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Il Paradiso degli Orchi
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Recensioni

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Anna Tonelli

Politica e amore

Il Mulino, Pag.333 Euro 23,00

Titolo, come avrebbe detto Lucentini, della serie "il coso e la cosa". E càpita che si buschi il levante per il ponente. Ero convinta che il libro di Tonelli, acquistato su catalogo, avesse un taglio più "filosofico": che analizzasse cioè - come avviene per altre materie nei robusti saggi di Remo Bodei - il rapporto tra le costruzioni ideologiche e quelle affettive, in un confronto epistemologico tra la materia discorsiva delle une e delle altre (...)

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Daniele Garbuglia

Home

Casagrande, Pag.140 Euro 12,80

Blob questa estate ha fatto un esperimento: ha trasmesso a puntate, per 5 minuti al giorno, un intero film. Era il "famigerato" Mulholland drive di David Lynch. Chiamando la rubrica "lynchipit" e facendola precedere dalle rapide immagini del crollo delle torri gemelle.
Vi chiederete: che c'entra col libro di Garbuglia?
C'entra: Home potrebbe essere un "tentativo lynchiano" di scrivere una storia sospesa. Oddio, manca in questa l'ambiguità di fondo, quel senso orrorifico dell'attesa e del misfatto che il regista americano semina abbondantemente (...)

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Massimo Carlotto

La terra della mia anima

Edizioni E/O, Pag.153 Euro 15,00

Sere fa ho assistito in tv all'intervista che Fabio Fazio ha fatto a Pietro Ingrao. L'ex presidente della camera, alla fine di essa, in un impeto quasi giovanilistico e salutando un amco in sala, si è lasciato andare al pugno chiuso. I latini avrebbero detto superflua non nocent (del significato di superflua, come ci insegnavano a scuola di non tradurre mai le parole latine col significato di quelle italiane, varrebbe indicare le cose in più). Noi potremmo dire: ma viva la faccia.
Si era disquisito in precedenza di essere comunisti, ora, nel 2006, e del suo significato (...)

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Fabio Nardini

La povera (neo)lingua italiana

Malatempora, Pag. 118 Euro 7,00

Ci sono dei libri che hanno la caratteristica d'essere semplici e profondi - la cima tra essi è Lettera a una professoressa. Qualità che si risolve in due atteggiamenti verso di loro: di chi ha letto tutti i libri che c'è al mondo, dunque sbadiglia sospirando "scoperta dell'acqua calda!". E, simmetrico ed opposto, nell'indurre nei sempliciotti come me e in genere in chi li legge l'impressione di aver sempre saputo quel che ha appreso dalle pagine chiuse da poco, e saputo che era fondamentale: eppure di non averlo mai visto chiaramente, d'averlo rinchiuso in un limbo d'inespressività. D'esser stati quindi, nei suoi rispetti, infanti, dato che l'etimo di questo termine altro non vuol dire se non "colui che non parla" (...)

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Bianca Stancanelli

Quindici innocenti terroristi

Marsilio tempi, Pag.205 Euro 12,00

In Italia le inchieste politiche hanno poca fortuna perché non le si fanno. Il paese manca di tradizione anche se un giornalismo coraggioso e attento esiste (mi vengono in mente la battaglia della Cederna contro il presidente Leone e "gli audaci"di Report su Rai3, davvero una sorta di giardino incantato).
L'11 settembre ha scatenato un'orda selvaggia di avventurieri dell'informazione e dello scoop che a volte imbarazza (anche se la verità sull'accaduto è ben lungi dall'essere evidente), ma ha anche moltiplicato tentazioni chiarificatrici e di giustizia (...)

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Pier Maria Bocchi

Mondo Queer

Lindau, Pag.214 Euro 19,00

Capisco che non si poteva usare un titolo come La concezione materialistica del cinema culo. Però, 'sto Mondo queer! Pare un film di Jacopetti!
Vabbe': "queer" vale "strano, contorto", dunque "finocchio, frocio". E potrei esordire elencando quel che di Bocchi non m'è grato. Id est : vi si riporta, d'un regista canadese (Bruce LaBruce): "I festival gay dovrebbero concentrarsi di più sul cinema, e meno sulla questione gay". (p. 189) Ma allora, a che servono i festival gay? Ovvero: se esiste una "specificità" (e relativa questione) gay, perché non festivalizzarla e discuterne? E se non esiste, perché fare film gay? Per il mero gusto di rompere gli (fe)stivali? (...)

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Alessandra Lavagnino

Un inverno 1943-1944

Sellerio editore, Pag. 128 Euro 9,00

Scriveva Claudio Pavone ne Una guerra civile: Eventi grandi ed eccezionali rendono problematico quel che di solito appare ovvio e fanno nascere a un tempo la spinta alle scelte e ai giudizi netti e l'amore per le sfumature che sole permettono di comprendere gli altri quando insieme a noi oscillano. Chi nei suoi anni giovanili è stato avvolto da uno di questi grandi eventi stenta a trasmettere tutta la ricchezza alle nuove generazioni e se cerca di farlo con una ricerca storica, nella selezione delle fonti si insinua la silenziosa selezione compiuta in tanti anni dalla memoria. In questo senso la mia ricerca è stata anche di natura autobiografica (...)

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Emanuele Bevilacqua

La biblioteca di Fort Knox

Cooper, Pag.73 Euro 9,00

My gosh! Waw! Jeez! Finalmente il libro perfetto per il recensore. Nel senso, che dà poca fatica: è impossibile da recensire. Mi spiego (ma non mi "sspezzo"): il testo è breve, denso, e riassumerlo significherebbe renderlo quasi per intero - ovvero ammazzarlo, siccome il mio Paziente Lettore si direbbe unquanco: "Tanto vale leggermi la (questa) rubrica, sta tutto lì!" Peggior servizio all'Autore non si potrebbe fare, e la recensione, com'è ovvio, è anche in larga parte scritto servile.
Par contre, commentare delle pagine come queste(...)

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Glenway Wescott

Il falco pellegrino

Adelphi, Pag. 98 Euro 7,00

- Oh, salve, è la casa di Miss Henry? Sono Cullen – disse; e si volse per aiutare la moglie a scendere dalla macchina: operazione delicata, perché ella reggeva sul polso un grande falcone adulto incappucciato.
Probabilmente una delle epifanie più straordinarie della letteratura del novecento. Chi non conosce Wescott dovrebbe rimediare (questa è una ristampa e se proprio non potete farne a meno vi consiglio anche Appartamento ad Atene, sempre Adelphi) immediatamente (...)

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Attilio Brilli

Il viaggio in Italia

il Mulino, Pag. 473 Euro 25,00

Ci si può stare. Dico, pensando al numero delle pagine e a certi libretti smilzi e malaticci venduti al prezzo della casa del Nespolo, non è tanto costoso, po' poi. Oltretutto, è lavoro che resterà, e vivace e istruttivo, che scorre pagina dopo pagina, e fa subito prigionieri dell'erudita trama che bellamente ricostruisce una pratica viva sino a ieri nelle classi ricche e colte oltramontane: il Grand Tour, il viaggio d'istruzione e diletto nei paesi-reliquia della civiltà occidentale, massime in Italia, giardino e conservatorìa d'Europa.

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