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Il Paradiso degli Orchi
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Recensioni

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Antonio Veneziani

Cronista della solitudine

Hacca, Pag.103 Euro 10,00

Scriveva T.S.Eliot a proposito de La foresta della notte di Djuna Barnes: ...E non intendo dire che lo stile di Miss Barnes sia «prosa poetica»; intendo però dire che la maggior parte dei romanzi contemporanei non sono veramente «scritti». Essi traggono quel tanto di realtà che possiedono da una riproduzione attenta dei rumori prodotti comunemente dagli esseri umani per le loro semplici esigenze quotidiane di comunicazione; e quanto in essi non è costituito da questi rumori, consta di una prosa non più viva di quella di un decoroso giornalista o di un buon funzionario governativo. Una prosa che sia interamente viva esige da chi la legge qualcosa che il comune lettore di romanzi non è disposto a dare.

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Eva Cantarella

L'amore è un dio

Feltrinelli, Pag.175 Euro 13,00

In siffatte operazioni il più gran pregio coincide esattamente con il più grande difetto, ed è per ciò che esse producono in me ammirazione e disgusto in ugual misura. La Cantarella, per chi non lo sapesse, è docente di Diritto greco antico, e il sottotitolo del libro, ultimo di una nutrita serie, è "il sesso e la polis". Dunque opera squisitamente divulgativa. Vi si parla di miti, e della concezione dell'amore nella Grecia antica. Va da sé che argomento centrale è la mentalità greca riguardante i rapporti fra i sessi e, inevitabilmente, la condizione della donna.

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Marco Vichi

Il Commissario Bordelli

Super Pocket, Pag. 205 Euro 5,50

Scriveva nel 1944 Raymond Chandler: C'è un romanzo di Dorothy Sayers in cui un tale, una notte, mentre se ne sta solo in casa sua, viene soppresso per mezzo d'un peso sganciato da un meccanismo il cui funzionamento è provocato dall'abitudine della vittima d'accendere la radio sempre ad una certa ora, di porsi davanti all'apparecchio sempre in una certa posizione e di chinarsi giusto sino ad un certo punto. Basterebbero un paio di centimetri di scarto, da una parte o dall'altra, e i lettori non avrebbero pane per i loro denti. Questo volgarmente si dice avere il Padreterno dalla propria parte; e a un assassino che avesse bisogno di tanto aiuto dalla Provvidenza, io consiglierei di cambiar mestiere. (La semplice arte del delitto – Gialli Garzanti – 1973).

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Roberto Bolaño, Antoni García Porta

Consigli di un discepolo di Jim Morrison a un fanatico di Joyce

Sellerio, Pag. 187 Euro 12,00

Quante idee non condividevo! E, però: quante idee!
Carlo BO

A esser franchi, m'aspettavo di più da questo sia pure sciolto romanzetto, gagliardamente voltato in italiano da Angelo Morino (del quale abbiamo avuto l'onore). Ma forse sono io, ignorante sia di Morrison che di Joyce, ad averlo scorso piattamente, senza troppo cogliere eventuali inserzioni, riferimenti, riflessi che pure la storia deve avere. García Porta, rifacendone la storia in postfazione, rammenta un ordine di marcia del co-autore Bolaño:

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Gerald Locklin

Charles Bukowski a botta sicura

Leconte, Pag.175 Euro 10,00

Personalmente non ho mai amato Charles Bukowski. E non chiedetemi il perché, non saprei dirlo con esattezza. Credo sia per una questione di "affinità elettive". Ma è una lettura quella dello scrittore americano che risale a molti anni fa, quando ero tentato giovanilisticamente dal fascino della letteratura d'oltreoceano. Ma se Hemingway, Steinbeck, Miller e parte della cultura della beat generation hanno comunque esercitato un richiamo, nulla degli scritti dell'autore di Storie di ordinaria follia mi ha in effetti stregato.

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Silvana D'Angelo, Antonio Marinoni

Velluto

Topipittori, S.i. Euro16.00

Famiglie, vi odio
André GIDE

Negli ultimi vent'anni - direi - la qualità dei libri destinati ai bambini e ai ragazzi è andata in generale aumentando. S'è confermata - direi anche - la tendenza all'articolazione e all'approfondimento di temi e stili (sia grafici che narrativi), iniziata in sordina dalla fine Cinquanta/inizio Sessanta, ed esplosa nei Settanta. Senza rifare la storia della letteratura d'infanzia e d'adolescenza, (rimando perciò ai testi di Antonio Faeti e Roberto Denti)

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Simone Sarasso

Confine di Stato

Marsilio, Pag. 414 Euro 18,00

All'uscita, circa trent'anni fa ormai, del film Superman, quello con lo sfortunato Christopher Reeve, un famoso critico cinematografico, Callisto Cosulich, sulle colonne del Paese Sera, ebbe a confessare il suo imbarazzo e la sua impotenza a valutare la pellicola chiedendo aiuto alla sociologia, e per vie traverse, alla psicanalisi.
Non sto qui a riportare i perché della posizione del giornalista, mi basta dire che allora fui parzialmente d'accordo, credendo comunque che qualcosa tra il brusco e il lusco si potesse dire sull'avventura del super-eroe.

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Luciano Scateni, Ermete Ferrari

Scugnizzi

Intra Moenia, Pag. 111 Euro 14,00

Questo libro (che si presenta in cofanetto, accompagnato da sedici cartoline di soggetti in accordo col titolo) offre tre morali (o forse quattro) al prezzo di una - senza però nemmeno in una riga venir afflitto da moralismo.
Prima di parlarne, tuttavia, vorrei ricordare due mie non recenti letture: una ripescata sul carrettino d'un bocchinìsta romano, l'altra nientemeno che trovata in una libreria de La Valletta - ragazzo diciottenne, feci un breve viaggio a Malta, suggestionato dalla lettura d'uno scritto di Peter Kolosimo "archeologo spaziale".

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Efraim Medina Reyes

Cinema Albero

Fusi orari, Pag.185 Euro 12.00

Tutta la nostra vita tende a trascorrere mentre noi siamo seduti su qualcosa. Sui nostri pensieri. Sui nostri amori. Sul dolore. A volte su noi stessi, inebetiti e basta.
Questo libro supera il tempo e lo spazio narrativo regalando ritratti di vissuto. Regalando la ricerca di sé attraverso il corpo, le esperienze, l'erotismo e l'autoerotismo.

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Roberto Carvelli

Perdersi a Roma

Edizioni Interculturali, Pag. 293 Euro 12,00

Libro pregevole, il quale offre un viaggio letterario in Roma, attraverso - più che i luoghi inusuali, che sono sbrigati in svelti ma succosi capitoli, e la messe di citazioni (pure in un loro rapporto con l'Urbe, e lo diremo) - una fitta e varia schiera d'Autori, romani di natali o d'adozione: secondo la ratio non facile "le città dicono le persone e le persone parlano per interposta città". (p. 11) Che succede, allora? Che, invece di avere il calepino di Carvelli, cioè il suo percorso nella Città - e pure c'è, organato come da vedersi -, al Lettore viene raccomandata una pletora di sguardi di scrittori

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