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Il Paradiso degli Orchi
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Pee Dee

Underdogs n.26

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Se non vivete in una comune come me, se non vi rallegrate di vedere gli altri, se siete acidi e credete di essere intelligenti, se non fate merenda a una certa ora con gli amici, se non ballate, se pensate di essere forti perchè esistono i violenti, se le bestie vi fanno schifo, se calpestate questo giardino per dispetto, siete finiti! C'è tanto spazio: circolate, muovetevi! Chissà che non riusciate, infine, a capire che migrare, spostarsi, camminare, viaggiare, sono diritti naturali!

Siamo fragili, siamo animali: non abbiamo bisogno dei re e dei potenti!

Vogliamo vivere! Nessuno – nobody - deve porre divieti!

Chi proibisce, chi nega, chi censura, sta maltrattando, sta farneticando, sta odiando!

Abbiamo un sogno: abitare la Terra e non nuocerle!

Il vero amore dunque, diramato dalle frequenze di Pee Dee – dj di zucchero e musica! Donne liberate, compagni, oggi on air con noi, tre big sistas, fantastiche voci: Mama Cass, Joni M., la very, real cool forever, Mary Travers; godetevele e dopo le songs, si torna alle news!

Vi siete alzati all'alba? La fiata è secca? Lo sfintere pronuncia? Esiste quella voglia di colazione pronta e per favore, non intralciatemi, non chiedetemi dov'è lo shampoo? Siete soli: non c'è il ruffiano, semmai, persiste il chiuso unito alla scoreggia, cavoli e fagioli sobbolliti che durano nell'aere, finestre sepolcrali, la cucina, le cartacce, la polvere infittita, il frigo semiglacè, le pillole per evacuare. Chi trama affinchè tutto ricordi un pied a terre per la miss, per la escort?

Chi decide che bisogna vivere da fuorisede ospitato nel seminterrato del ricco?

Don't worry! Al mercatino son tornati gli asciugamani ricamati, stavolta, in Romania, in Moldavia e in Ucraina; costano una sciocchezza e proliferano i bed and breakfast con gabinetti da cocotte. E' proprio vero: ci si accuccia ovunque!

La vita si perpetua: mafiosi incruvattat, gioielli in vetrina, gemelli in carrozzina, orrori che scintillano, non infastidiscono, promettono mazzate e un lavoro mastodontico di schiavo, un po' soubrette, un po' scolara, un po' showman, un po' mezzadro! Che sono le pensioni se non una spruzzata di welfare sempre più fiacco? Come rimediare al riso amaro servito con caccole di simmental che dà un bel colore spento sulle guance di chi aspira a nutrirsi? Occhi vuoti, il mento trema, si bagna di saliva; piscia calda che scorre come da vene cucite nel bluejeans, il sangue sgorga altrove, forse uccide gli avvoltoi come prospettava la favola di Kafka: è questa la società del mutuo soccorso dove ci si imbocca a vicenda e niente suona come erotico e stimolante? D o n ' t w o r r y !

E' un mondo di carne arrosto, di brasati, il mondo colorito delle virtù, dei consigli dispensati, per dispregio, ai ciccioni, ai non abbienti, alle casalinghe, ai complessati; è il mondo dei mondi necessari, dei fidanzamenti ufficiali, delle sbarre d'uranio e non pensiate che abbia sbagliato prefisso, ché di sbarre si tratta, mentre trattengono, disciplinandoci alla dipendenza di qualsiasi cosa e nessun più ci corteggia, ognuno prova a comprare, a speculare, ad occultare le miserie, le morti tragiche, la guerra.

E' un mondo di cultura e birra come qualcuno afferma, è il mondo carismatico dei prezzi e delle stime, dei camerati, della figa che cammina su ali di sughero e cemento. E' il mondo delle fighe morte che accusano, si difendono, si disperano, ma son secche, gestite da un male pieno di assegni, privo di corpo, di linguaggio, di eros. E' un clima di un'unica estenuante latitudine... clic! Non posso spegnere, restereste senza il suono facile che sto per inoltrare al Pianeta: Ukulele can't bring me down!

Di ritorno alla mia candida postazione di dj, vedo il raggio che dall'abbaino, sta per colpirmi, el ray on air... Sono grata a un sentimento: non prendo mance!

A me dispiace non poter tornare in Giappone, mi affumicherei! Me l'hanno sconquassato col nucleare; lo tsunami è accettabile, frate tsunami, accostabile, terribilmente...

Per sottrarre fortuna a tutti gli imperi, dobbiamo sottrarci all'uso del denaro, dobbiamo evitare i soldi nel quotidiano; basterà cominciare e ci si renderà conto che non è difficile far crescere il salice, l'olivo e intanto salvaguardare le fonti e le sorgenti dell'acqua che deve restare pura, limpida e gratuita. Molliamo i collari e rechiamoci presso le polle, i torrenti, i fiumi, a migliaia, a migliaia e più presto che si possa! Non demordiamo!

Intanto, nuvole e frittelle sono pronte; per quanto mi riguarda resto snella, mai ingrassata, né dimagrita, significherà pur qualcosa in questo mondo dimentico di cibo, alimentato con spic&span; orsù!, mi viene da musicare canticchiando un motivetto: white sheets... the poetical way of life, of Pee Dee.





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