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Il Paradiso degli Orchi
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Recensioni

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Alejandro Jodorowsky

Psicoposta

Castelvecchi, Pag. 159 Euro 13,00

Del libro si presuppone, anche se la quarta di copertina non lo dice, che sia una sorta di riassunto di una rubrica che il regista (e molto altro) tiene sulle pagine di XL di Repubblica (e poi ci si chiede perché dei ragazzi filmino la morte della propria compagna e riversino le immagini su You Tube... ti credo, se leggono quella robaccia!).
E si presuppone pure che se non si è forniti di una buona dose d'ironia e di un senso meno castrante delle ridondanze intellettuali si rischia di far la fine del mulo di Monte Porzio

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Edoardo Nesi

Per sempre

Bompiani, Pag.154 Euro 14.00

Romanzo che s'inserisce alla perfezione nel dopo-voto referendario sul pacchetto Welfare e sul perché i lavoratori dei call center avrebbero votato per il sì (la Rossanda sul Manifesto dice perché non si ha il coraggio di perdere quel poco che si ha. Allegria! direbbe Buongiorno.). Romanzo che s'inserisce perfettamente nella riflessione veltroniana, lanciata in un'intervista sul Corsera (12 ottobre) dove il leader del partito democratico ha vaticinato che i ragazzi di domani non saranno peggio di quelli di oggi e meno politicizzati di quelli di ieri.

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Jacqueline Harpman

Il piacere del crimine

Giulio Perrone Editore, Pag.191 Euro 12,00

Pignolerei (lo so, è un neologismo). Ma sulla traduzione del titolo avrei da complimentarmi con l'estensore italiano. L'originale è: Le bonheur dans le crime, preso tra l'altro da un'opera di Barbey d'Aurevilly. Tradotto: Il piacere del crimine. Si noterà la differenza e cioè che si è preferito il "del" al "nel", ma per carità, sottigliezze, d'altronde in francese la preposizione "dans" ha delle sfumature ancor più ricche, pensiamo all'espressione dans l'espoir de che diventa con la speranza di. O addirittura quando la si usa per esprimere una cifra non definita: il a dans les cinquanta ans sta per ha circa cinquant'anni.

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Miro Silvera

Libroterapia

Salani, Pag. 83 Euro 10.00

Come si vivrebbe senza libri? Come potremmo andare avanti senza il rumore dei fogli che girano sotto le nostre dita? Ma soprattutto siamo davvero consci del valore terapeutico del libro? In una società fatta di terapie per ogni sintomo patologico reale o inventato, ce n'è una che preveda il libro?
Libroterapia di Miro Silvera ci fa viaggiare all'interno e all'esterno di queste domande, dandoci risposte a quesiti che spesso non avevamo pensato nemmeno di porci.

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Leif GW Persson

Anatomia di un'indagine

Marsilio, Pag. 551 Euro 18.50

Inusuale. Inusuale davvero.
Per improvvisi cambi di prospettiva.
Diciamo questo: noi lettori di noir siamo abituati a seguire un iter fisso. Omicidio. Indagine. Soluzione dell'enigma. Bene. Qui salta tutto. E vediamo perché.
La prima parte del romanzo è segnata dall'investigazione dell'ispettore Bäckström. Brutto e rozzo

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Leonard Morava

Le rose si vendicano due volte

Effequ Edizioni, Pag.151 Euro 14,00

L'uccisione della donna a Roma e il successivo sgombero "fascista" delle baraccopoli ha riportato in primo piano il problema dell'integrazione tra popoli. Non è questa la sede per discutere di provvedimenti, di pacchetto giustizia e di giustizialismo. Mi serve solo come chiosa per parlare di un libro intenso e riuscito, dovuto alla penna di un albanese ormai in pianta stabile nel nostro paese.
Le rose si vendicano due volte è un'autobiografia serrata ed appassionata, ma soprattutto una commovente storia di amore ed amicizia tragicamente conclusasi.

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Stephen King

Blaze

Sperling&Kupfer/Repubblica-L'Espresso, Pag.362 Euro 12.90

Ve lo immaginate il "maestro" del Maine a rovistare in vecchi bauli, relegati in cantine polverose, alla ricerca di preziosi dattiloscritti ritenuti erroneamente brutti e poco interessanti?
Io no. Tra l'altro, mi chiedo, dov'è l'utilità? Mancanza di ispirazione? Se diamo retta ai romanzi che sforna con una regolarità svizzera, sembrerebbe proprio il contrario (discorso diverso se poi andiamo a valutare singolarmente le opere. Cell, per esempio, il suo ultimo "contemporaneo" era talmente brutto da far rizzare i peli sulle braccia... sempre per chi ce l'ha).

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Francesco Muzzioli

Scritture della catastrofe

Meltemi, Pag. 287 Euro 21.50

Cosa sono le "trigger words"? Sono le cosiddette "parole grilletto" ovvero quei termini dalla forte valenza suggestiva, negativa o positiva, che inviano un segnale di stop al nostro cervello. Nel corso degli anni mi sono imbattuto spesso in questi inciampi: a undici anni, leggendo le strisce di Linus, m'infognavo spesso davanti all'espressione "sarcasmo" che Charlie Brown pronunciava con una certa regolarità. Più avanti, verso i sedici, diciassette anni, sbattevo il muso con l'utopia (pur se studiata al liceo), ma soprattutto con la distopia, in bocca ai saccenti lettori della fantascienza più avanzata.

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Ted Benoit e Francois Ayroles

Playback di Raymond Chandler

Edizioni BD, Pag. 121 Euro 14.00

La prima volta che Raymond Chandler propose la sceneggiatura originale di Playback al suo agente hollywoodiano nel 1944, la definì come la storia di "una giovane donna che agisce da catalizzatore su un gruppo di persone che, senza di lei, avrebbero continuato a vivere come se niente fosse".
Già a partire da questa nota critica contenuta nell'introduzione della graphic novel disegnata da Benoit&Ayroles si resta affascinati.

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James Patterson e Maxine Paetro

Le donne del club omicidi

Super Pocket, Pag.300 Euro 5,60

C'è un "vecchio" giallo di Henning Mankell, in cui la sua creatura letteraria, l'ispettore Wallander, non fa altro che guardare una foto per tutta la durata della storia dicendo che qualcosa non va e poi alla fine capisce il perché (e certo, altrimenti il giallo che giallo sarebbe se non da una spiegazione più che razionale?).
Ora, da quando ho letto il romanzo di Patterson (e Paetro, e la parantesi la chiariremo subito) e guardando la prima di copertina mi chiedo: c'è qualcosa di profondamente sbagliato.

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