INTERVISTE
Taiyo Yamanouchi
Lei risulta nato a Roma, da padre attore e giapponese. Due parole (o anche tre) su Suo padre, sul perché ha scelto l'Italia e naturalmente su di Lei, per presentarsi al pubblico degli orchi.
Beh, chiaramente suggerirei ai lettori il fatto che ho anche una mamma, che invece è di Sperlonga, tra Roma e Napoli. Due parole su mio padre? Mi somiglia. Credo abbia scelto di fermarsi in Italia perché è il posto dove ha avuto il suo unico figlio, che comunque è una ragione valida. Devo chiaramente a lui quasi tutto di quello che sono oggi, essendo stato lui sempre un artista e un ricercatore di verità. Mi ha trasmesso, purtroppo, entrambe i vizi, quasi come fossero ereditari. Non ho mai studiato con lui, ma casa sua è sempra stata un parco giochi di stimoli per me, piena com' era di libri, film e musica, tanta musica.
Lei viene accreditato come attore italiano. E lo è. Dobbiamo pensare che non ha rapporti di alcun tipo con la cultura, il costume, la lingua giapponesi?
Pensate un po' quello che volete, io posso solo dirvi la mia...non parlo il giapponese, e molti dei lati del mio carattere che la gente normalmente associa alla mia "orientalità" secondo me vengono invece dalla mia romanità...parlo della calma (zen o trasteverina?) o del mio spiccato senso civico (conformismo o senso di adattamento?), la verità è che mi diverto a mettere in crisi le etichette.
Come attore, si esprime con la presenza fisica. L'essere un rapper (Spero non Jack the Rapper) e un illustratore le da modo di comunicare tramite la parola e l'immagine. Le capita che l'idea per un rap possa generare anche un disegno o uno sketch, o ogni idea le nasce accompagnata dal mezzo con cui la realizza?
Ottima domanda. Direi che nella fase creativa le tre esperienze si fondono. Mi capita di scoprirmi a visualizzare una scena, come un film, quando penso ad una testo da scrivere, o di valutarne la potenza grafica a se stante, per la recitazione il rap mi facilita molto, visto che tengo la memoria in allenamento costante, e anche per l'improvvisazione. Magari poi succede che le conoscenze specifiche dei tre diversi aspetti mi permetta di eliminare le scelte tecnicamente sconvenienti, non so se mi sono spiegato.
Maurizio Milani e Daniele Luttazzi Le dànno appuntamento a mezzanotte, in un vicolo della periferia milanese. (A) si precipita per proporgli uno show; (b) ci va accompagnato da un amico, per sondarne le intenzioni; (c) controlla se l'assicurazione sulla vita è ancora valida; (d) ...ci dica Lei.
Stampo un figura a grandezza naturale con la mia immagine, un cartonato, e gli applico un lettore mp3 dietro, con registrata una conversazione da 30 minuti in loop, e lo lascio in una vineria con un amico, così da crearmi un alibi. Se mi chiamano quei due per un appuntamento notturno posso solo sperare che mi abbiano tenuto in considerazione per la costruzione di un nucleo terroristico, quindi meglio avere un alibi.
Come è nato e come si è sviluppato "Tintoria"? E' stato facile amalgamare tanti comici diversi mantenendo ritmo ed equilibrio?
E' nato da un idea di Gregorio Paolini e Simonetta Martone. All' inizio io sono stato provinato come personaggio satellitare, poi quel pazzo del produttore si è fatto venire in mente che potevo presentare lo show. Il ritmo e l'equilibrio derivano dalla scrittura, e in questo c'erano fior fior di professionisti con grande esperienza.
Dal programma risulta che i personaggi "extracomunitari" almeno hanno qualche speranza, mentre quelli "italiani" sono irrimediabilmente sfigati. Ma non eravamo noi quelli "felici"?
Vedo che avete inteso la linea semantica del programma, hhehehe.
Uno dei miei compagni di classe aveva un lungo impermiabile nero lucido. Ogni tanto, saltava su un tavolino, muoveva le falde del trench come fossero ali, e gracchiava, impersonando l'uccello Nerchia. Abbiamo qualcosa in comune, mi pare: ci vuol parlare del "Nerchiopitèco"?
Hahaha, ma che mi tirate fuori!!! Beh che dire, sciocchezze di gioventù, oppure vedendola dall'altra parte, attimi sublimi destinati a non ripetersi. Tutto è nato molto semplicemente nel gruppo di persone che frequentavo durante il liceo, fan di cinema, giochi di ruolo e fumetti e appassionati videogiocatori, degli autentici nerd. La figura di riferimento è chiaramente Fabio Pinci, cantante e batterista dei prophilax, gruppo storico del panorama rock demenziale romano, già autore di numerosi doppiaggi goliardici di Beverly hills e Beautiful. Tre giorni in un agriturismo, e quel film è ciò che ne viene fuori. Insieme ai danni alla struttura. Come sangue abbiamo usato del succo di amarena, che si è impresso sul cotto del pavimento dell' agriturismo per l' eternità. Scusateci.
Flaiano diceva: Più i popoli si conoscono, più si odiano. Che ne pensa?
Sono d'accordo, ma non dipende dalla natura umana, ma dalla natura separatoria del concetto di "popolo". Potremmo altresì dire: più le persone si conoscono, più si amano.
Esiste un razzismo dell'immigrato che "ce l'ha fatta" nei confronti di chi sta ancora per strada?
Si certo, esistono generalizzazioni fantasiose e sgargianti per cui chi "non ce la fa" deve rimproverare solo se stesso in quanto causa del suo stato, che non hanno altre colpe che quella di considerare solo uno dei 6 milioni dei fattori che investono il problema. Sono 6 milioni, li ho contati.
Domanda d'obbligo: se le piace leggere, cosa preferisce al cinema. E comprando cd?
Leggo poco, e quasi solo saggistica. Leggo libri molto noiosi, storia, antropologia, comunicazione, cose così. Al cinema sono onnivoro, si tratta solo di sapere cosa aspettarsi.Un po' come al ristorante, tutti i sapori hanno merito di esistere, e vanno consumati con parsimonia e varietà, ma negarsene uno per favorirne un altro sarebbe per me molto limitante. Valuto solo l' autenticità. Come cercare di mangiare quel cibo proprio nel posto in cui va mangiato. Quindi vedo horror fatti da persone che amano l horror, le commedie fatte da qui se ne diverte e via dicendo, ovviamente non escludo i porno, c' è qualcuno che ama farli e la differenza si nota. Gli unici paletti sono politici, non mangio ai fast food, quindi non pago il biglietto per film sofisticati (nel senso di alterati) o per film che so che non mi nutrono bene. I greci dicevano circondati di bellezza , etc... per me questa cosa vale più o meno per tutto. Amo scaricare film di distribuzione immensa e pagare per i prodotti indipendenti, sono un livellatore del mercato. Vale anche per la musica. Adoro questa cosa degli mp3, e non direi mai a nessuno di non scaricarsi la mia musica, è una fandonia. Scaricatela e poi speditemi le vostre mutandine, scaricatela e chiamate il vostro cane con un titolo di una canzone., o scrivetemi per insultarmi, non importa, l'importante è che ci siamo frequentati per qualche minuto.
Beh, chiaramente suggerirei ai lettori il fatto che ho anche una mamma, che invece è di Sperlonga, tra Roma e Napoli. Due parole su mio padre? Mi somiglia. Credo abbia scelto di fermarsi in Italia perché è il posto dove ha avuto il suo unico figlio, che comunque è una ragione valida. Devo chiaramente a lui quasi tutto di quello che sono oggi, essendo stato lui sempre un artista e un ricercatore di verità. Mi ha trasmesso, purtroppo, entrambe i vizi, quasi come fossero ereditari. Non ho mai studiato con lui, ma casa sua è sempra stata un parco giochi di stimoli per me, piena com' era di libri, film e musica, tanta musica.
Lei viene accreditato come attore italiano. E lo è. Dobbiamo pensare che non ha rapporti di alcun tipo con la cultura, il costume, la lingua giapponesi?
Pensate un po' quello che volete, io posso solo dirvi la mia...non parlo il giapponese, e molti dei lati del mio carattere che la gente normalmente associa alla mia "orientalità" secondo me vengono invece dalla mia romanità...parlo della calma (zen o trasteverina?) o del mio spiccato senso civico (conformismo o senso di adattamento?), la verità è che mi diverto a mettere in crisi le etichette.
Come attore, si esprime con la presenza fisica. L'essere un rapper (Spero non Jack the Rapper) e un illustratore le da modo di comunicare tramite la parola e l'immagine. Le capita che l'idea per un rap possa generare anche un disegno o uno sketch, o ogni idea le nasce accompagnata dal mezzo con cui la realizza?
Ottima domanda. Direi che nella fase creativa le tre esperienze si fondono. Mi capita di scoprirmi a visualizzare una scena, come un film, quando penso ad una testo da scrivere, o di valutarne la potenza grafica a se stante, per la recitazione il rap mi facilita molto, visto che tengo la memoria in allenamento costante, e anche per l'improvvisazione. Magari poi succede che le conoscenze specifiche dei tre diversi aspetti mi permetta di eliminare le scelte tecnicamente sconvenienti, non so se mi sono spiegato.
Maurizio Milani e Daniele Luttazzi Le dànno appuntamento a mezzanotte, in un vicolo della periferia milanese. (A) si precipita per proporgli uno show; (b) ci va accompagnato da un amico, per sondarne le intenzioni; (c) controlla se l'assicurazione sulla vita è ancora valida; (d) ...ci dica Lei.
Stampo un figura a grandezza naturale con la mia immagine, un cartonato, e gli applico un lettore mp3 dietro, con registrata una conversazione da 30 minuti in loop, e lo lascio in una vineria con un amico, così da crearmi un alibi. Se mi chiamano quei due per un appuntamento notturno posso solo sperare che mi abbiano tenuto in considerazione per la costruzione di un nucleo terroristico, quindi meglio avere un alibi.
Come è nato e come si è sviluppato "Tintoria"? E' stato facile amalgamare tanti comici diversi mantenendo ritmo ed equilibrio?
E' nato da un idea di Gregorio Paolini e Simonetta Martone. All' inizio io sono stato provinato come personaggio satellitare, poi quel pazzo del produttore si è fatto venire in mente che potevo presentare lo show. Il ritmo e l'equilibrio derivano dalla scrittura, e in questo c'erano fior fior di professionisti con grande esperienza.
Dal programma risulta che i personaggi "extracomunitari" almeno hanno qualche speranza, mentre quelli "italiani" sono irrimediabilmente sfigati. Ma non eravamo noi quelli "felici"?
Vedo che avete inteso la linea semantica del programma, hhehehe.
Uno dei miei compagni di classe aveva un lungo impermiabile nero lucido. Ogni tanto, saltava su un tavolino, muoveva le falde del trench come fossero ali, e gracchiava, impersonando l'uccello Nerchia. Abbiamo qualcosa in comune, mi pare: ci vuol parlare del "Nerchiopitèco"?
Hahaha, ma che mi tirate fuori!!! Beh che dire, sciocchezze di gioventù, oppure vedendola dall'altra parte, attimi sublimi destinati a non ripetersi. Tutto è nato molto semplicemente nel gruppo di persone che frequentavo durante il liceo, fan di cinema, giochi di ruolo e fumetti e appassionati videogiocatori, degli autentici nerd. La figura di riferimento è chiaramente Fabio Pinci, cantante e batterista dei prophilax, gruppo storico del panorama rock demenziale romano, già autore di numerosi doppiaggi goliardici di Beverly hills e Beautiful. Tre giorni in un agriturismo, e quel film è ciò che ne viene fuori. Insieme ai danni alla struttura. Come sangue abbiamo usato del succo di amarena, che si è impresso sul cotto del pavimento dell' agriturismo per l' eternità. Scusateci.
Flaiano diceva: Più i popoli si conoscono, più si odiano. Che ne pensa?
Sono d'accordo, ma non dipende dalla natura umana, ma dalla natura separatoria del concetto di "popolo". Potremmo altresì dire: più le persone si conoscono, più si amano.
Esiste un razzismo dell'immigrato che "ce l'ha fatta" nei confronti di chi sta ancora per strada?
Si certo, esistono generalizzazioni fantasiose e sgargianti per cui chi "non ce la fa" deve rimproverare solo se stesso in quanto causa del suo stato, che non hanno altre colpe che quella di considerare solo uno dei 6 milioni dei fattori che investono il problema. Sono 6 milioni, li ho contati.
Domanda d'obbligo: se le piace leggere, cosa preferisce al cinema. E comprando cd?
Leggo poco, e quasi solo saggistica. Leggo libri molto noiosi, storia, antropologia, comunicazione, cose così. Al cinema sono onnivoro, si tratta solo di sapere cosa aspettarsi.Un po' come al ristorante, tutti i sapori hanno merito di esistere, e vanno consumati con parsimonia e varietà, ma negarsene uno per favorirne un altro sarebbe per me molto limitante. Valuto solo l' autenticità. Come cercare di mangiare quel cibo proprio nel posto in cui va mangiato. Quindi vedo horror fatti da persone che amano l horror, le commedie fatte da qui se ne diverte e via dicendo, ovviamente non escludo i porno, c' è qualcuno che ama farli e la differenza si nota. Gli unici paletti sono politici, non mangio ai fast food, quindi non pago il biglietto per film sofisticati (nel senso di alterati) o per film che so che non mi nutrono bene. I greci dicevano circondati di bellezza , etc... per me questa cosa vale più o meno per tutto. Amo scaricare film di distribuzione immensa e pagare per i prodotti indipendenti, sono un livellatore del mercato. Vale anche per la musica. Adoro questa cosa degli mp3, e non direi mai a nessuno di non scaricarsi la mia musica, è una fandonia. Scaricatela e poi speditemi le vostre mutandine, scaricatela e chiamate il vostro cane con un titolo di una canzone., o scrivetemi per insultarmi, non importa, l'importante è che ci siamo frequentati per qualche minuto.
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