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Il Paradiso degli Orchi
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Cinema e Musica

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Alfredo Ronci

Ma perché? Perché Ni. Maeba di Mina.

Non abbiamo mai recensito un disco di Mina in questa rubrica. Ora lo facciamo perché, nonostante tutto, non vanno ignorate le ultime intonature dell’ormai più che settantenne cantante italiana.

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Alfredo Ronci

E’ quello che è… ma permetteteci. Landfall di Laurie Anderson.

Tutti ormai conoscono Laurie Anderson. Almeno quelli che hanno un occhio di riguardo per la musica e per certe esperienze sensoriali. Inutile poi ripercorrere le tappe della sua lunga carriera musicale

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Alfredo Ronci

I quattro apostoli… erano quattro. Rapide considerazioni su Versatile di Van Morrison.

Si sa, c’è ben poco da dire. Van Morrison ormai ci ha abituato ai riassunti (e a dischi che vengono fatti con la rapidità di un topo da corsa). In poco tempo abbiamo fatto il callo con il blues di Roll with the punches e con tutta una serie di diavolerie del suo itinerario musicale che ad oggi francamente non ci aspettavamo un disco dedicato al jazz e soprattutto a Frank Sinatra.

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Alfredo Ronci

Forse il migliore: “Sky trails” di David Crosby.

Non so come mai David abbia realizzato due dischi in più di 15 anni e adesso, in poco meno di due anni, ne ha fatti addirittura tre. Si dice che stia meglio; si dice che ha riagganciato artisti che per un po’ erano stati isolati (ma Tom Petty, la cui scomparsa ci addolora, dove lo mettiamo?); fatto sta che ora Crosby fa le cose sul serio e le fa in grande.

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Alfredo Ronci

Per favore, tacete. “Other” di Alison Moyet.

Perché dico di tacere? Ma perché, al di là di certe costruite considerazioni, su la Moyet s’è detto di tutto. Dimenticando che lei ha ormai 56 anni, che non è più una pischella e che se volesse sotterrerebbe pure la migliore delle singers.

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Alfredo Ronci

C’è ancora molto da fare, checché ne dicano… Double Roses di Karen Elson.

Diciamocela tutta, lei ha deciso di correre su altre strade, anche se le sue precedenti registrazioni non erano mille miglia distanti da questa.

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Magda Lanterna

La coazione a ripetere: Alien: Covenant

Non ci si può esimere dal parlare di questo film, visto il focoso dibattito che coinvolge i cultori del genere fin da prima che uscisse nelle sale. Nei gruppi di fan si assiste allo spiegamento di un variegato ventaglio di opinioni.

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Alfredo Ronci

Forza e passione: "Triplicate" di Bob Dylan.

Dylan è Dylan, c’è poco da fare. Ma ci mancava la pubblicazione di un triplo album per riaccendere vecchie questioni. O forse nuove.

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Magda Lanterna

Cuccioli da non accarezzare: Life - Non oltrepassare il limite

Diciamo che Alien ha fatto scuola. E buona scuola, anche se non si è ancora trovato un allievo in grado di superare il maestro. La storia è ormai classica. Una squadra di scienziati a bordo della Stazione Spaziale Internazionale accoglie una capsula di ritorno da Marte con i campioni prelevati dal suolo. Ragioni di sicurezza vogliono che i reperti vengano esaminati direttamente a bordo, in modo che eventuali minacce restino confinate lontano dalla Terra

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Adriano Angelini Sut

I Depeche Mode confezionano un album politico. E si dimenticano della musica.

Nell'apprestarmi a scrivere di una delle mie band preferite ho dovuto fare parecchio esercizio zen. Non è facile stroncare in questi casi. Soprattutto quando leggi in giro recensioni entusiaste su un album che a mio avviso fa toccare loro (quasi) il fondo.

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