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Il Paradiso degli Orchi
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Recensioni

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Claudio Bagnasco

In un corpo solo

quarup, Pag. 64 Euro 11,90

Non amo molto le antologie, nemmeno le crestomazie. Essenzialmente per un motivo: potrei essere smentito, ma nemmeno Proust, penso, abbia sempre scritto cose intelligenti ed interessanti.
Figuriamoci gli altri.
Capisco che a volte il racconto, se non addirittura il racconto breve, può essere la misura ideale per una rappresentazione linguistica e contenutistica dell'autore: ma la recidiva può essere l'arma a doppio taglio.

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Paolo Sortino

Elisabeth

Einaudi, Pag. 216 Euro 19,50

Elisabeth è lo sguardo ruvido dell'immaginario che si schianta dentro la realtà fondendosi in parole, pensieri e lettere capaci di squarciare la tutela che ognuno di noi ha per i propri sentimenti più intimi, tirandoli fuori e facendoli ruggire selvaggi.
Una storia viva, che pulsa sotto lo strato epidermico del tessuto narrativo, della fiction. La storia della storia, quella di Elisabeth, che è rimasta realmente segregata per 24 anni nel bunker del padre, violentata ripetutamente nel corpo e nei ruoli familiari, prima figlia, poi amante e madre dei figli del padre.

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Roberto Bolaño

Il Terzo Reich

Adelphi, Pag. 325 Euro 20,00

Hai voglia a dire. Si fanno tante chiacchiere sulla letteratura e sul suo stato di salute. Si fanno tanti discorsi sulla possibilità di trovare vie d'uscita alla situazione stagnante e corriva della narrativa contemporanea e sull'eventualità, quasi miracolistica, di fare i conti con scrittori capaci ed innovativi e poi di punto in bianco ti capita un libro nel senso più classico del termine (anche con le sue differenziazioni), con una storia semplice e coinvolgente, ed ecco che i pruriti 'intellettualistici si placano e trovi la pace dei sensi.

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Massimo Lugli

L'adepto

Newton Compton Editori, Pag. 280 Euro 9,90

Scrive Pacchiano sul 'Sole 24 ore': Lugli ha fiato narrativo, ha tenuta, appassiona.
Scrive Laura Laurenzi su 'La Repubblica': La scrittura è secca, asciutta, piena di ritmo, i dialoghi sono fulminanti.
Scrive Paolo Petroni sull'Ansa': La lettura riesce a legarci sino alla fine.
Scrive Gloria Satta su 'Il Messaggero': Sfonda i pur nobili recinti del noir per far entrare definitivamente l'autore nel club dei grandi narratori italiani.

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Sergio Garufi

Il nome giusto

Ponte alle Grazie, Pap. 237 Euro 16,00

Il romanzo di Sergio Garufi – esordiente quarantottenne con una vita però passata a leggere e scrivere - appartiene a un genere di narrativa non frequentatissimo negli ultimi tempi, un romanzo poco sensibile alle ragioni del plot (ma non per questo privo di storie), o del puro intrattenimento, e ancor meno suscettibile di veicolare prese di posizione ideologiche acquattate nella comoda imbastitura di una finzione appiccicaticcia.

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Stefano Morleschi

Treni pendolari

Mobydick, Pag. 104 Euro 11,00

Così come esistono gli esercizi di stile, esistono esercizi di pensiero, e Morleschi li pratica felicemente, anche se in modo sommesso. Ne scaturisce una serie di brevi racconti ambientati a Parigi e spesso coloriti da un tocco bohèmien.
Passando per la rue du Palais ero salito da Mami Wang, una simpatica sciattona che si dava arie da pittrice, tanto per dare un'occhiata, ma c'era solo la sua amica, con una gran massa nera di capelli e magra come un chiodo, che si stava cuocendo un uovo. C'erano fogli di giornale sparsi dappertutto e un forte odore di trementina.('La fantasia')

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Franz Wedekind

Fuochi d'artificio

Iacobelli, Pag. 102 Euro 12,00

"La carne ha un suo proprio spirito", a questo principio si ispira, stando alle stesse parole dell'autore, l'arte di Franz Wedekind, scrittore e drammaturgo nato a Hannover nel 1864 e morto in Baviera nel 1918. Le scriveva nel saggio A proposito dell'erotismo che introduce la raccolta di racconti Fuochi d'artificio, leggibile in una nuova edizione curata da Claudio Maria Messina per l'editore Iacobelli. Sono nove racconti che non hanno la forza dirompente del dittico Lo spirito della terra (1895)

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Salvatore Scibona

La fine

Editore 66thand2nd, Pag. 389 Euro 20,00

Storia di emigranti ma senza nessun tono popolare o strappalacrime questo La fine di Salvatore Scibona (scrittore italoamericano, nato a Cleveland, insignito nel 2010 del Guggenheim Fellowship e incluso dal «New Yorker» tra i 20 under 40, l'elenco dei venti migliori scrittori americani sotto i quarant'anni.) Uscito in America nel 2008, il romanzo sembra scritto piuttosto da un allievo di Don De Lillo ma, come dire, più figurativo. Racconta le vicende di una comunità di italo-americani che si barcamena dalle parti di Elephant Park

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Jo Nesbo

Il leopardo

Stile libero Einaudi, Pag. 767 Euro 21,00

Certo, leggere un noir di più di settecento pagine mette un po' d'ansia, ma siamo in estate, le giornate sono più lunghe, c'è la possibilità di trascorrere le ore sotto l'ombrellone o sotto il sole col dolce rumore del mare... insomma, turbamento sì per la tonnellata di libro, ma tutto sommato c'è anche luogo e maniera per 'reggerlo'.
Su Nesbo, norvegese di Oslo e ormai, come tutti gli scandinavi che si trovano a scrivere di delitti, assurto a notorietà internazionale, ne abbiamo dette di tutti i colori.

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Andrea Camilleri

Il gioco degli specchi

Sellerio, Pag. 255 Euro 14,00

Domande.
Ha senso parlare ancora di Montalbano?
Cosa scoprire nelle sue storie che non sia stato detto?
La scrittura di Camilleri è inseribile nella tradizione multi linguistica della narrativa italiana e che Gadda ha felicemente espresso nel suo Pasticciaccio?
La serie televisiva rende quanto i romanzi?

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