DE FALSU CREDITU
Hans Burger
Haider, ti sorridono i monti
Bidibibodibibu edizioni, Pag. 186 Euro 16,00
Era inevitabile: qui non si risparmia il sacro (che ne dite del volume Papa Nazingher sulle barzellette dedicate a Benedetto XVI e al suo segretario personale, il bel Don Georg Genswein?) figuriamoci il profano.
Profano ormai che manda cattivi odori nonostante non sia passato granché dallo sfortunato incidente dove ha perso la vita il leader della destra estrema Jorg Haider.
Si è detto di tutto e di più, sulle sue amicizie gay, sul fatto che frequentasse locali a 99 centi di euro abbracciato a ragazzi mentre beveva bottiglie di birra favorendo così, secondo alcuni, l'uso di alcool tra le nuove generazioni.
Da questo ad un volume dissacratorio il passo, sempre secondo alcuni, era brevissimo. E infatti siamo qui a parlare di un libriccino irriverente, a volte sarcastico, a volte arguto, sempre ad un passo dal cattivo gusto (che dire della barzelletta di Haider feticista che dice: Ma è vero che nei campi di concentramento sono morti molti omosessuali?' 'Certo' – gli risponde l'interlocutore – 'che peccato' aggiunge il politico 'se agli ebrei toglievano i denti e le scarpe a loro avrei tolto volentieri gli slip) o appunto dalla freddura agghiacciante.
Ci si muove tra luoghi comuni e cronacacce di atteggiamenti stravaganti e hard-core, come l'episodio, riportato da un sedicente gruppo rivoluzionario 'Frakzione Ernst Lubitsch', pare attivo soprattutto negli ambienti trans e legato alla rivista underground Die Sozialistische Nation, in cui il famoso esponente della destra omofoba e razzista abbia cantato, vestito da donna, l'inno lesbico Lesbische über Alles.
Le centottanta pagine del volume si dividono quasi equanimamente tra vignette 'degagé' dove a farla da padrone è la lingerie che indossa il politico: dal 'Mia doux' satinato e trasparente in tessuto nero, alla mutandina Antalis, dalle calze autoreggenti 'Veneziana' al completo in latex compreso di fori all'altezza delle zone erogene; tra saggi, per nulla improvvisati, ma ricchi anche di sostanziose informazioni biografiche sulla rapida ascesa politica del brillante ed agguerrito politico austriaco; fino alla sequela di barzellette, abbiamo già detto anche spesso imbarazzanti e al limite della decenza, che crediamo possano far fortuna non solo negli ambienti militari, ma anche in quelli dell'estrema sinistra solo per semplice sfottò.
Come quella che in un certo qual modo fa da suggello all'intera, discutibile, operazione:
- Ma lo sai perché Haider è andato a sbattere con la sua auto contro un muro?
- No Perché?
- Perché dopo averlo preso ripetutamente nel culo non se l'è sentita di buttarsi a destra.
Come a dire: aveva sempre ragione Totò.
Profano ormai che manda cattivi odori nonostante non sia passato granché dallo sfortunato incidente dove ha perso la vita il leader della destra estrema Jorg Haider.
Si è detto di tutto e di più, sulle sue amicizie gay, sul fatto che frequentasse locali a 99 centi di euro abbracciato a ragazzi mentre beveva bottiglie di birra favorendo così, secondo alcuni, l'uso di alcool tra le nuove generazioni.
Da questo ad un volume dissacratorio il passo, sempre secondo alcuni, era brevissimo. E infatti siamo qui a parlare di un libriccino irriverente, a volte sarcastico, a volte arguto, sempre ad un passo dal cattivo gusto (che dire della barzelletta di Haider feticista che dice: Ma è vero che nei campi di concentramento sono morti molti omosessuali?' 'Certo' – gli risponde l'interlocutore – 'che peccato' aggiunge il politico 'se agli ebrei toglievano i denti e le scarpe a loro avrei tolto volentieri gli slip) o appunto dalla freddura agghiacciante.
Ci si muove tra luoghi comuni e cronacacce di atteggiamenti stravaganti e hard-core, come l'episodio, riportato da un sedicente gruppo rivoluzionario 'Frakzione Ernst Lubitsch', pare attivo soprattutto negli ambienti trans e legato alla rivista underground Die Sozialistische Nation, in cui il famoso esponente della destra omofoba e razzista abbia cantato, vestito da donna, l'inno lesbico Lesbische über Alles.
Le centottanta pagine del volume si dividono quasi equanimamente tra vignette 'degagé' dove a farla da padrone è la lingerie che indossa il politico: dal 'Mia doux' satinato e trasparente in tessuto nero, alla mutandina Antalis, dalle calze autoreggenti 'Veneziana' al completo in latex compreso di fori all'altezza delle zone erogene; tra saggi, per nulla improvvisati, ma ricchi anche di sostanziose informazioni biografiche sulla rapida ascesa politica del brillante ed agguerrito politico austriaco; fino alla sequela di barzellette, abbiamo già detto anche spesso imbarazzanti e al limite della decenza, che crediamo possano far fortuna non solo negli ambienti militari, ma anche in quelli dell'estrema sinistra solo per semplice sfottò.
Come quella che in un certo qual modo fa da suggello all'intera, discutibile, operazione:
- Ma lo sai perché Haider è andato a sbattere con la sua auto contro un muro?
- No Perché?
- Perché dopo averlo preso ripetutamente nel culo non se l'è sentita di buttarsi a destra.
Come a dire: aveva sempre ragione Totò.
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