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Il Paradiso degli Orchi
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RECENSIONI

Jo Nesbo

Nemesi

Piemme, Pag.492 Euro 6,50
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Evidentemente il problema è tutto mio: mi sono fatta un'idea della polizia (e in genere delle forze dell'ordine) sbagliata. Più insisto nel pensare che quelli che fanno i poliziotti non siano delle cime (in via indiretta lo diceva pure Pasolini nella sua famosa poesia sessantottina... ma a riguardo, se volete saperne di più, leggetevi la sinagoga del capo) e più mi imbatto in personaggi con un background indiscutibile. Ricordate Il commissario incantato di Maurizio Matrone dove avevamo incontrato un commissario che invece di prediligere Gigi D'Alessio era un fan accanito dei Bauhaus e del pezzo Bela Lugosi's dead? E ricordate pure Fohn di Luca Bortolazzi dove facevamo i conti con l'ispettore Chatrian, uomo brusco e sognatore, che c'aveva la puzzetta sotto il naso ed era un lettore attento di Schopenhauer e Wittgenstein?

Direte voi: italiani brava gente. Macché. Ci mancavano pure i norvegesi (è vero, ultimamente noi orchi non ci facciamo mancare nulla). Pare (si dice, si vocifera... ma posso confermare) che il commissario Harry Hole (fortunato personaggio di una serie che in Norvegia e in molti paesi europei va alla grande) citi spesso Aristotele e sia un appassionato dei Radiohead. Ora, si sospettava che il leader della band inglese Thom Yorke fosse uno col cervellino a posto e pure un po ' intellettualoide, ma che avesse estimatori che frequentassero allo stesso tempo la sua musica e i classici del pensiero di tutti i tempi, la dice lunga su molte cose.

Facciamocene una ragione, i tempi sono cambiati, Pasolini non c'è più, le sue provocazioni sono un ricordo e teniamoci dunque sti poliziotti un po' sapientini (per fortuna non sono antipatici) e le loro piccole-medie nevrosi.

Tra l'altro Harry Hole ha anche qualche altro problemino: soffre di problemi d'identità. Lui non lo ammette, ma dentro di sé si sente molto Harry Bosch (vi devo rinfrescare la memoria? E' un poliziotto di Los Angeles, creatura letteraria di Michael Connelly). Sarà per via dello stesso nome? Probabilmente no, come è molto probabile che davanti ad una 'accusa' ben dettagliata lui possa negare ed ammettere invece una linda e vergine considerazione di sé.

Su, dài,scherziamo. Jo Nesbo, creatore di Harry Hole, è davvero una delle firme noir più in voga del poliziesco nord-europeo, ma contrariamente a altri scrittori che abbiamo anche incontrato e che tutt'ora fanno la felicità dei fans del noir nordico, manca un po' di atmosfera e di quella chiotta inclinazione ad intrecciar trama tra meteorologia e vecchi sentimenti. Nesbo sembra davvero un americano 'standard', abile quanto si vuole (in questo romanzo gioca sporco, imbrigliando una matassa che alla fine è molto più semplice di quello che ci si potesse davvero aspettare), ma poco riconoscibile nonostante le differenze geografiche.

O sono io che, nonostante abbia già avvertito i segni di un'omologazione del mondo dei delitti, m'aspetto chissà che cosa e chissà quali 'setting' esotici e strani. Abbiate comunque considerazione dei miei sacrosanti dubbi.



di Eleonora del Poggio


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Jo Nesbo

La ragazza senza volto

Piemme, Pag. 524 Euro 6,50

Ahinoi, gli investigatori scandinavi sono arrivati anche nelle edicole e fra poco ce li venderanno a etti nelle macellerie o nei supermercati al posto della mozzarelle fosforescenti.
Si è sempre detto che l'Italia è un paese di poeti, santi, navigatori e commissari della Nazionale, ora della Scandinavia si può dire tranquillamente che è una penisola di biondi, di ubriachi e di commissari di polizia, al massimo investigatori privati.

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Jo Nesbo

Il leopardo

Stile libero Einaudi, Pag. 767 Euro 21,00

Certo, leggere un noir di più di settecento pagine mette un po' d'ansia, ma siamo in estate, le giornate sono più lunghe, c'è la possibilità di trascorrere le ore sotto l'ombrellone o sotto il sole col dolce rumore del mare... insomma, turbamento sì per la tonnellata di libro, ma tutto sommato c'è anche luogo e maniera per 'reggerlo'.
Su Nesbo, norvegese di Oslo e ormai, come tutti gli scandinavi che si trovano a scrivere di delitti, assurto a notorietà internazionale, ne abbiamo dette di tutti i colori.

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