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Il Paradiso degli Orchi
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RECENSIONI

Sabine Thiesler

Senza perdono

Corbaccio, Pag. 384 Euro 16,50
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Scriveva Raymond Chandler nel lontano 1944 prendendo per i fondelli il giallo all'inglese: C'è un romanzo di Dorothy Sayers in cui un tale, una notte, mentre se ne sta solo in casa sua, viene soppresso per mezzo d'un peso sganciato da un meccanismo il cui funzionamento è provocato dall'abitudine della vittima d'accendere la radio sempre ad una certa ora, di porsi davanti all'apparecchio sempre in una certa posizione e di chinarsi giusto sino ad un certo punto. Basterebbero un paio di centimetri di scarto, da una parte e dall'altra, e i lettori non avrebbero pane per i loro denti. Questo volgarmente si dice avere il Padreterno dalla propria parte; e un assassino che avesse bisogno di tanto aiuto dalla Provvidenza, io consiglierei di cambiar mestiere.

Onestamente devo dire che anche il protagonista di Senza perdono ha un gran culo. E ve lo dimostro.

Iniziamo dalla trama.

L'uomo ha una vita tranquilla: un bel lavoro, una bella casa ed una mogliettina che ha rinunciato alla gloria da ballerina (étoile dell'opera di Berlino) per mettere al mondo una figlia. Quest'ultima cresce mostrando un talento sconfinato per la pittura. Ma un giorno viene investita ad un semaforo da una macchina guidata da un giovane ubriaco. Da quel momento le cose cambiano radicalmente: l'uomo perde la testa e anche la voglia di vivere accanto alla moglie e decide dunque di andar via. E senza una precisa meta si ritrova in piccolissimo paese della Toscana. Qui conosce una famiglia che lo ospita in una sorta di agriturismo squallido e malandato. Ma la voglia di cambiar vita lo porterà a sposare la figlia cieca dei proprietari e a ristrutturare l'albergo coi soldi avuti dal divorzio con la moglie.

Ora dimostriamo quello che Chandler chiama 'avere il Padreterno dalla propria parte'.

Quante possibilità ci sono che un uomo fugga via dalla sua città per dimenticare una figlia ammazzata e poi in un albergo isolato da dio si ritrova una ragazza che è la copia esatta della defunta?

Quante possibilità ci sono che dopo aver ristrutturato l'agriturismo al proprietario capiti come cliente l'uomo che era stato giudice nella causa intentata contro l'alcolista giovane che aveva ammazzato la figlia, giudice che, con un piccolo stratagemma, aveva evitato al ragazzo una condanna molto più grave?

Quante possibilità ci sono che il protagonista, non potendo avere figli perché non vuole 'consumare' con la giovane mogliettina troppo simile alla figlia (incesto?) scopre che il ragazzo che gliel'ha uccisa ha sposato una berlinese che ora è incinta e che quindi gli si offre l'opportunità di rubare il bimbo una volta nato?

Capire tu non puoi, ma chiamale se vuoi... emozioni...

Ma quali emozioni: I latini dicevano che il tempo regola l'azione (tempus regit actum). Qui l'unica cosa che regola l'azione è il gran culo (leggasi: fortuna sfacciata!).







di Eleonora del Poggio


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