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Il Paradiso degli Orchi
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Recensioni

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Anne Holt

Quello che ti meriti

Stile libero Einaudi, Pag. 422 Euro 16,80

Non me ne voglia il cittadino comune o il censore: ma di bambini maltrattati non se ne 'pole' più. Non perché il problema sia gonfiato o non meriti attenzione, anzi, è che viene trattato come si tratta ormai tutta la 'nera': alla ricerca del mostro da sbattere in prima pagina, non l'ansia di scovare tra le maglie della società marcia fattori destabilizzanti.
Non tocca a me fare della sociologia, per questo bastano i 'prezzolati di regime'. Sto qui invece a parlar di letteratura, di giallo in special modo

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Alice Suella

L'oro in bocca

Eumeswil, Pag. 157 Euro 12,50

Tanto prima o poi, quello, lo acchiappo.
Dice la seconda e terza di copertina: L'oro in bocca è esattamente così: un lento e costante loop sinaptico infettato, fin dall'inizio e in modo permanente, da ingredienti nuovi e inaspettati, lontani dalla ricetta tradizionale, non per questo meno succulenti (...) Il primo e feroce neuromanzo mai pubblicato in Italia. Pane, hamburger, uovo, bacon, salsa, pane, hamburger, uovo, insalata, bacon, salsa, pane, hamburger, cetriolo... la nausea che provi sei tu stesso a generarla.
Eh no cazzo, io non genero nessuna nausea. Sono costretto a subirla.

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William Gibson

Guerreros

Mondadori, Pag.384 Euro 17,50

Ho aspettato tanto per trovarmi infine tra le mani un libro orrendo, davvero molto brutto! Scialbo il linguaggio e lo stile vorrebbe a tutti i costi essere allusivo. A cosa? Alla rete e ai suoi dannati? Ma per favore! Sembra pessima tv per ragazzini scemi e con ostentata banalità si mescola il nome di Bond con quello di un altro prodotto. Chiedo a Daniele Brolli, che stimo, perchè si sia scomodato nel fornire un lavoro di cesello, che stavolta l'americano non meritava.

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Max Giovagnoli

All'immobilità qualcosa sfugge

Meridiano Zero, Pag. 221 Euro 13,50

Diceva Pasolini: La verità non sta in un sogno, ma in molti sogni. Che forse era una via di mezzo tra l'ardire freudiano e il suo contrario. In questo romanzo si vorrebbe far intendere che la verità sta nella rivoluzione tecnologica, nella costruzione di mondi alternativi per fuggire la realtà. Nelle isole di Second Life. Balle. Questo è un romanzo conservatore. Che non vuole avere un'accezione negativa, conformista.

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Arnaldur Indridason

La voce

Guanda, Pag. 316 Euro 16,00

Ci mancava pure l'Islanda.
La terra di Bjork produce, pare, delitti alla catena di montaggio. E soffre pure di complessi di inferiorità: In questo paese si solleva sempre un gran polverone per niente, e adesso perfino più di qualche tempo fa; è una nostra caratteristica, soffriamo di un senso di inferiorità. (Pag. 136).
Ma davvero, non sembrerebbe: quello che accade in terra islandese, fatte le debite condizioni climatiche, pare succeda nel resto del mondo.

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Juanio Olasagarre

Valigie impossibili

Gran via, Pag. 255 Euro 16,00

Mi andrebbe di pensare, e quindi di dire, che le Valigie impossibili siano una sorta di resistenza ai cambiamenti. Bazter, uno dei personaggi del libro, quando va a vivere a Londra, perde la valigia all'aeroporto. La stessa cosa succede a Harakin, uno dei suoi amici, quando anche lui va a Londra ma per un consulto medico per la figlia portatrice di handicap. Dunque queste 'valigie impossibili' sono l'impossibilità di trovare conforto e stabilità al di là dei propri confini e l'emblema dell'amore per la propria terra?

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Luca Bortolazzi

Fohn

Effequ Edizioni, Pag. 187 Euro 14,00

Capitano tutte a me (anzi, capitano tutti a me i commissari o gli ispettori strani): comincio a sospettare che i poliziotti del G8 di Genova siano un'invenzione della propaganda comunista (comunista? Cos'è 'sta parola?), perché a ben vedere, i servitori dello Stato che s'incontrano nei romanzi noir italiani sono una spanna (se non tre) sopra la media culturale italiana e a tratti fanno a gara con l'intellettualità più originale del nostro paese.

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Banana Yoshimoto

Chie-Chan e io

Feltrinelli, Pag. 144 Euro 10,00

Kaori la voce narrante, accetta le condizioni impegnative di prendersi cura di sua cugina Chie-Chan rimasta orfana in età quasi adulta, per 300mila yen al mese. La coabitazione dà seguito a una tacita pausa dal tran tran quotidiano; introduce l'idea di comprensione che va oltre ogni spiegazione della propria natura, la quale si rivela con semplici gesti di reciprocità. Una lettura in chiave lesbica sarebbe del tutto fuori luogo. L'ambiguità sessuale delle due figure si collega alla tradizione shojo in cui la letteratura segna

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Lidia Ravera

Le seduzioni dell'inverno

Nottetempo, Pag.185 Euro 14,00

Questo romanzo ha fatto parte della cinquina del premio Strega, il premio letterario più avvinazzato che esista in Italia, considerando anche i vincitori delle ultime edizioni. Quest'anno la bottiglia gialla è andata a Paolo Giordano per il suo La solitudine dei numeri primi (a suo tempo prontamente recensito da noi orchi, che non si sono strappati i capelli) e la Ravera era lì, nel suo angolino piccino piccino, nella speranza di poter cogliere un'occasione per vendere qualcosina di più.

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Véronique Duborgel

In fuga dall'Opus Dei

Piemme, Pag. 172 Euro 12,00

Non si tratta di un'opera letteraria, né pretende di esserlo. Non ha nemmeno la freschezza ingenua dei diari, degli sfoghi spontanei. E' troppo presa, l'Autrice, dall'impegno didascalico di argomentare, fornire prove e ragionamenti, ottenere comprensione dal lettore, quasi ancora dovesse giustificarsi, povera donna, per aver lasciato un'istituzione che l'ha costretta a tredici anni d'inferno. E' però un libro da leggere, per il forte impatto della testimonianza che porta. Perché è l'Opus Dei vista da dentro, e per giunta vista da una donna.

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