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Il Paradiso degli Orchi
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Recensioni

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John Harvey

Nick's Blues

Mattioli 1885, Pag. 167 Euro 16,00

Il salingerismo non è una moda, sembra quasi una professione: come quella di coloro i quali si riempiono costantemente la bocca di parole abusate nel tentativo ormai misero e sorpassato di dare originalità non solo a chi non l'ha mai avuta, ma soprattutto a chi ha conquistato l'immortalità grazie ad un furbo stratagemma.
E non mi chiedete oltre de Il giovane Holden: ho già dato.
Eppure, nonostante le bandelle dei libri 'strillino' in continuazione che il nuovo Salinger sia dietro l'angolo

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Shalom Auslander

Il lamento del prepuzio

Guanda, Pag. 267 Euro 15,50

Shalom è un ebreo che si trova finalmente a vivere il più grande dono che Dio possa fargli: essere padre. E tra mille pensieri, preoccupazioni, paturnie più o meno realistiche fa i conti con tutta la sua gioventù e soprattutto con i suoi da cui faticosamente si è staccato per iniziare una nuova vita e a cui si dovrà forse riavvicinare per il figlio.
Inizia così una specie di memoir, che raccoglie un'umoristica invettiva contro i dogmi, contro le ipocrisie religiose di una famiglia ebrea più che osservante,

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Andrea Bonvicini

Come la pioggia

LAB – Perrone Editore, Pag. 86 Euro 12,00

Se si guarda bene la copertina, si noterà che l'angolo in alto a sinistra è occupato da una dicitura che dice: LAB, che sta per laboratorio. Intendasi: laboratorio di scrittura, 'tenuto' dalla Perrone editore in quel di Roma. Personalmente quando vedo queste cose mi vien l'orticaria (credo che Il Paradiso sia stato l'unico, non so se è un vanto, prendetela come vi pare, che ha rifiutato la collaborazione con la Holden di Torino per segnalare eventuali, validi, scrittori), però è anche segno di una vitalità al di fuori della centralità del potere editoriale.

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James Ellroy

Il sangue è randagio

Mondadori, Pag. 859 Euro 24.00

Stavolta non ce l'ho fatta ad arrivare alla fine del libro. A pagina 588 mi sono fermato. Tanto è uguale. Perché stavolta il più grande scrittore al mondo (lui si definisce così e personalmente sono quasi d'accordo) l'ha un po' fatta fuori dal vaso, per esprimerci in modo colorito. 859 pagine, dico 859, per dirci cose che avrebbe potuto sintetizzare in meno della metà. Per carità, solita, strabiliante capacità di stupire, fraseologia dirompente (grandissimo il traduttore Giuseppe Costigliola), invenzioni lessicali.

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Christian Frascella

Sette piccoli sospetti

Fazi Editore, Pag. 345 Euro 17,50

Maledetti ragazzini! Lo si pensa immediatamente, ma in maniera bonaria, nel momento in cui ci si addentra nel secondo romanzo di Christian Frascella che torna, dopo il meritato successo di Mia sorella è una foca monaca (sempre edito da Fazi Editore) a prendere gli occhi del lettore e a ficcarli dentro le sue pagine.
Maledetti ragazzini! Con le loro sette piccole teste, piene di storie ascoltate, di storie inventate, piene delle Loro Storie di tutti giorni. Sette dispetti alla quotidianità della provincia, che anche in questa seconda prova torna in maniera prepotente, claustrofobica.

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Ettore Maggi

Il gioco dell'inferno

Besa editore, Pag. 223 Euro 15,00

Nella 'famosa' telefonata che Primo Levi fece, prima del 'suicidio', al rabbino capo di Roma Toaff, lo scrittore confessava: Non ce la faccio più ad andare avanti con questa vita. Mia madre è malata di cancro e ogni volta che guardo il suo viso mi vengono in mente le facce di quegli uomini in fila dietro i reticolati di Auschwitz.
Scrive Ettore Maggi alla fine del breve racconto 'Luglio 1944': Eugenio Maggi detto Tebba e Francesco Fusaro, detto Franceschin, arrestati a Sesto Ponente (GE) nel luglio 1944

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Giorgio Havis Marchetto

1915/1918 Un uomo, una donna. Un epistolario di guerra della Val Posina.

Meridiano Zero, Pag. 167 Euro 25,00

Il raperonzolo della letteratura italiana nonché di un intellettualismo svelto e smaliziato, Alessandro Baricco, in una delle sue esternazioni ad hoc propose, tempo addietro, l'eliminazione dell'editor, cioè di colui che nelle fredde stanze di un ufficio editoriale, pressato da un manager pretenzioso ed austero, con perizia certosina, va a scovare le imperfezioni e gli errori dei pubblicanda, cioè di coloro che aspirano a pubblicare un libro. Da quel che so un'iniziativa del genere innalzerebbe l'indice di disoccupazione dello zero alla milionesima potenza perché gli editor già non esistono più.

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Simone Caltabellota

Il giardino elettrico

Bompiani, Pag. 148 Euro 14,50

In alto gli angeli arrotolano il cielo e lo portano via.
E' qui forse che si racchiude tutto il senso di questo straordinario romanzo, fatto di un tessuto impalpabile e onirico, di una frammentazione narrativa incapace di essere esasperata da giudizi affrettati o legati ad una sola lettura.
Un libro entropico quasi, in cui il caos porta ordine, dove la pallina delle vicende umane rimbalza senza sosta

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Dario Morgante

Propaganda. Sovvertire l'editoria.

Microlit, Pag. 16 Euro 2,00

Quando pensiamo al libro possiamo pensare a un bell'oggetto da possedere a casa. È un oggetto che somiglia alla pipa, e al bicchiere per il brandy. Anche a una cravatta. Un libro si indossa, e fa tanta distinzione. Certo, anche per via delle parole che contiene che, è risaputo, migliorano l'uomo meglio di uno di quei corsi per rafforzare la stima in se stessi, e diventare dei grandi bastardi disposti a tutto. Nella sauvage fantasia liberista della vita come lotta nella giungla, avere più informazioni serve a sconfiggere il nemico. Coi libri si diventa migliori, più ricchi e potenti. Il libro è un oggetto di classe: sociale.

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Juan Madrid

Mele marce – Marbella noir

edizioni e/o, Pag. 266 Euro 16,50

"Marbella noir": recita così il sottotitolo di Mele marce, il nuovo romanzo di Juan Madrid (giornalista, scrittore nonché professore di storia). Una storia corposa, un bel noir ambientata nell'isola che ormai è uno di quei luoghi che attirano i soldi sporchi (e tutto quello che a loro segue) come la merda attira le mosche.
Tutto quello che segue in Mele marce sono prostitute, ex-pugili, avvocati dall'incerta reputazione,

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