INTERVISTE
Alessandro Canassa Vigliani
Come ti è venuta un'idea del genere?
In verità, come succede il più delle volte, stavo scrivendo tutt'altro, poi mi sono chiuso in camera e in quella serie di piccoli rituali come chiudere la porta, la persiana, spegnere la luce... è nata la "scenografia" di Virus.
Sei un fruitore di televisione, qual è il tuo rapporto col Virus, cioè la Tv?
Non ho mai amato la televisione e ancora oggi non ne sono granchè fruitore. Piuttosto per curiosità spesso ho seguito alcuni programmi alla loro "prima", così come è stato per il 'Grande Fratello'.
Il personaggio della carceriera, Vanira, sembra uscito da un fumetto... rimandi di qualcosa?
Vanira rimanda a una Vanira realmente esistita, l'unica Vanira che abbia conosciuto in vita mia in una torrida giornata torinese.
Per un attimo mi è anche venuto in mente 'Saw', il film, anche se non sono un appassionato del genere. Che mi dici del tuo rapporto col cinema?
Il cinema lo preferisco, anche se difficilmente trovo film che davvero mi prendono. In "Virus" è citato un film che per me rappresenta una delle pietre miliari della produzione italiana: La cena delle beffe diretto da Alessandro Blasetti con Osvaldo Valenti, Clara Calamai, Amedeo Nazzari e Luisa Ferida. Un punto di passaggio, questo film, del nudo nel cinema sonoro essendo stata la prima pellicola ad aver mostrato un seno.
E invece di letterario? Quali sono i tuoi autori preferiti o che ti hanno influenzato di più?
Penso che si debba leggere di tutto, quindi i miei riferimenti sono i più vari e disparati possibili. Passo da Dostojevskij a Garcia Marquez, da Goethe a Kristof, da Chandler a Palahniuk, da Chase a Bunker e così via.
Il prossimo romanzo sarà claustrofobioco come questo?
Non sarà ambientato in una stanza, avrà più respiro e sicuramente, rispetto a Virus sarà più facile da sviluppare.
L'Italia di oggi è malatissima a causa del 'Virus', ma tutti sembrano essere felici e contenti. Il nano governa con nani e ballerine e l'itagliano s'apparecchia davanti alla Tv. Gente come Morcellini all'università di Roma ha addirittura una cattedra per parlare di quanto sia stata bella ed educativa la tv italiana. Che si fa?
Molti pensano che Berlusconi sia personaggio inadeguato. Io la penso diversamente. Per gran parte degli italiani, per questo paese, Berlusconi è l'uomo più adeguato e figlio di questo tempo e della mediocrità. E poi, se è vero che la tivù è il "Virus", è pur sempre vero che un organismo virale ha sempre bisogno di un corpo che lo ospiti e che sia ben predisposto; questo corpo ha sempre e comunque un telecomando per spegnere la tivù e vivere.
Mi spieghi perché sul libro te la prendi con Malcolm McLaren?
Non me la prendo con Malcolm McLaren dico solo ciò che è un dato di fatto: i Sex pistols furono un'importante invenzione commerciale creata appunto da McLaren di ritorno da un viaggio negli Stati Uniti dove aveva scoperto i Ramones, i Vibrators e altri gruppi che andavano per la maggiore.
Internet? La nostra salvezza?
Internet rappresenta un grande problema per chi cerca di addormentare le persone, tant'è che a mio modo di vedere sono sempre più inquietanti i segnali da parte di chi vorrebbe limitare internet e quindi il libero scambio di informazioni che ne è nato. Poi, è ovvio, per ogni cosa vi sono sempre due o più chiavi di lettura così internet può essere terribilmente deleterio e "virale". La speranza, la nostra salvezza, è che i giovani possano svegliarsi ed essere loro stessi i VIRUS in grado di somministrare il siero del risveglio a una società addormentata.
In verità, come succede il più delle volte, stavo scrivendo tutt'altro, poi mi sono chiuso in camera e in quella serie di piccoli rituali come chiudere la porta, la persiana, spegnere la luce... è nata la "scenografia" di Virus.
Sei un fruitore di televisione, qual è il tuo rapporto col Virus, cioè la Tv?
Non ho mai amato la televisione e ancora oggi non ne sono granchè fruitore. Piuttosto per curiosità spesso ho seguito alcuni programmi alla loro "prima", così come è stato per il 'Grande Fratello'.
Il personaggio della carceriera, Vanira, sembra uscito da un fumetto... rimandi di qualcosa?
Vanira rimanda a una Vanira realmente esistita, l'unica Vanira che abbia conosciuto in vita mia in una torrida giornata torinese.
Per un attimo mi è anche venuto in mente 'Saw', il film, anche se non sono un appassionato del genere. Che mi dici del tuo rapporto col cinema?
Il cinema lo preferisco, anche se difficilmente trovo film che davvero mi prendono. In "Virus" è citato un film che per me rappresenta una delle pietre miliari della produzione italiana: La cena delle beffe diretto da Alessandro Blasetti con Osvaldo Valenti, Clara Calamai, Amedeo Nazzari e Luisa Ferida. Un punto di passaggio, questo film, del nudo nel cinema sonoro essendo stata la prima pellicola ad aver mostrato un seno.
E invece di letterario? Quali sono i tuoi autori preferiti o che ti hanno influenzato di più?
Penso che si debba leggere di tutto, quindi i miei riferimenti sono i più vari e disparati possibili. Passo da Dostojevskij a Garcia Marquez, da Goethe a Kristof, da Chandler a Palahniuk, da Chase a Bunker e così via.
Il prossimo romanzo sarà claustrofobioco come questo?
Non sarà ambientato in una stanza, avrà più respiro e sicuramente, rispetto a Virus sarà più facile da sviluppare.
L'Italia di oggi è malatissima a causa del 'Virus', ma tutti sembrano essere felici e contenti. Il nano governa con nani e ballerine e l'itagliano s'apparecchia davanti alla Tv. Gente come Morcellini all'università di Roma ha addirittura una cattedra per parlare di quanto sia stata bella ed educativa la tv italiana. Che si fa?
Molti pensano che Berlusconi sia personaggio inadeguato. Io la penso diversamente. Per gran parte degli italiani, per questo paese, Berlusconi è l'uomo più adeguato e figlio di questo tempo e della mediocrità. E poi, se è vero che la tivù è il "Virus", è pur sempre vero che un organismo virale ha sempre bisogno di un corpo che lo ospiti e che sia ben predisposto; questo corpo ha sempre e comunque un telecomando per spegnere la tivù e vivere.
Mi spieghi perché sul libro te la prendi con Malcolm McLaren?
Non me la prendo con Malcolm McLaren dico solo ciò che è un dato di fatto: i Sex pistols furono un'importante invenzione commerciale creata appunto da McLaren di ritorno da un viaggio negli Stati Uniti dove aveva scoperto i Ramones, i Vibrators e altri gruppi che andavano per la maggiore.
Internet? La nostra salvezza?
Internet rappresenta un grande problema per chi cerca di addormentare le persone, tant'è che a mio modo di vedere sono sempre più inquietanti i segnali da parte di chi vorrebbe limitare internet e quindi il libero scambio di informazioni che ne è nato. Poi, è ovvio, per ogni cosa vi sono sempre due o più chiavi di lettura così internet può essere terribilmente deleterio e "virale". La speranza, la nostra salvezza, è che i giovani possano svegliarsi ed essere loro stessi i VIRUS in grado di somministrare il siero del risveglio a una società addormentata.
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