RACCONTI
Pee Dee
Underdogs n.24
Appartengono a chi ha perduto ogni speranza d'amore, gli sguardi che s'appiccicano addosso.
Sono occhi che osservano dalle feritoie in maniera furtiva e penetrante. Non è bello, non è facile sopportarli. Sono sguardi di morte, di un'insistenza simile alla concretezza che si fa addirittura udibile, ma non riguarda più l'amicizia, l'amore, le relazioni. Luci spente mentre spiano, vorrebbero succhiare segreti. Attimi roventi di un patire: vedere gli altri come esseri fortunati perché si spostano, perché sanno fuggire. Ecco Pee Dee con un manto di stelle sulle note di "Charleston nite". Ascoltatemi, non fissatemi cercando di trattenermi! Non fate come gli squallidi, invidiosi recriminatori, che cercano attraverso il chiarimento la via per sfogare un turpe risentimento. Chi sparisce si ritrova altrove! Perché cercarlo? Per opprimerlo di cacofonie affettive saldate col ricatto e prive di ragione? Ma per favore, di amici così poco savii non voglio averne! Sento le note di "Material Lizzy" la ragazza più nobile, libera e pura del mondo, perché incorreggibile, fatta di sogno e poesia, di sensuale e sorridente magia. Le cose accadono; non si ha sempre voglia di confidarle. E' più facile che s'instauri il desiderio di moltiplicare le esperienze e girare, girare, in quanto vagabondare a volte rende felici di respirare, di cogliere un approccio più fresco con quelli che altrimenti non incontreresti. Bisogna aver rispetto, "Respect!", ve la dedico mentre le povere anime dei guardanti non riescono a comprendere che dovrebbero voltarsi dall'altra parte e camminare, anziché rimuginare su un'idea padronale di rapporto. " Ehi, nonostante sgomitiate non riuscite a farvi largo! Volete stressarvi così per una vita intera?"
L'unica cosa che costoro potrebbero usare, il verbo, lo avviliscono con la turgida prosopopea della menzogna e forzano ciò che non andrebbe forzato, cioè, il cuore degli amici... Questa volta a suonare, sono i lillà. I lillà inondano lo studio eclettico di Pee Dee con l'odore musicale dei pensieri illuminanti; qua un tamburo, là una tromba, più su un'intera orchestrina affinché riusciate a mollare fantasmi e piagnistei... Bye bye ciao ciao!
Sono occhi che osservano dalle feritoie in maniera furtiva e penetrante. Non è bello, non è facile sopportarli. Sono sguardi di morte, di un'insistenza simile alla concretezza che si fa addirittura udibile, ma non riguarda più l'amicizia, l'amore, le relazioni. Luci spente mentre spiano, vorrebbero succhiare segreti. Attimi roventi di un patire: vedere gli altri come esseri fortunati perché si spostano, perché sanno fuggire. Ecco Pee Dee con un manto di stelle sulle note di "Charleston nite". Ascoltatemi, non fissatemi cercando di trattenermi! Non fate come gli squallidi, invidiosi recriminatori, che cercano attraverso il chiarimento la via per sfogare un turpe risentimento. Chi sparisce si ritrova altrove! Perché cercarlo? Per opprimerlo di cacofonie affettive saldate col ricatto e prive di ragione? Ma per favore, di amici così poco savii non voglio averne! Sento le note di "Material Lizzy" la ragazza più nobile, libera e pura del mondo, perché incorreggibile, fatta di sogno e poesia, di sensuale e sorridente magia. Le cose accadono; non si ha sempre voglia di confidarle. E' più facile che s'instauri il desiderio di moltiplicare le esperienze e girare, girare, in quanto vagabondare a volte rende felici di respirare, di cogliere un approccio più fresco con quelli che altrimenti non incontreresti. Bisogna aver rispetto, "Respect!", ve la dedico mentre le povere anime dei guardanti non riescono a comprendere che dovrebbero voltarsi dall'altra parte e camminare, anziché rimuginare su un'idea padronale di rapporto. " Ehi, nonostante sgomitiate non riuscite a farvi largo! Volete stressarvi così per una vita intera?"
L'unica cosa che costoro potrebbero usare, il verbo, lo avviliscono con la turgida prosopopea della menzogna e forzano ciò che non andrebbe forzato, cioè, il cuore degli amici... Questa volta a suonare, sono i lillà. I lillà inondano lo studio eclettico di Pee Dee con l'odore musicale dei pensieri illuminanti; qua un tamburo, là una tromba, più su un'intera orchestrina affinché riusciate a mollare fantasmi e piagnistei... Bye bye ciao ciao!
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