle sue tracce. Nulla di più vi diciamo sulla storia. Vi ricordiamo solo che, come qualcuno ha detto, un noir è una storia che inizia male e finisce peggio.
L'edizione da noi considerata è:
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