Recensioni
Controbuio
Mobydick, Pag. 97 Euro 10,00Niente più che un divertissement,sia pure condotto con il garbo di un linguaggio raffinato, di una prosa che si sottrae al tempo nella sua classicità. Si compone di due racconti. Il primo, 'Salutarsi è un po' stancante', è il più originale e in certo modo provocatorio. Una professoressa di filosofia, seguendo il filo dei suoi ragionamenti, arriva a concludere che l'abitudine di rivolgersi formule di saluto sia inutile, stupida, e in fin dei conti decisamente da abolire.
Destino coatto
Einaudi, Pag. 130 Euro 10,50Non capisco.
Che vuol dire confrontarsi con?
Vuol dire prendere atto dell'esistenza di un qualcosa e poi rimuginarci.
Sono anni ormai che mi dico che prima o poi dovrò leggere L'arte della gioia della Goliarda Sapienza.
Perché mai, potrebbe chiedersi qualcuno.
Fer-De-Lance
Beat, Pag. 286 Euro 9,00Encomiabile da parte di Beat edizioni ripubblicare le inchieste di Nero Wolfe. E più che stimolante l'introduzione che Goffredo Fofi fa al volume. Dove con un pizzico di arguzia sottolinea la novità del personaggio ciccioso di Rex Stout. Quella cioè di rappresentare una sorta di trait d'union tra la golden age del giallo e la scossa elettrica dell'avvento dell'hard-boiled.
Personalmente vedo poco, molto poco, di quest'ultimo e invece una messa appunto dell'arte dell'investigazione che aveva avuto come maestri di riferimento e 'materialità' il Dupin di Poe, l'Holmes di Conan Doyle e le cellule grigie di poiriana memoria.
Luigi Tenco. Una voce fuoricampo
Becco Giallo, Pag. 149 Euro 15,00Se si vuole raccontar Tenco, si deve necessariamente parlare del suo omicidio. Credo siano ormai rimasti in pochi a credere alla storiella del suicidio, nonostante una nuova perizia sul cadavere del 2006 (dopo quarant'anni ritrovato quasi intatto, se fosse successo ad un sacerdote o a qualche squinzia in odor di santità ora avremmo un altro miracolo inspiegabile) abbia decretato la piena attendibilità dell'atto autolesionista.
Sangue in sala da pranzo
Sellerio, Pag. 112 Euro 10,00Questa una è recensione. Capito dovete.
Perché se fosse scritto, se scritto fosse, un semplice scritto, non conterrebbe valutazione, cioè valutazione. Ma siccome è una recensione, è proprio una recensione, è necessario capirla. Perché i bambini, i bambini sì, non la capirebbero: abituati come sono a mettere soggetto, verbo e complemento oggetto, dunque soggetto, verbo e complemento oggetto, non capirebbero la sequenza delle parole, a meno che non siano dislessici.
Cos'è la dislessia?
Un amico di Kafka
Longanesi, Pag 334 Euro 22,00Disse in una nota intervista a Enzo Biagi lo scrittore ebreo polacco Isaac B. Singer (1904 -1991), premio Nobel per la letteratura a lungo poi vissuto in America, narratore imprescindibile del mondo ebraico, che non si sceglie ciò che siamo, ché per esempio è difficile estraniarsi dalla cultura religiosa di appartenenza, per quanto nello specifico egli non abbia poi seguito alla lettera l'insegnamento del padre rabbino, e abbia attraversato momenti di scetticismo. Salvo poi rubricarli come manifestazioni eccessive di una giovinezza agitata come tante.
La "Santissima Trinità". Mafia, Vaticano e Servizi Segreti all'assalto dell'Italia 1943-1947
Bompiani, Pag. 355 Euro 13,50Se invece di raccontar fregnacce i giornali segnalassero (non dico recensissero) libri come questo, il mondo potrebbe andar meglio, molto meglio.
Non sono un assiduo lettore delle pagine culturali dei quotidiani, ma non mi è apparsa granché attenzione al bel saggio dello storico Tranfaglia con la collaborazione di Giuseppe Casarrubea e Mario José Cereghino.
Brave persone
Ponte alle Grazie, Pag. 560 Euro 22,00Non del tutto facile oggi trovare scrittori che nella parola "politica" vedano l'orizzonte ineludibile di un tema che invece i più provano a chiudere in una dimensione molto circoscritta: quello della responsabilità individuale. Scrittori convinti che non si possa fare a meno di misurarsi con le condizioni politiche di fondo in cui ci si trova a vivere, a meno di non raccontarsi favole e ritenersi parti irrelate dalle pre-condizioni determinate dal potere politico – qualsiasi cosa significhi, anche che non ve sia più uno propriamente detto.
Hollywood Detective
Gargoyle books, Pag. 196 Euro 16,50Valentino lavora come archivista per la facoltà di cinema dell'Università della California di Los Angeles, anzi al Dipartimento del Restauro dei Film. Un giorno decide di comprarsi l'Oracle, un vecchio cinema abbandonato e decrepito che è miracolosamente scampato alla centro commercializzazione edilizia degli anni '80/'90. In realtà la sua intenzione è quella non solo di ristrutturarlo, ma di andarci a vivere (considerando la problematica abitativa, persino per i "giovani" trentenni di Los Angeles).
Perle
Quarup, Pag. 125 Euro 13,90M'ispira una recensione rapida, fulminea (speriamo accattivante): sfortunatamente per il lettore l'aggettivazione usata non si confà al libro.
Innanzi tutto Mia Couto è un uomo e non una donna: nome per intero Antonio Emilio Leite 'Mia' Couto.
E' mozambicano e quindi scrive in portoghese.
Povero il traduttore, Bruno Persico, a cui dà una mano Silvia Cavalieri, che ha capito l'antifona e ha suggellato la sua fatica con una post-fazione riteniamo essenziale.
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