Recensioni
Agenzia generale del suicidio
Le Nubi, Pag. 86 Euro 12,00Insegnami come si fa non sentirsi mai di troppo e a non avere sempre dentro il mare d'Inverno cantavano gli Otto Ohm .
È la domanda che forse cercava di porre (si) anche Jacques Rigaut, "l'uomo che viaggiava con il suo suicidio all'occhiello", che scriveva per vomitare e non per essere pubblicato, per far parte di una scuola o di una classe di intellettuali e letterati che tanto disprezzava quanto osservava con ironica e disdegnata ammirazione ("E' per me una necessità alimentare credere alla mediocrità della gente", ma c'è ammirazione o invidia in questa frase?).
Dopo lunga e penosa malattia
Garzanti, Pag.176 Euro 14,60Che orrore questi 'critici' letterari italiani. Sulla quarta di copertina di questo libro si legge: Che devo dirvi?Ho finito le parole per raccontare quanto è bravo Andrea Vitali. Ogni volta che si finisce un suo romanzo viene voglia di fischiettare La vie en rose. Fì, fififi fififi (Antonio D'orrico). Certo ci vuole un coraggio di non poco conto per dire fregnacce del genere. Non gli è da meno Massimo Boffa di Panorama che pensa che la qualità di un libro si misuri con le copie vendute
1976
Hacca edizioni, Pag. 152 Euro 12,00... non voglio essere salvata...io non voglio speranza... via... via... via i preti e le preghiere... cristo e l'acqua benedetta...
...io voglio annegare....
Secondo capitolo della trilogia dei matti dell'esordiente celiniano Cristiano Ferrarese, 1976, pubblicato dalle coraggiose edizioni Hacca da Macerata, sicuro approdo per la narrativa italiana di qualità, è una nuova stagione all'inferno di V., che si risveglia e racconta senza pubblico, e scrive fino a farsi sanguinare le mani
Il gioco dell'angelo
Mondadori, Pag. 676 Euro 22,00Ebbene sì, hanno ragione i critici à la page. Ruiz Zafon forse non è un bluff ma di sicuro puzza come il pesce dopo un certo numero di giorni. E sta alla grande letteratura spagnola come Elisa sta alla grande musica internazionale d'autore (o come Ligabue sta al rock, infatti duettano). Però, c'è un però. Leggere i suoi romanzi è come concedersi un diversivo, uno svago da ragazzini capricciosi. Entrare nel retro di una pasticceria e avere il permesso del cuoco di usare tutti gli ingredienti che si vuole per farsi un bel dolce. Qui, gli ingredienti li mette il cuoco autore: con sapienza e furbizia.
Una notte di luna piena
Mobydick, Pag.192 Euro 14,00Un'infanzia magica, povera di tutto tranne che di fantasia e di mistero, e permeata da una natura onnipresente e selvaggiamente vitale. Questo si racconta nel romanzo del gallese Prichard (1904-1980) tradotto per la prima volta dal gallese in italiano da A.Bianchi e S.Siviero. La prefazione di H.P.Jones rivela quanto ci sia di drammaticamente autobiografico in questa storia che inizia come una fiaba e assume pian piano i colori della tragedia.
Caro Signor Capote
Nutrimenti, Pag. 191 Euro 16,00Se devo essere sincero, nella diatriba scoppiata agli inizi degli anni sessanta (c'ero ma ero davvero piccolino) tra il Gruppo '63 e alcune colonne portanti della cultura e narrativa italiana di allora, non sono mai riuscito a schierarmi (nelle valutazioni successive, ovvio!). Anche se l'adesione, a volte, è un segno di una certa passione come corollario di altri stimoli.
E i motivi sono essenzialmente quelli per cui ho sempre visto da parte del movimento un effettivo desiderio di cambiamento, della genuina ricerca di un nuovo stile di vita e di pensiero e quindi, di conseguenza, di una nuova esplorazione del linguaggio.
La lettera
Adelphi, Biblioteca minima, Pag. 28 Euro 5,50Un qualche tempo si vede pure che era passato dai cuori di tenebra di Conrad e la Società Internazione per la soppressione delle Usanze Selvagge aveva trionfato; e nel migliore dei modi: unendosi al nemico.
Siamo a Singapore, in un apocalisse ora e subito di fiumi di macchine, camion e bus, auto private e taxi, tutti a suonare il clacson; tutti ad ansimare e urlare in una visione che profetizza con apprezzabile audacia la Tiburtina ora, o meglio all'ora di punta di un qualsiasi giorno settimanale.
Nel regno oscuro
Bompiani, Pag. 330 Euro 10,50E'la storia di un viaggio. Un viaggio dantesco all'interno dell'inferno personale del portagonista e all'interno dell'inferno storico del secolo appena passato. Ma è anche un viaggio freudiano nell'inconscio di un uomo che nella perdita del padre e del fratello ha subito anche la perdita di sè stesso e del senso profondo della propria vita.
Il protagonista vaga nelle tenebre più fitte con una guida d'eccezione, il proprio psicanalista che come in una sorta di eziologia della scienza psicanalitica è il dottor Freud in persona.
Una voce nel disastro
Meltemi, Pag. 190 Euro 18,00Domanda: se doveste indicare tra gli innumerevoli scienziati dei film di fantascienza il vostro preferito, a chi andrebbe la scelta? Personalmente suggerirei il protagonista de Il pianeta proibito, che aveva trovato un ottimo sistema per allontanare gli scocciatori: una sorta di estensione del proprio subconscio che materializzandosi in un mostro teneva distanti quelli che interferivano con la sua vita privata. Pensate che bello: la domenica mattina, alle otto, suonano al vostro citofono i testimoni di Geova e voi, senza battere ciglio, concentrandovi, scaricate loro addosso una forza dirompente che li divora e ne fa carne macinata. Che soddisfazione!
Con l'insistenza di un richiamo
Lupo editore, Pag. 109 Euro 10,00Cerchiamo di ragionare. Cosa dice l'autore sulla quarta di copertina? Cosa pretendevate? Che scrivessi di cuori mocciolosi nel tempo degli orrori?
Ora la domanda che si pone è: ma cuori mocciolosi è un riferimento a Moccia o al moccio, inteso anche come prodotto dell'anima e della malinconia, perché no, che come i nasi dei bambini degli anni sessanta e in parte settanta, era manufatto consistente e limaccioso?
Propendiamo per la prima ipotesi, perché a pag. 31, nel racconto che dà il titolo alla raccolta
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