ATTUALITA'
Giovanna Repetto
Stranimondi 2018
Ah, la magia di Stranimondi! Vedi materializzarsi in carne e ossa persone che prima erano solo “contatti” su facebook, e tutto sommato sono come te le aspettavi ed è lo stesso una sorpresa. E incontri altri che conoscevi, sì, ma non vedevi da un anno, e la sorpresa è che il discorso riprende come se non si fosse mai interrotto.
C’è stata grande affluenza, quest’anno, oltre le mille presenze, superiore a quella dell’anno scorso e soprattutto superiore alle aspettative. E una ricchissima offerta di eventi, fra incontri e presentazioni, che hanno riempito le due giornate di programmazione, il 6 e il 7 ottobre a Milano. Quest’anno fra gli ospiti d’onore c’era Ian McDonald, che aveva l’aria di divertirsi un mondo, coccolato dai suoi ammiratori. Molta attenzione è stata tributata anche a Licia Troisi, regina del fantasy italiano. Michele Mari invece è stato atteso invano, perché colpito dalla febbre poco prima della manifestazione. Fra gli artisti dell’illustrazione spiccavano Bruno Bozzetto, simpaticissimo, e il mitico Franco Brambilla, da diversi anni autore delle copertine di Urania. Brambilla negli ultimi tempi si è particolarmente coinvolto in un progetto di collaborazione con Dario Tonani nella grande avventura di Mondo9. Questa saga, iniziata anni fa su Urania, è approdata proprio quest’anno all’ambito traguardo degli Oscar Mondadori con il romanzo Naila di Mondo9. Ce lo ha raccontato Franco Forte (direttore editoriale di alcune riviste Mondadori fra cui Urania) in un incontro in cui è stata messa a fuoco la situazione paradossale della fantascienza italiana: un panorama in cui stanno emergendo molti autori originali e di talento, che sono tuttavia penalizzati dalle preferenze “anglofone” dei lettori, inclini a scegliere a priori titoli di autori stranieri. Situazione disperata ma non seria, verrebbe da dire, perché fondata su un grande equivoco a cui per fortuna giovani editori grintosi reagiscono come a una sfida. È questo che si respira a Stranimondi, festival del libro fantastico e di fantascienza: passione pura. L’organizzatore Silvio Sosio (editore della Delos ed erede di Vittoro Curtoni nella cura della mitica rivista Robot) continua per primo a dare l’esempio di una dedizione infaticabile e di una irriducibile allegria.
Davvero Stranimondi sembra una grande festa. Saluti, abbracci, confronti, proposte e progetti che si intrecciano, in un ambiente in cui praticamente tutti si conoscono, perché è evidente che quelli che ancora non si conoscono si conosceranno fra poco. Mi si vuole accusare di dare un’immagine troppo idilliaca, di far credere che tutti vadano d’amore e d’accordo? Non è mia intenzione, e infatti non si va sempre d’accordo. Ma quello che non manca mai è il coinvolgimento. E quello che è davvero assente, per fortuna, è il peggiore dei mali: l’indifferenza.
C’è stata grande affluenza, quest’anno, oltre le mille presenze, superiore a quella dell’anno scorso e soprattutto superiore alle aspettative. E una ricchissima offerta di eventi, fra incontri e presentazioni, che hanno riempito le due giornate di programmazione, il 6 e il 7 ottobre a Milano. Quest’anno fra gli ospiti d’onore c’era Ian McDonald, che aveva l’aria di divertirsi un mondo, coccolato dai suoi ammiratori. Molta attenzione è stata tributata anche a Licia Troisi, regina del fantasy italiano. Michele Mari invece è stato atteso invano, perché colpito dalla febbre poco prima della manifestazione. Fra gli artisti dell’illustrazione spiccavano Bruno Bozzetto, simpaticissimo, e il mitico Franco Brambilla, da diversi anni autore delle copertine di Urania. Brambilla negli ultimi tempi si è particolarmente coinvolto in un progetto di collaborazione con Dario Tonani nella grande avventura di Mondo9. Questa saga, iniziata anni fa su Urania, è approdata proprio quest’anno all’ambito traguardo degli Oscar Mondadori con il romanzo Naila di Mondo9. Ce lo ha raccontato Franco Forte (direttore editoriale di alcune riviste Mondadori fra cui Urania) in un incontro in cui è stata messa a fuoco la situazione paradossale della fantascienza italiana: un panorama in cui stanno emergendo molti autori originali e di talento, che sono tuttavia penalizzati dalle preferenze “anglofone” dei lettori, inclini a scegliere a priori titoli di autori stranieri. Situazione disperata ma non seria, verrebbe da dire, perché fondata su un grande equivoco a cui per fortuna giovani editori grintosi reagiscono come a una sfida. È questo che si respira a Stranimondi, festival del libro fantastico e di fantascienza: passione pura. L’organizzatore Silvio Sosio (editore della Delos ed erede di Vittoro Curtoni nella cura della mitica rivista Robot) continua per primo a dare l’esempio di una dedizione infaticabile e di una irriducibile allegria.
Davvero Stranimondi sembra una grande festa. Saluti, abbracci, confronti, proposte e progetti che si intrecciano, in un ambiente in cui praticamente tutti si conoscono, perché è evidente che quelli che ancora non si conoscono si conosceranno fra poco. Mi si vuole accusare di dare un’immagine troppo idilliaca, di far credere che tutti vadano d’amore e d’accordo? Non è mia intenzione, e infatti non si va sempre d’accordo. Ma quello che non manca mai è il coinvolgimento. E quello che è davvero assente, per fortuna, è il peggiore dei mali: l’indifferenza.
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