Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina

Il Paradiso degli Orchi
Home » I Classici » Il cinema come autobiografia: 'L'attore' di Mario Soldati.

Pagina dei contenuti


CLASSICI

Alfredo Ronci

Il cinema come autobiografia: 'L'attore' di Mario Soldati.

immagine
Del fare i conti col mondo del cinema: ecco cos'è L'attore. E l'autore, nelle prime pagine del romanzo, esprime persino il suo tormento: Ho vissuto a Roma trenta anni: gli anni del cinema. E, ogni volta che ci ritorno, è quasi sempre con questo stato d'animo: di cautela e forse di attrazione, di spavento e forse di curiosità per un lungo passato che pure fu mio ma che mi rimane misterioso, angoscioso, inspiegabile: come una vita vissuta in sogno, lontana da tutto ciò che amo.

L'attore è anche romanzo furbo seppur classico. Ma la classicità di Soldati sta nella capacità di rifiutare l'affettazione della bella scrittura, della falsa costruzione: Dice bene il prefatore Salvatore Silvano Nigro: La chiarezza di superficie è una finta modestia di scrittura, che dissimula i fondali nei quali si saldano, e intorbidiscono, logica, retorica e passione.

La furbizia invece sta, in questo caso, nell'adattare il romanzo ai canovacci del feuilleton (non è un caso che al di là del premio Campiello fu, questo, tra i libri il più venduto dello scrittore torinese): c'è di più. In quella sorta di capacità soldatiana di nascondersi nei personaggi che fa vivere, trasporta la quasi realtà nella finzione, come quando il narratore de L'attore, che è regista, 'coinvolge' un giovane Umberto Eco a sceneggiare per la televisione I misteri di Parigi di Eugene Sue (e qui potremmo azzardare: il feuilleton che è devoto al feuilleton?).

Al centro della vicenda c'è il personaggio di Enzo Melchiorri, vecchio attore, brillante caratterista, ormai sul viale del tramonto, che oltre ad essere senza lavoro deve subire l'affronto di una moglie che per il vizio del gioco sta dilapidando, giorno dopo giorno, gli averi della coppia.

Tutto nei romanzi di Soldati, e ancor di più in questo, è riconoscibile e non è sufficiente la finzione per nascondere il dettaglio o l'informazione stessa. Quando il libro fu pubblicato, molti si riconobbero nei personaggi, dai perdenti ai vincenti, dai cinici, agli angelici, dalle persone abiette agli innocenti (aveva ragione Cesare Garboli quando scriveva che i veri film di Soldati sono i suoi romanzi, e aggiungeremmo noi, la sua personale biografia), perché lo scrittore raccontava essenzialmente se stesso e le sue passioni. La storia in questione poi, prende via via la sostanza del camuffamento (parziale) e soprattutto dell'intreccio narrativo.

L'azione si snoda tra una villetta liberty di Bordighera, i casinò della Costa Azzurra e la Roma della burocrazia RAI (mica diversa da ora, forse più 'innocente' nella politica di emarginazione degli scomodi): manca semmai quella tentazione cattolicissima del Soldati, lui religioso che amava poco i religiosi e delle di loro cause, e quel desiderio di torbibo (nell'accezione di 'immorale', più che del poco chiaro, dell'inquinato) che sempre presente nell'autore, già dagli esordi di Salmace, fece gridare quasi allo scandalo un bacchettone reazionario come Montale.

L'attore è una storia molto popolare (nazional-popolare) dove gli elementi 'triviali' ci sono tutti: il gioco d'azzardo, i tradimenti, la perfidia (il personaggio di Nicky Argenta, sorta di viveur e vampiro che attende le disgrazie altrui per riuscire a sopravvivere), il fascino ambiguo (la cameriera Giovanna che presta i soldi alla moglie dell'attore è figura riuscitissima e 'vincente'), la brama di successo.

Qualcuno potrebbe vederci, in questo, prodromi delle soap: non vi è nulla di strano a fantasticare (si son dette di tutti i colori sull'arte del Soldati, persino costretti a pensar male di lui nell'esercizio del giudicare), perché qualcosa di vero c'è. Ma le ossessioni dello scrittore torinese sono tali ed profonde che paragonarle alla serialità catodica è come vedere nell'Ultima Cena rappresentata la cena delle beffe.

Soldati va letto assolutamente.



L'edizione da noi considerata è:



Mario Soldati

L'attore

Oscar Mondadori - 2007





CERCA

NEWS

RECENSIONI

ATTUALITA'

CINEMA E MUSICA

RACCONTI

SEGUICI SU

facebookyoutube