Recensioni
La rivoluzione asessuale
Castelvecchi, Pag. 237 Euro 15,00Chissà cosa mi credevo. Il titolo mi aveva fatto pensare ad una vera e propria posizione contro la sessualità mordi e fuggi contemporanea, un vero e proprio atto di denuncia alla stregua, che so, di una protesta contro un'ambasciata il cui paese giustizia un uomo solo perché omosessuale, o di un bonzo tibetano che si da fuoco per strada per porre l'accento sulla drammatica situazione del Tibet.
Il libro invisibile
Sellerio, Pag.184 Euro 10,00Stiamo ormai assistendo ad una decisa democristianizzazione della politica, ed il nuovo Partito Democratico fa la parte del leone. Altrimenti non si spiegherebbe la "retata simil nazista" a danno dei rumeni dopo l'episodio della signora romana violentata e poi uccisa. Altrimenti non si spiegherebbe l'inciucio elettorale tra Veltroni e Berlusconi e ancora l'alt "capitolino" (tutto neo-democratico) al registro per le unioni civili (e stendiamo un velo pietoso sulle dichiarazioni dalemiane sui matrimoni gay e sulle sue impellenti necessità confessionali).
Il treno
E/O, Pag.170 Euro 15,00Qui si spara sulla Croce Rossa. Ci mancava pure, viste le condizioni in cui versano le Ferrovie dello Stato, un romanzetto (per via delle pagine, suvvia!) che trattasse di ritardi e soste improvvise ed inspiegabili di treni passeggeri in desolate campagne. Ora che anche il ministro Di Pietro ha bloccato i fondi UE per il traffico sui binari, scorticare il vecchio Ente e tutte le Società che gli girano attorno è sport facile e peraltro comodo cinismo.
Memorie del primo amore
Adelphi, Pag. 62 Euro 5,50Mi domandavo: non sarà presunzione accostarsi così disinvoltamente al Sacro, osare una recensione al Grande Poeta? Ma no, la mia umiltà si è subito tramutata in tenerezza, trovandomi tra le mani le confessioni di un adolescente, alle prese con i primi turbamenti d'amore. Credetemi, sotto lo stile ottocentesco, le emozioni non sono affatto d'altri tempi, e i palpiti del Poeta non sono dissimili da quelli dei nostri ragazzi. Forse ciò che a lui accadde a diciannove anni capita a loro molto prima, ma la sua auto analisi tocca corde sempre attuali.
Una cosa piccola che sta per esplodere
Minimum fax, Pag.158 Euro 10,00Dunque, la scuola. Ebbene sì, comincio da qui. L'insistenza con cui la scuola italiana tralascia la letteratura contemporanea (ma per contemporanea intendo quella subito prima e dopo la seconda guerra mondiale) ha inevitabilmente indotto molti ragazzi a convogliare i propri interessi nella direzione indicata dal mercato. Mercato che spesso, almeno per quel che riguarda la narrativa, non è mera merceologia, per fortuna, ma che comunque è indice di un potere mediologico.
Quelli che restano
Meridiano Zero, Pag. 207 Euro 13.00Mi sono sempre chiesta se l'atmosfera creata da un film sia paragonabile a quella creata da un libro. Nella lettura di un libro subentrano condizioni (soprattutto la capacità visionaria dell'individuo) che stravolgono anche le stesse intenzioni dell'autore, per quanto bravo e ineccepibilmente descrittivo. Il film impone una visione che non può essere sostituita, a meno che non si voglia sognare a occhi chiusi di fronte ad uno schermo.
Ho fatto questo discorso perché il libro che vado a presentare mi ha suggerito alcuni agganci.
Mille anni che sto qui
Einaudi, Pag.245 Euro15.00L'operazione di Mariolina Venezia (e che vi devo dire, l'impressione è quella, forse meno mirata del solito, pur sempre manovra) sta esattamente a metà strada tra l'ardimentosa operazione (e parliamo sempre di casa Einaudi) di Terra Matta, il quasi interminabile diario del contadino semianalfabeta Vincenzo Rabito, e le cahiers de doleance infantili del Verderame di Michele Mari (su cui torneremo con più dettagli e con una recensione ad hoc).
Nessun giorno ritorna
Giulio Perrone Editore, Pag. 87 Euro 5,00Tre brevi racconti, crediamo noi, presi da un vecchio quaderno con la copertina nera e magari conservati in un trumeau della nonna tarlato. Una sorta di scrigno della memoria, del buon tempo che fu, che spesso buon tempo non fu, ma che assurgono a testimonianza fulgida di una ricerca del passato perduto.
Tre racconti con ambientazioni diverse. Il primo: Roma. La città è quella del 1941, ancora non morta del tutto, ma mortificata da una legislazione vigliacca che emarginò gli ebrei e alla fine li rastrellò.
All'armi siam ridicoli. Fascisti a Magliano.
Stampa Alternativa, Pag.93 Euro 9,00Dal 1948 al 1962 il regista romano Luigi Zampa realizzò una sorta di trilogia "fascista": si cominciò con Anni difficili (1948), Anni facili (1953) ed infine Anni ruggenti (1962). Tutti e tre sceneggiati da Vitaliano Brancati (anche se all'uscita del terzo titolo lo scrittore era già morto da parecchi anni). Opere queste, soprattutto Anni ruggenti, che si contraddistinguevano per una forte valenza satirica accompagnate da robuste iniezioni d'ironia.
Americane avventurose
Adelphi, Pag.197 Euro 18,00In una lista delle "Cose che non farò mai" Mae West annota, fra gli altri precetti auto-imposti: preoccuparmi delle persone che fischiettano nei camerini o dei conti stratosferici.
Ed è così, con questa leggerezza per le cose pesanti e serietà per le cose frivole, che viveva Mae West, una delle tante affascinanti donne che Cristina De Stefano ci narra in questa storia del '900. Perché tale è Americane avventurose: un avvincente cammino iniziatico in un secolo breve e infinito, visto attraverso gli occhi di eroine contemporanee che di eroico hanno soprattutto l'esser donna in un periodo in cui era vivamente sconsigliato.
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