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Il Paradiso degli Orchi
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Recensioni

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Guido Zingari

Ontologia del rifiuto

Le Nubi, Pag. 135 Euro 14,00

...attonito specchio di me...
Vittorio SERENI

Chi ricorda le riprese cinematografiche del festival di Woodstock, rammenterà i giovani tuffarsi nella mota che affliggeva l'intera spianata dopo un fortunale. Eppure, quei ragazzi erano stati educati alla pulizia, all'igiene, anzi, alla sterilizzazione: e nel mar di palta, spesso nudi e crudi, scivolavano, riuscendone patinati di fanghiglia marroncina, fecale. Schizzati e, c'è da presumere, felici.

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Mauro Covacich

Trieste Sottosopra

Laterza, Pag. 121 Euro 9,00

Ogni volta che si visita una città ci vorrebbe un libriccino così. Non che le guide non servano, con le loro informazioni indispensabili, ma non rendono l'anima del luogo. Per questo mi piace, incontrando una città nuova, aggirarmi in qualche libreria ben fornita fiutando l'aria, in cerca di qualcosa che aiuti a vedere la città da dentro, a percepire gli umori di chi ci abita, a capire quali ricordi la città può aver regalato a un'infanzia. Tanto più è vero per Trieste, che come dice Covacich è una città piena di contraddizioni. Asburgica e irredentista, carsica e marinara, mitteleuropea e mediterranea, individualista e cosmopolita, severa e godereccia.

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John Banville

Dove è sempre notte

Guanda, Pag. 363 Euro 16,50

Questo è un bel romanzo. E la bellezza è una dote di questi tempi preziosissima, nonché rara. Bello di un'oscurità claustrofobica (non date retta agli strilli di copertina che lo qualificano "noir". Tanto ormai in questo mercato impazzito tutto è noir, persino la lista della spesa), di una nettezza sociologica e politica da far invidia alla saggistica più arguta. Bello perché lineare e denso, duro e affilato come un coltello.

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Marco Minicangeli

Conti in sospeso

Giulio Perrone Editore, Pag. 190 Euro 12,00

E il naufragar m'è dolce in questo noir, direbbe il recensore, appassionato di noir, di fronte all'ennesimo noir (la tripla menzione è voluta, su!).
E io invece sorvolo, guarda un po'. Per un'innata propensione alla diversificazione e poi perché il terreno è ormai tanto battuto che si rischia non l'omologazione, ma la vera e propria rottura di palle.
Sorvolo per due motivi che ritengo, al di là dell'essenza nera del romanzo in questione, ancor più salienti.

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Francesco Gnerre, Gian Pietro Leonardi

Noi e gli altri

Il dito e la luna, Pag. 234 Euro 15,00

Ripeness is all. E' motto - credo shakespeariano - che mi piace ripetere, sicché ognor mi si ripete si viva noialtri nella contrada dell'eterna giovinezza: o, al massimo, che da questa s'acceda a un'ultima stagione ch'è probabile sia mitigata, come l'inverno meteo, dal surriscaldamento. E' il ciclo vitale dell'uva puttanella, che passa da acerba a marcia.
Maturità vo cercando, dunque;

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Dale Furutani

Agguato all'incrocio

Marcos y Marcos, Pag. 271 Euro 14,50

Una leonina professoressa di italiano all'Università la Sapienza di Roma, durante la presentazione di un noir presso un wine-book-bar con sushi all'occorrenza, sbranava gli astanti con mandibole chirurgiche perché si era avuto il coraggio di definire il novello writer astante come novello Chandler.
A ragione. Ma a ragionar spesso s'inciampa. Aggiungeva poi: come se , parlando di un giovane esordiente si citasse Bontempelli. Hai detto cazzi!

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Carla Ammannati

Relazione sul nascere

ExCogita, Pag. 213 Euro 14,50

ov'è voce, è corpo
Leonardo

"Caricare quella stufa di legna mi faceva odorare la vita buona della mia infanzia, che diamine, non altro. Chi avrebbe potuto dirlo che avrei odorato invece quella schifezza, come si chiama... il monossido di carbonio?" (p. 169) Talvolta un'immagine racchiude - d'un testo intero - la chiave. L'Autrice propone, nel Suo lavoro, una continua dialettica fra venire al mondo, e la sua difficoltà, e le circostanze della morte, del sacrificio, della mortalità in atto di vita (dello scialo della droga, ed esempio).

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Cravan Vaché Rigaut

Tre suicidi Dada?

Le nubi, Pag. 93 Euro 12,00

Cravan, Vaché e Rigaut sono tre personalità accomunate dall'anticonformismo, dal nichilismo, dal gusto dello sberleffo e dell'assurdo. Tre vite interrotte da una scomparsa precoce e sottratta, anch'essa, ad ogni regola. Cravan sparì letteralmente nel 1918, a trentun'anni, dopo essersi imbarcato su un veliero nel Golfo del Messico. Vaché, sopravvissuto alla trincea della Grande Guerra, morì fumando oppio nel 1919, all'età di ventitré anni. Nel 1929 Rigaut, trentenne, si sparò un colpo al cuore.

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Andrea Vitali

Il segreto di Ortelia

Garzanti, Pag. 159 Euro 15,00

Non è passato molto tempo dalla segnalazione del suo precedente romanzo, Olive comprese. Evidentemente la formula funziona e l'autore, un po' come avviene per i successi improvvisi e nazional-popolari, ha voluto consegnarci, dopo un breve intervallo, un'altra avventura del suo strano e strampalato teatrino provinciale.
Credo che la sua narrativa funzioni come nel caso di Camilleri: i due non hanno molto in comune.

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Antonio Veneziani

Cronista della solitudine

Hacca, Pag.103 Euro 10,00

Scriveva T.S.Eliot a proposito de La foresta della notte di Djuna Barnes: ...E non intendo dire che lo stile di Miss Barnes sia «prosa poetica»; intendo però dire che la maggior parte dei romanzi contemporanei non sono veramente «scritti». Essi traggono quel tanto di realtà che possiedono da una riproduzione attenta dei rumori prodotti comunemente dagli esseri umani per le loro semplici esigenze quotidiane di comunicazione; e quanto in essi non è costituito da questi rumori, consta di una prosa non più viva di quella di un decoroso giornalista o di un buon funzionario governativo. Una prosa che sia interamente viva esige da chi la legge qualcosa che il comune lettore di romanzi non è disposto a dare.

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