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Il Paradiso degli Orchi
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Recensioni

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Laura Pugno

Quando verrai

Minimum fax, Pag. 123 Euro 12.00

Lo slogan promozionale del film Fargo dei fratelli Cohen era: Molte cose possono capitare nel bel mezzo del nulla.
Slogan che, diciamocelo francamente, potrebbe essere adattato (e adottato) per gran parte delle situazioni dei nostri giorni.
Perché accomodarlo al libro della Pugno (della quale, lo confesso, non conosco le sue precedenti uscite)? Perché la storia che racconta la scrittrice romana parte in sordina, in sordina prosegue per animarsi solo alla fine.

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Vespina Fortuna

Il principe di Udjania

Edizioni l'Oleandro Arga, Pag. 159 Euro 16,00

Gli abitanti di Bellozio sono talmente pigri che non si sforzano nemmeno di dare un nome ai propri figli, ma semplicemente li chiamano per "numero", un numero che corrisponde all'età. Octavius, il piccolo principe di quel paese, un bel giorno decide di fuggire dalla noiosa vita di corte e si rifugia nella casa del mago Telorius, figura immancabile in ogni favola fantasy; gli dirà di chiamarsi semplicemente Sette, perché ha sette anni. Solo l'anno successivo, quando si sarebbe dovuto chiamare Otto, si deciderà per un nome più definitivo:

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Jaume Cabré

Signoria

laNuovafrontiera, Pag. 347 Euro 17.50

Come dico sempre: bisogna stare attenti alle date. Come in questo caso.
Voi che leggete il Paradiso sapete la stima e la venerazione che ho per Cabré, l'autore spagnolo di Le voci del fiume, romanzo che mi sono sgolato a definire uno dei più importanti di questo primo decennio del nuovo millennio.
LaNuovafrontiera insiste sull'uomo e ci propone Signoria.

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Robert Louis Steveson

Racconti irriverenti

Mobydick, Pag. 62 Euro 9,00

Nel titolo della raccolta da lui curata Marcello Benfante esprime la sua tesi: che questi racconti di Stevenson (due soli, ma fulminanti) siano stati volutamente "dimenticati" perché troppo dissacranti e sovversivi rispetto al dogmatismo dell'epoca. Tutto sommato, a conti fatti, sono sovversivi anche adesso. Sì, perché l'antropocentrismo non è affatto tramontato, e la stupidità dell'antropocentrismo (e di tutti i centrismi etnici religiosi politici e via dicendo) è proprio il nocciolo di questi gustosi apologhi.

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Jean Cocteau

La spaccata

Castelvecchi, Pag. 141 Euro 16,50

Vorrei chiedere a Francesco Bergamasco, il traduttore della presente edizione del libro di Cocteau, per la prima volta apparsa in Italia, se è direttamente lui il responsabile del titolo italiano, perché, a conti fatti, La spaccata con l'originale Le grand écart non c'entra veramente un tubo.
Perché se traduciamo l'intestazione con, chessò, 'il grande distacco' o, tralasciando l'aggettivazione, 'la rottura' diamo comunque un senso alla storia dello scrittore francese che tratta appunto di una storia d'amore e della successiva 'frattura' tra i protagonisti.

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Gianni Biondillo

Nel nome del padre

Guanda, Pag 193 Euro 14,50

D'accordo, il tema merita. I padri separati penalizzati da una legislazione sbilanciata in modo smaccato in favore delle donne, o meglio, dei genitori affidatari, che sono quasi sempre le donne. Una scelta esistenziale, la separazione fa due coniugi con prole, o un destino inevitabile, quello che si vuole, che s'incancrenisce in un impasto malato di ragioni economiche, ricatti emotivi, agonie affettive e tracolli sociali: il merito di averne trattato, all'autore glielo riconosciamo.

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Alafair Burke

La città del terrore

Newton Compton, Pag. 324 Euro 14,90

Il cadavere di una ragazza, Chelsea Hart, viene fatto ritrovare di mattina presto all'agente Hallie Hatcher e a suo fratello mentre fanno jogging fra i percorsi di Central Park. La ragazza è sfigurata, i capelli strappati, strangolata. Hatcher e l'intera polizia di Manhattan si gettano a capofitto nelle indagini e in breve tempo arrivano ad arrestare il presunto colpevole: un ragazzo di buona famiglia, uno yuppie di Wall Street che frequenta il Meatpacking, il quartiere dei locali newyorkesi più di tendenza.

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Massimo Carlotto

L'amore del bandito

e/o, Pag. 191 Euro 15,00

Ogni volta che mi trovo di fronte un prodotto a firma Carlotto (e mica scrive solo romanzi!) mi chiedo dove trovi lo scrittore padovano il tempo per fare tutte le cose.
'Partorisse' solo noir, beh, ci starei pure: invece te lo ritrovi a programmare e a pubblicare in condominio (Perdas de fogu), sceneggia per il cinema (Il fuggiasco, Arrivederci amore, ciao), ha fatto teatro (Polvere, Più di mille giovedi...) edita Cristiani di Allah che era pure un progetto musicale.

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Jonathan Carroll

La voce delle nostre ombre

Fazi, Pag.220 Euro 16,00

Il fratello di Joey è un ragazzo molto cattivo. Si chiama Ross, gliene combina di tutti i colori, lo umilia, lo sfrutta e quando entra a far parte di una gang di adolescenti di strada è ancora peggio. Tanto che a volte con Joey sono più buoni gli amici teppisti che Ross. Un giorno, mentre vanno a sparare con un fucile sui binari della stazione di un paesino della campagna newyorkese, la solita provincia americana sempre più protagonista della letteratura mondiale, accade un incidente, Ross muore e tutta la famiglia ne rimane sconvolta. Per sempre. La madre impazzisce

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Peter Robinson

Black Dog

Superpocket, Pag. 504 Euro 5,90

Nefandezze. Ad un livello simile credo non si sia mai arrivati. Prendiamo questo nuovo noir dello scrittore inglese Peter Robinson – bel mestierante, ma che ogni tanto se ne va per la tangente e ne fa di cotte e di crude – ambientato ai nostri giorni e durante i mitici e favolosi anni sessanta.
Titolo (avete modo di verificare): Black Dog. Che un cretinetti qualsiasi penserebbe essere originale dal momento che è in lingua inglese. Macché.

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