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Il Paradiso degli Orchi
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RACCONTI

Pee Dee

Underdogs n.20

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Ma il clero cattolico è cristiano? La domanda potrebbe essere posta dagli ACDC, dai Led Zeppelin, dai PropellerHeads, dalla piccola dj PeeDee con voi, per chiedere WHY? PERCHE'?

Perché le voci bianche dovevano essere fanciulli castrati? Quanti ne morivano sotto tortura per creare i pupazielli ad uso e consumo della Bestia Cattolica?

La castrazione prevedeva l'apertura del basso ventre e l'estrazione tramite cordoncino, del testicolo che veniva cinto per l'essiccazione "naturale"! Andiamo! Sti porci scriteriati tenevano l'allevamento col gusto del sesso violento sui minori, notoriamente più piccoli, deboli, inconsapevoli! La pedofilia come pratica intestina nella filiera del sacerdozio! Clero che taci e celi e uccidi mi fai davvero schifo e non ho altro da aggiungere! Anzi, voglio che sia tolto il titolo di principe assoluto (diritto di vita e di morte sui sudditi?) al papa, il signor razzingher dei miei stivali: ma non ti vergogni di perpetuare la superstizione e l'ignoranza? Se fossi sincero, saresti proprio tu a dare uno stop alla farsa in corso, triste e deplorevole. Gli omosessuali sono amanti consenzienti dello stesso genere, cosa c'entra l'abuso? Ah, è vero! Tu e il clero delle bestie siete gli esperti della tirannia sul bambino... Mi date il voltastomaco! Sono etero, atea, libertaria; vi piacerebbe rimuovermi dall'incarico che il padreterno mi ha lasciato: Pee, sputagli la verità in faccia a questi belzebù assatanati di sacrifici umani? Ah, ah! White Zombies, a voi il corno, la musica e il romore per accompagnare al gabbio il corteo dei figuri in veste talare, i prelati che delinquono! AMEN!

E passiamo ad altro anche se pensare al futuro non è un rimedio, incontriamoci per la grande merendina d'estate! Dove? Ditemelo voi che non vi perdete d'animo, ditemelo voi che non dite mai, ditemelo voi che uscite con l'alba che s'alza in silenzio... Ed ecco un haiku farsi strada: estate calda / insetti / estate piena / gelati / estate di tramontana / come avere nel cuore / scatolette, turisti e cavallette.

E il turista mi suggerisce un altro lungo sospiroso haiku: turisti / gamberetti / cinesi cucinieri / uno slogan di puttane / per diritti e robe umane / mentre intorno / malinconie come molecole / si perdono le chiavi, gli specchietti, gli orecchini e un guanto nero osa pulire / la notte / il nero buio in tenda / le ciabatte, i sandaloni / le vene varicose... A volte scrivere serve a riprendersi e a organizzarsi, a riattraversare la città mentre gli altri dormono per dire: che posto è questo se non si balla lo swing? Che posto è questo se non ci sono i cornetti e il pane caldi? Che posto è questo senza il fischio dei piroscafi? Che posto è ogni posto in cui ci si sente fuori posto? Penso a me, seduta tra alberi di parole in libertà, sulla nave, di rientro da un lungo viaggio, in partenza per New Orleans; penso a me e non c'è più niente di somigliante al mondo se non la voglia di mutarlo con una canzone che rovini i mascalzoni, tutti i farabutti e i filibustieri, che stanno approfittando della pazienza mia e dei miei amici! Musica, sempre da queste frequenze; Cactus, è il motivetto finale della mattinata che termina con odori di mandorle spezzettate unite a un forte caffè al ginseng, alla facciazza dei porci ecclesiastici, che spruzzano sperma e umori nei cavi addomi dell'infanzia e dell'adolescenza! Fate davvero schifo! Pee dee e dio vi maledicono!





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