Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina

Il Paradiso degli Orchi
Home » Recensioni

Pagina dei contenuti


Recensioni

immagine
Cyril Hare

Un delitto inglese

Sellerio, Pag. 232 Euro 14,00

Mettiamola così. Ci sono libri che non si dimenticano e ce ne sono altri che sono dimenticabili, ma che, per uno strano scherzo del destino, ricicciano, come le lumache dopo un temporale e riescono a suscitare anche l’interesse di case editrici valide ed oneste.

immagine
David Manzoni

I provinciali

Edizioni Ensemble, Pag. 146 Euro 12,00

Ogni provincia ha i suoi misteri. Sono spesso misteri piccoli, innocui, che però vengono amplificati dall’eco che vibra nel tessuto pigro di una vita resa monotona da radicate abitudini. La lentezza ripetitiva della vita quotidiana, scalfita ma non troppo dalle novità che giungono da fuori, fa sì che il mistero, in provincia, sia necessario. Così come è necessaria una costellazione di ruoli tipici che ne garantiscano la struttura sociale.

immagine
AA.VV.

Davanti allo specchio

RiLL – Riflessi di Luce Lunare, Pag. 208 Euro 10,00

Puntuale ormai, come tutti gli anni, il collettivo che si riunisce intorno al Premio RiLL, dà alle stampe una bella antologia nella quale potrete trovare “tanta roba”. Il titolo della raccolta 2017 è Davanti allo specchio.

immagine
Alessio Gareri

Il suono del tempo (How do you feel)

Altromondo editore, Pag. 317 Euro 18,00

Ecco un altro testo sulla musica. Ancora? Dirà qualcuno in procinto di bestemmiare. Beh, si sa, questi sono anni delle abbuffate, dei talent e dell’incoerenza. Riccardo Bertoncelli, già molti anni fa, confessò che non ascoltava più tutta la musica che usciva, ma solo quella che più gli aggradava. E fu una testimonianza lucida e consapevole e anche un tantino sconsolante. È vero, tutti hanno e sentono il bisogno di esprimersi, ma è anche troppa ed inutile l’offerta che ci viene proposta.

immagine
Piero Schiavo Campo

Il sigillo del serpente piumato

Urania Mondadori 1648, Pag. 252 Euro 6,50

Confesso che ho faticato un po’ per entrare in questo romanzo, vincitore dell’ultima edizione del Premio Urania, e un paio di volte sono stata sul punto di abbandonarlo. Non perché fosse lento, ma esattamente per il motivo opposto. Andava avanti a raccontare una serie di fatti senza soffermarsi per far assaporare una scena o un dialogo. E mi pareva di leggere una fiaba, al punto di domandarmi perché mai, esistendo un corposo bagaglio di fiabe tradizionali, ci fosse bisogno di inventarne un’altra. Di fatto se si prende in considerazione la prima parte, che si svolge in un pianeta abitato da giganti, gli elementi fiabeschi classici sono evidenti.

immagine
Valeria Luiselli

Dimmi come va a finire

La Nuova Frontiera, Pag. 96 Euro 13,00

Iniziamo da una citazione, che a nostro avviso riassume bene il contenuto di Dimmi come va a finire. Partire è un po’ morire / Arrivare non è mai arrivare, dice Valeria Luiselli che è di Città del Messico e che mette subito i piedi nel piatto. Certo che questa frase somiglia terribilmente a quanto dice un napoletanissimo Lello Arena in Ricomincio da tre, Chi parte sa da che cosa fugge, ma non sa che cosa cerca. Eravamo nel 1981 e nel capolavoro del compianto Massimo Troisi si parlava di immigrazione, come di immigrazione parla questo libro. O meglio di un certo tipo di immigrazione, quella dei minori che dai paesi dell’America Latina tentano il salto negli Stati Uniti per ricongiungersi con i genitori.

immagine
Simona Manganaro

Diario di bordo

Augh! Edizioni, Pag. 132 Euro 12,00

Comincia bene, questo romanzo incentrato sulla storia della dodicenne Anna impegnata nell’impresa di uscire da un’infanzia difficile. Comincia bene ma non mantiene le promesse. Non mi si fraintenda, la vita di Anna comincia male ma continua bene. È il romanzo che comincia bene ma, appena le cose per la bambina vanno bene, inizia ad andare male. Sembra un rompicapo ma è facile da spiegare. All’inizio con stile asciutto e con la semplicità della piccola che si racconta in prima persona, l’autrice tratteggia in modo essenziale la situazione di Anna, ragazzina che cresce senza padre e con una madre troppo giovane, immatura e tossicodipendente, che le elargisce affetto a modo suo.

immagine
Clelia Farris

Necrospirante

Delos Digital, Pag. 228 Euro 15,00

Riguardo a questo romanzo vorrei coniare il termine “distopia magica” per il suo modo di descrivere l’ambiente. Si tratta di un mondo post moderno parzialmente desertificato, invaso dalla sabbia, abitato da popolazioni umane culturalmente impoverite e attaccate a valori imposti dalle nuove necessità di vita, ma anche piene di stupore per fenomeni e reperti ereditati dalle civiltà precedenti. I cercatori che si muovono con gli sci sulla sabbia per recuperare tesori sepolti ricordano un po’ gli stalker dei fratelli Strugatsky, in bilico fra la cinica avidità e il senso del meraviglioso.

immagine
Antonio Manzini

Pulvis et umbra

Sellerio, Pag. 416 Euro 15,00

Qualcuno si chiederà: come mai l’autore, cioè Antonio Manzini, ha avuto la prosopopea di chiarire ai lettori nazionali che questo suo romanzo, Pulvis et umbra, è in assoluto il suo migliore?

immagine
Elena Di Fazio

Ucronia

Delos Digital, Pag. 268 Euro 15,80

Forse dovrei essere più distaccata, far finta di niente, esibire neutralità o almeno compostezza. Invece non riesco a nascondere l’entusiasmo vedendo il panorama della fantascienza italiana fiorire di tante valide presenze femminili. È la volta di Elena Di Fazio, vincitrice con Ucronia del Premio Odissea 2017. La prima cosa che salta agli occhi è l’audacia, oserei dire la genialità, con cui viene trattano il tema delle distorsioni temporali.

CERCA

NEWS

RECENSIONI

ATTUALITA'

CINEMA E MUSICA

RACCONTI

SEGUICI SU

facebookyoutube