CINEMA E MUSICA
Alfredo Ronci
Gallina vecchia e operosa fa buon brodo: 'Beyond the Sun' di Chris Isaak.
Certo dare del vecchio a quello che per almeno due decenni è stato un sex symbol testimonia quanto ormai siamo 'anziani' pure noi. Ma Chris Isaak crediamo non s'offenderà di questo, perché in realtà l'appunto serve a qualificarlo vieppiù, dato che sull'operosità nulla si ha da eccepire: pensiamo che dopo un lungo intervallo di sette anni, in poco meno di due ha partorito un disco di inediti (bello) Mr Lucky, un album dal vivo (rigorosamente da noi presentato) Live at the Fillmore ed ora questo doppio cd di canzoni anni cinquanta Beyond the Sun.
La gallina vecchia (ma se è ancora uno splendore!) e operosa è andata sul sicuro: ha raccolto venticinque (dicasi 25!) capolavori dell'età primigenia del rock'n' roll e li ha fatti suoi con la sua timbrica vocale e col suo fascino.
Non è un caso che lo abbiamo chiamato, anche recentemente, l'Elvis più bello di sempre: un po' per una parziale assomiglianza fisica, ma soprattutto per l'emissione vocale, languida, profonda (anche se Isaak è dotato di falsetti energici che 'the pelvis' se li sognava) ed adattissima a ricreare atmosfere carezzevoli e struggenti.
C'è poco da indovinare: Beyond the Sun è un'antologia coi fiocchi di evergreen del tempo che fu ed un omaggio, ovvio, ai Padri spirituali e putativi degli stessi. Pensiamo a Roy Orbinson a Johnny Cash, a Carl Perkins a Jerry Lee Lewis, certamente a Elvis.
E non è difficile indovinare il risultato: suggestivo e, se mi si permette l'aggettivo, consono.
Sì perché se un'operazione del genere andava fatta, l'unico che aveva la possibilità di renderla credibile, senza scendere in operazioni da nostalgici imbolsiti e panciformi, è appunto Chris Isaak.
Non possiamo elencare tutti e venticinque i brani, ma ci sono perle, scommesse e qualche inevitabile rendez-vous con lo scontato che però il musicista americano rende ineccepibile e trascinante. Solo uno scriteriato poteva pensare di riproporre 'Oh pretty woman' 'Great balls of fire' o addirittura 'Its now or never' senza il rischio di cadere nello stantio. Invece Isaak riesce perfettamente nello scopo. Dirò di più: la stessa 'It's now or never' (la nostra 'O sole mio' per intenderci) non è mai stata così aggraziata e languida.
Date retta a me e fate così: c'avete una pupa (o un pupo) da conquistare? Beh, andate in un negozio di dischi e comprate Beyond the Sun. Poi posizionatevi in riva al mare, anche se in questo periodo il freddo comincia a mordere le orecchie, e sparatelo, se potete, con un wattaggio adeguato.
V'innamorerete.
C'è pure il caso che v'innamoriate di Chris Isaak. Capirai, non sareste certo i primi!
Chris Isaak
Beyond the Sun
Vanguard Records - 2011
La gallina vecchia (ma se è ancora uno splendore!) e operosa è andata sul sicuro: ha raccolto venticinque (dicasi 25!) capolavori dell'età primigenia del rock'n' roll e li ha fatti suoi con la sua timbrica vocale e col suo fascino.
Non è un caso che lo abbiamo chiamato, anche recentemente, l'Elvis più bello di sempre: un po' per una parziale assomiglianza fisica, ma soprattutto per l'emissione vocale, languida, profonda (anche se Isaak è dotato di falsetti energici che 'the pelvis' se li sognava) ed adattissima a ricreare atmosfere carezzevoli e struggenti.
C'è poco da indovinare: Beyond the Sun è un'antologia coi fiocchi di evergreen del tempo che fu ed un omaggio, ovvio, ai Padri spirituali e putativi degli stessi. Pensiamo a Roy Orbinson a Johnny Cash, a Carl Perkins a Jerry Lee Lewis, certamente a Elvis.
E non è difficile indovinare il risultato: suggestivo e, se mi si permette l'aggettivo, consono.
Sì perché se un'operazione del genere andava fatta, l'unico che aveva la possibilità di renderla credibile, senza scendere in operazioni da nostalgici imbolsiti e panciformi, è appunto Chris Isaak.
Non possiamo elencare tutti e venticinque i brani, ma ci sono perle, scommesse e qualche inevitabile rendez-vous con lo scontato che però il musicista americano rende ineccepibile e trascinante. Solo uno scriteriato poteva pensare di riproporre 'Oh pretty woman' 'Great balls of fire' o addirittura 'Its now or never' senza il rischio di cadere nello stantio. Invece Isaak riesce perfettamente nello scopo. Dirò di più: la stessa 'It's now or never' (la nostra 'O sole mio' per intenderci) non è mai stata così aggraziata e languida.
Date retta a me e fate così: c'avete una pupa (o un pupo) da conquistare? Beh, andate in un negozio di dischi e comprate Beyond the Sun. Poi posizionatevi in riva al mare, anche se in questo periodo il freddo comincia a mordere le orecchie, e sparatelo, se potete, con un wattaggio adeguato.
V'innamorerete.
C'è pure il caso che v'innamoriate di Chris Isaak. Capirai, non sareste certo i primi!
Chris Isaak
Beyond the Sun
Vanguard Records - 2011
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