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Il Paradiso degli Orchi
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Recensioni

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Carlo Melograni

Architettura italiana sotto il fascismo

Bollati Boringhieri, Pag. 329 Euro 24,00

Chissà quanti sanno, tra quelli che entrano a Roma per via ferroviaria, che uno degli esempi più significativi dell'architettura fascista è proprio la Stazione Termini: e quella sua lunga propaggine chiara che sacrifica indecentemente il bel tempio di Minerva Medica (in realtà una bianca ala che nella parte estrema doveva servire come dormitorio e in quella più centrale come punto di ristorazione che, anche gli attuali visitatori tutt'oggi, possono 'ammirare' nella sua lungimiranza dechirichiana).

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Rosella Postorino

L'estate che perdemmo Dio

Einaudi stile libero, Pag. 344 Euro 19,00

La bambina si alzò dalla sdraio, salutò con un ciao e andò verso il bagno. Di nuovo diventava una Caterina che non esisteva, e che per anni invece gli altri conobbero come l'unica. Fu così brava che tutti confusero la finzione con la realtà
In queste poche righe si delinea la voce di questo secondo romanzo di Rosella Postorino (che ha esordito nel 2007 con La Stanza di sopra per Neri Pozza), una voce fragile ma inconsapevolmente forte, matura a posteriori, quando "decide" di diventare un racconto.

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Adriano Angelini

Da soli in mezzo al campo

Azimut, Pag. 178 Euro 13,00

Angelini's touch. E' questo che ci verrebbe da dire. E sgombriamo il campo dagli equivoci: il fatto che Adriano sia un 'orco' non significa che i suoi romanzi debbano essere 'scavalcati' per evitare l'accusa di 'nepotismo'. Fregnacce. Il paradiso è territorio di sollazzevoli coincidenze. E questa è una di quelle.
Si parlava di tocco. Beh sì: con l'aggiunta di un distinguo (o forse più che distinguo, un vera e propria presa di posizione). Cosa differenzia la consuetudine, dalla novità o quanto meno dall'eccezione?

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John Connelly

Anime morte

Superpocket, Pag. 525 Euro 5,90

Che dite? Voi preferireste incontrare i fantasmi dell'horror del genio Stephen King o un investigatore come Charlie "Bird" Parker? Con un nome così credo non ci sia l'imbarazzo della scelta. Ma costui non ama solo il jazz, ama anche Neil Young e, sentite sentite, il nostro Dante, che per un americano mi sembra il massimo. Ha un debole per le gonnelle (è riuscito durante un'avventura a tirarsene dietro tre contemporaneamente! Ma per fortuna è meno disperato dal punto di vista sentimentale di molti suoi colleghi) ma ha una sensibilità tutta "femminile" nel dialogare e confrontarsi con una coppia di amici gay che spesso gli gironzola intorno.

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Eric Muhsam

La psicologia della zia ricca

le nubi, Pag. 100 Euro 12,00

...ecco che io faccio un enorme passo in avanti, fornendo nel presente libro le prove dell'esistenza di una intera categoria della specie umana che è immune dall'abbraccio letale della Comare secca: è la categoria delle zie ricche di cui si attende l'eredità.
Con questa geniale introduzione si apre una impressionante galleria di personaggi, tutte zie ricche elencate in ordine alfabetico, dalla A alla Z, vere macchine micidiali, ingranaggi congegnati in modo tale da non dare mai ai nipoti la soddisfazione di incassare la sperata eredità.

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Gillian Flynn

Sulla pelle

Piemme, Pag. 316 Euro 6,50

Hai voglia a dire: bisogna fare ancora i conti con lei. Lei chi, dirà qualcuno? Ma con la regina della crime story: Agatha Chistie. Si accetta tutto: che ormai è una lettura sorpassata, che i modelli di riferimento sono carta straccia, che già ai suoi tempi il grande Raymond Chandler, se avesse potuto, l'avrebbe impiccata ad un albero e che il suo stile letterario è davvero da compitino da terza media (quella della riforma Gelmini), ma se si vuole scrivere un giallo di antica 'pasta' non c'è nulla da fare, prima o poi contro di lei ci si sbatte il muso.

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'Ala Al Aswani

Se non fossi egiziano

Feltrinelli, Pag. 224 Euro 16,00

'Ala Al Aswani ci ha abituato a grandi romanzi in cui il suo stile asciutto, reale e profondamente immerso nell'umanità che circonda i personaggi, riesce a trasportare al di là della pagina scritta.
Già con Palazzo Yacoubian e con i personaggi dei fratelli copti Abashkaron e Malak, aveva raccontato del suo popolo, del suo Egitto: i due poverissimi e in lotta per la sopravvivenza non si facevano nessuno scrupolo a rubare o mentire pur di mantenersi in vita, e questo quadro aveva fatto storcere non poco il naso ai copti.

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Henry H. Bashford

Augustus Carp. Autobiografia di un vero galantuomo

Elliot, Pag. 246 Euro 16,50

Bashford, misconosciuto scrittore inglese del primo Novecento, meno oscura figura di medico (membro del Reale Collegio di Medicina), poliedrico poeta (popolare) e saggista (con pubblicazioni su "Lancet"), rimarrà probabilmente negli annali per via di questo romanzo grottesco e satirico, originariamente apparso, anonimo, nel 1924. Burgess, nella postfazione (datata 1966), saluta l'opera come uno dei grandi romanzi umoristici del Novecento: lamenta la sua scarsa circolazione in patria, festeggia la nuova edizione inglese e ribadisce l'ambientazione edoardiana se non addirittura tardo-vittoriana;

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Stefano Di Marino

Pietrafredda

Perdisapop, Pag. 118 Euro 9,00

Capita. Capita che gli uffici stampa se la prendano se trattiamo male un libro. Perdisapop se l'è presa parecchio perché ho stroncato il noir di Marenzana Buchi nero nel cielo (se proprio avete voglia di leggere la recensione usate il motore di ricerca sul sito).
Ma siamo comunque pari: ognuno fa il proprio mestiere. Loro (quelli di Perdisapop) nel proporre progetti che ritengono validi, il sottoscritto nel valutare con coscienza e senza pressioni (e meno male!) quello che legge. Indi per cui poscia: il romanzo di Marenzana era brutto da togliere il fiato e io l'ho detto.

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Daria Galateria

Mestieri di scrittori

Sellerio, Pag. 215 Euro 12,00

Da Céline a Morand, da London a Hrabal, la francesista Daria Galateria colleziona ventiquattro brevi ritratti di scrittori colti in un momento – a volte la vita intera – che precede o accompagna la fatica dello scrivere per quella più prosaica del vivere, ossia nel tragicomico travaglio dello scrittore che fuori della pagina deve combattere per assicurarsi pane e companatico. Perché una costante che emerge da queste mini-biografie è il disagio degli scrittori nell'accettare l'idea di fare altro nella vita che non sia scrivere.

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