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Il Paradiso degli Orchi
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Recensioni

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Mauro Biglino

Il libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia

Infinito Editori, Pag. 214 Euro 16,00

Immaginate questo scenario. Un tempo lontano, mettiamo 300.000 anni fa, una popolazione extraterrestre estremamente avanzata giungeva sul pianeta Terra in cerca di oro. Si chiamavano Anunnaki. Provenivano dal pianeta Nibiru. Dell'oro avevano bisogno perché l'atmosfera del loro pianeta, composta appunto di oro fuso, per via di un terribile effetto serra si stava deteriorando. Consapevoli di aver bisogno di forte manodopera per l'estrazione, modificarono geneticamente i primati che sembrarono loro più adatti a svolgere l'arduo compito.

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Bernie McGillis

La donna che collezionava farfalle

Bollati Boringhieri, Pag. 224 Euro 16,50

E' innegabile che ogni storia abbia un suo movimento — una sua velocità, vorremmo dire — un ritmo interno dettato dai personaggi, dalle azioni e persino dalle parole che sviluppano l'intreccio in un determinato modo piuttosto che in un altro. Se avete tra le mani La donna che collezionava farfalle, preparatevi perciò alla "lentezza", con tutti i risvolti positivi che questa può avere.

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Jacques Cazotte

Il diavolo innamorato

Manni editore, Pag. 116 Euro 12,00

Il diavolo innamorato è un piccolo gioiello della letteratura francese di fine settecento, che torna in una nuova veste magistralmente curata da Isabella Mattazzi, un romanzo/novella/ "piquante bagatelle" che ha avuto diverse fortune e avverse letture critiche nel corso del tempo.
Definito per troppo tempo un'opera nera, che racchiude in sé conoscenze cabalistiche, negromantiche, aveva perso nel corso del tempo anche la sua leggerezza, il suo tono scherzoso e...

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Claudio Morandini

Rapsodia su un solo tema

Manni, Pag. 270 Euro 18,00

La caratteristica più impressionante di questo romanzo è la verosimiglianza. La scrittura efficace ma discreta (proprio come l'eleganza vera, che quando c'è non si fa notare) funziona come un vetro pulito, la cui trasparenza lascia credere che non vi siano barriere fra lo spettatore e la scena. Finisce che il lettore si strugge nello sforzo di discernere il vero dall'invenzione, perché se sulla copertina c'è scritto romanzo, c'è anche il sottotitolo Colloqui con Rafail Dvoinikov, che fa comunque pensare a un riferimento preciso. E' dunque la storia romanzata di un musicista vero?

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Aldo Gianolio

La verità sul complicato caso Pulcher

Mobydick, Pag. 104 Euro 11,00

Tra Ennio Flaiano e Stefano Benni, Gianolio si distingue per le strisce bianconere dal momento che la sua esilarante storia adombra in maniera neanche tanto larvata le disavventure della squadra del cuore. Eppure è categorico nella premessa, dichiarando che la storia è pura opera di fantasia anzi di fantascienza, tant'è vero che vi figurano i marziani. Subito dà le sue ragioni.
Nel mondo contemporaneo lo scrittore non può scrivere di niente perché,non appena un lettore s'identifica con un personaggio inventato della storia altrettanto inventata che sta leggendo,

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Donatella Di Pietrantonio

Mia madre è un fiume

Elliot, Pag. 179 Euro 16,00

Esordio dell'outsider abruzzese Donatella Di Pietrantonio, da Penne, Mia madre è un fiume è una vertiginosa discesa nel passato d'una madre. La madre non è soltanto la mamma della narratrice, malata d'un male che le sta strappando via i ricordi e la memoria, e prima o poi finirà di nutrirsi della sua essenza. La madre è la terra della narratrice, quell'Abruzzo che andrà incontro a una brusca metamorfosi nel periodo che va dalla tragedia della Seconda Guerra agli anni Sessanta-Settanta, quelli del boom e della prima crisi, stravolgendo abitudini, mestieri e cultura contadina originaria e abbracciando benessere, prassi e tecnologie industriali.

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Maj Sjowall Per Wahloo

La camera chiusa

Sellerio, Pag. 416 Euro 14,00

I lettori di un certo tipo, di fronte ad un titolo del genere, drizzano le orecchie: mi riferisco ai patiti di John Dickson Carr, del francese Paul Halter, di Gaston Leroux, di Israel Zangwill e naturalmente di Poe e di quell'arte delittuosa che consiste nell'uccidere qualcuno e lasciarlo dentro una stanza chiusa dall'interno. John Dickson Carr, ne Le tre bare elenca addirittura tutta una serie di 'modi' per lasciare di stucco presenti e assenti.
Nel caso della coppia svedese, famosa non solo per essere pioniera del giallo in terra scandinava,

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Amélie Nothomb

Una forma di vita

Voland, Pag. 128 Euro 14,00

Una forma di vita non è il libro più riuscito di Amélie Nothomb - autrice che definire prolifica è poco e i cui romanzi non possono pretendere tutti la stessa altezza di risultati. Epperò, quante scrittrici italiane possono vantare la sua brillantezza, l'indole caustica ben assecondata dal sicuro dominio della prosa, la giusta misura ritmica dei dialoghi? – poi da noi anche la maggioranza degli scrittori maschi con i dialoghi non è che faccia scintille.

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Michele Vaccari

L'onnipotente

Laurana editore, Pag. 219 Euro 15,50

Diceva il caro Guzzanti in una delle sue trasformazioni: Sere', ma je la fa? Uhhhh nun je 'a fa! Infatti non gliel'ho fatta. Ho abbandonato il libro di Vaccari a metà e non me ne dolgo affatto.
Ma il cor mi si spaura se dovessi finirla qua e assecondare solo il mio fastidio. Dov'è dunque la sostanza che ha determinato l'incomodo? Non è facile rispondere di botto e non voglio assolutamente sottrarmi alla contumacia. In realtà preferirei prenderla alla larga e disquisire (nel breve spazio che mi è concesso) di editoria (per poi aggiungere una postilla finale al valore del libro in oggetto).

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Gionatan Squillace

L'inverno dello straniero

Pendragon, Pag. 80 Euro 12,00

Sembra che qualcuno gli abbia detto che per scrivere bene ci vogliono tanti aggettivi: più sono e meglio è. Così vengono fuori scene in cui folti boschi di pini caratterizzavano la fitta boscaglia, oppure i suoi occhi marroni fissavano il cielo, un cielo generoso che vomitava i primi coriandoli che docili si adagiavano sul tettuccio vecchio e lucido. Ogni oggetto viene descritto come grosso o piccolo, se proprio non c'è altro da dire, e degli indumenti si specifica sempre che sono pesanti (certo, nevica!) e così via. Dolenti note poi se si passa alla descrizione degli esseri umani.

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