RECENSIONI
Andrea Vitali
Olive comprese
Garzanti, Pag.443 Euro 16,00Ma non è la mercanzia, per quanto colorata ad affascinare, ma proprio il luogo. Si accede direttamente in un ambiente di una ventina di metri quadri per nulla trendy, anzi, e se mi si concede il termine, vagamente neorealista. Poi un angusto corridoio porta ad una scaletta altrettanta angusta che scende fino ad un ristretto sotterraneo scrigno di meraviglie. Un bignamino delle mille e una notte, dove lo splendore dell'offerta non è per nulla viziata dagli scaffali, spesso polverosi e semplici cassette da frutta, che la contengono.
Vi si percepisce un senso quasi inalterato del tempo che scorre, e che appena un piano sopra, impazzisce e davvero spaura. Un senso di distacco che è dovuto anche alla presenza degli oggetti, a volte di semplicissima lavorazione, a volte vere esplosioni di colore.
Vi chiederete: perché tutto questo? Perché questa merceologica ricerca del tempo perduto? Perché leggendo l'ultimo romanzo di Andrea Vitali ho avvertito la stessa sensazione di distacco dal mondo ed una meravigliosa gioia a malapena soffocata.
La storia di Olive comprese è ambientata nel 1936, con qualche piano temporale sfalsato ma nulla più. Il fascismo c'è, si lascia intravedere con la stessa "malizia" con cui sbirceremmo un'immagine erotica dietro una tenda di organza (vi è anche un riferimento alla guerra civile in Spagna, ma per raccontar di un ragazzo che forse è morto in battaglia, che forse mai è andato, che forse ritornerà); Il fascismo c'è nella sua struttura patriarcale ed istituzionale (prevosto, maresciallo, podestà... - insomma dalle parti di Pane amore e fantasia e Pane amore e gelosia che pure regime non era - ma siamo sicuri che lontani sono i tempi da oggi che si vuol beatificare il commissario Calabresi? Sicuri siamo che in un paese come il nostro le figure non siano sempre quelle della triade ecumenica Patria-Chiesa-Famiglia?). Ma l'interesse del lettore s'appoggia ad altro: alle decine e decine di personaggi stralunati, curiosi, divertenti, assurdi, improbabili che popolano la storia. E vogliamo parlare dei nomi? Un'onomastica d'altri tempi che già da sola vale la lettura: Eufrasia Sofistrà, Luigina Uselànda, Amilcare Camozzetti, Enea Anomali, Dilania Settembrelli, Erlando Biancospini, Domezio Dellavalle, Eripranda Denti, Estenuata Albini, Selina Olivendi.
Insomma un gioco: dove s'intrecciano eredità contese, goliardate post-puberali, piccioni avvelenati, gatti lessi e mangiati, e l'incedere fresco e a volte esilarante della vita del tempo e del sesso che fu. Il titolo infatti, ma non vi tolgo la sorpresa, ma azzardo un suggerimento, si riferisce ad un serio "oggetto" del contendere" che per carità, non ha e non vuole avere rilevanza di fermento da "caserma".
La lettura di Olive comprese è una lettura orgogliosa, dove l'orgoglio è nella felicità della scelta, fuori dalle logiche di mercato. Sappiamo che Vitali è autore di discreto successo, con un seguito che da anni gli fa onore, rispettato ed amato da una nicchia di intenditori (però la quarta di copertina ospita sacro e profano: Daria Bignardi, al solito, svetta per la sua scellerata vuotezza). Gli si potrebbe obiettare una qualunquistica attitudine a lisciare la realtà (allo stesso modo di un cane che leviga con accuratezza l'osso prima impolpato) e a renderla piatta ed inconsistente.
Nessuno gli ha chiesto della sociologia, ma sarvognuno, quando si ha da fustigare la provincia italiana lasciamogli la penna. A noi il gusto di ridergli dietro. Non per canzonatura ma per puro diletto.
di Alfredo Ronci
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Il segreto di Ortelia
Garzanti, Pag. 159 Euro 15,00Non è passato molto tempo dalla segnalazione del suo precedente romanzo, Olive comprese. Evidentemente la formula funziona e l'autore, un po' come avviene per i successi improvvisi e nazional-popolari, ha voluto consegnarci, dopo un breve intervallo, un'altra avventura del suo strano e strampalato teatrino provinciale.
Credo che la sua narrativa funzioni come nel caso di Camilleri: i due non hanno molto in comune.
Dopo lunga e penosa malattia
Garzanti, Pag.176 Euro 14,60Che orrore questi 'critici' letterari italiani. Sulla quarta di copertina di questo libro si legge: Che devo dirvi?Ho finito le parole per raccontare quanto è bravo Andrea Vitali. Ogni volta che si finisce un suo romanzo viene voglia di fischiettare La vie en rose. Fì, fififi fififi (Antonio D'orrico). Certo ci vuole un coraggio di non poco conto per dire fregnacce del genere. Non gli è da meno Massimo Boffa di Panorama che pensa che la qualità di un libro si misuri con le copie vendute
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