RECENSIONI
Stephen King
Duma Key
Sperling&Kupfer, Pag. 743 Euro 19,90Non è un caso che si consigliava, con tutta onestà, la pensione, perché il gruzzoletto messo da parte da King consente una vecchiaia senza problemi nonostante la terribile incognita di un mondo senza petrolio.
All'improvviso appare Duma Key, senz'altro strillo di copertina che il solito 'N°1 in classifica 2 milioni di copie negli Usa',(à propos: chi fa la barba al barbiere? Cioè a dire: se King di solito firma centinaia di libri col commento standard che ha finalmente trovato l'erede, a lui chi gli li commenta? Pare nessuno).
La tentazione è quella di sorvolare, soprattutto dopo aver letto il risvolto di copertina, ma l'idea di perdere un King alle prese con una lussureggiante isoletta incontaminata al largo della Florida (ideale per un setting alla Lost) ci fa tentennare.
Dopo il tentennìo la decisione: si legge Duma Key.
Che per fortuna parte bene, nel senso che, paradossalmente, nel libro sembra non succedere nulla di sostanzioso: ma lo scrittore lavora di fino (quando vuole è ancora uno dei migliori in circolazione), prepara la sostanza con colpetti di striscio, come a voler in qualche senso eguagliare la tecnica pittorica del protagonista del libro, un ex edile che dopo un incidente sul lavoro che gli ha strappato letteralmente un braccio, s'accorge di avere talento pittorico e 'sbanca' presso gli esperti d'arte della zona.
L'illusione però dura poco (beh poco, per modo di dire, stiamo parlando di un libro di settecento e più pagine, e la percezione dell'inganno avviene dopo le cinquecento... della serie: ça va sans dire): il piatto preparato con dovizia certosina – si passi la metafora culinaria – si rivela alla fine scipito e senza consistenza.
Il finale è veramente da scrittore horror di seconda o terza categoria. Al confronto i 'ghost writers' meno dotati, che so William Hodgson, Washington Irving, Arthur Machen, lo stesso sir Walter Scott, sono dei giganti della letteratura di genere.
Che peccato. Per un po' abbiamo riassaporato quel gusto kinghiano di una fiction 'liberal' che ce lo rende simpatico e amabile nonostante i miliardi e nonostante il fatto che spesso sa 'nascondere' un talento straordinario ed unico. Che peccato, per un momento abbiamo riassaporato quel leggero stormir di fronde che pensiamo, senza clamori e senza troppe suggestioni, possa davvero costituire la quintessenza di una letteratura horror, oggi, senza necessità di grandguignol o splatter.
Che peccato, per un momento abbiamo riassaporato il King robusto e concreto che attraverso situazioni sottilmente agghiaccianti ci racconta, molto meglio di blasonati scrittori mainstream, le paure di un paese come gli Usa.
Insomma tutti 'sti' peccati per dire che Duma Key è un mezzo passo falso. Un tentativo quasi abortito. Un passo avanti rispetto alle precedenti uscite. Ma King non è uomo di mezze misure, o almeno, siamo noi a pretendere da lui misure colme.
Stavolta come avere un bicchiere mezzo vuoto.
di Eleonora del Poggio
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Cell
Sperling&Kupfer Editori, pag. 502 Euro 18,00Quando leggo King penso a Hitchcock. Non crediate: non li accomuno per il loro "sentir" oscuro o per la materia che hanno trattato, ma per la celebre intervista che Truffaut fece al regista de Gli Uccelli.
Blaze
Sperling&Kupfer/Repubblica-L'Espresso, Pag.362 Euro 12.90Ve lo immaginate il "maestro" del Maine a rovistare in vecchi bauli, relegati in cantine polverose, alla ricerca di preziosi dattiloscritti ritenuti erroneamente brutti e poco interessanti?
Io no. Tra l'altro, mi chiedo, dov'è l'utilità? Mancanza di ispirazione? Se diamo retta ai romanzi che sforna con una regolarità svizzera, sembrerebbe proprio il contrario (discorso diverso se poi andiamo a valutare singolarmente le opere. Cell, per esempio, il suo ultimo "contemporaneo" era talmente brutto da far rizzare i peli sulle braccia... sempre per chi ce l'ha).
The Dome
Sperling & Kupfer, Pag. 1036 Euro 22,00Il miglior King da anni a questa parte: dimentichiamo Cell, buttiamo alle ortiche Duma Bay, rigettiamo totalmente quella sorta di ridicolo ripescaggio che è stato Blaze e, se proprio avete tempo perché 1036 pagine sono davvero un evento monstre, dedichiamoci a The Dome. Che ripesca le atmosfere de Le creature del buio e de L'ombra dello scorpione.
E che qualcuno, con poca fantasia diciamocelo, potrebbe definire un romanzo fantascientifico, se non addirittura del filone catastrofico.
Notte buia, niente stelle
Sperling&Kupfer, Pag. 419 Euro 20,90Scrive l'uomo del Main in un'inusuale post-fazione: Non ho nulla contro la prosa «alta», che di solito descrive persone straordinarie in circostanze ordinarie, ma sia come lettore sia come scrittore, mi interessano molto di più le persone ordinarie in circostanze straordinarie. Nei miei lettori voglio provocare una reazione emotiva, quasi viscerale. Il mio scopo non è farli pensare mentre leggono.
Da togliergli immediatamente il saluto, noi che abbiamo tutt'ora una stima incondizionata per King.
Doctor Sleep
Sperling & Kupfer, Pag. 517 Pag. 517 Euro 19,90‘Il mio primo romanzo con la Scribner è stato Mucchio d’ossa, nel 1998. Angosciato di accontentare il mio nuovo editore mi imbarcai in una serie d’incontri nelle librerie. Durante una sessione di autografi, un tizio mi chiese:”Ehi, sai che cosa sia successo al bambino di Shining?”. Una domanda che mi ero fatto spesso… insieme con un’altra: che cosa sarebbe successo al tormentato padre di Danny
Mr Mercedes
Sperling & Kupfer, Pag. 470 Euro 19,90Di nuovo lui. Non è passato nemmeno un anno dal suo orribile scartoffio Doctor Sleep che, forse spinto dal suo psicoterapeuta, ha tentato la carta del thriller all’ultimo sangue (anche se di sangue non è che ce ne sia molto) e ha ingrandito il numero dei suoi personaggi eroici e quasi intoccabili. Risultato?
Billy Summers
Sperling & Kupfer, Pag. 546 Euro 21.90Noi portiamo grande rispetto a King. E’ autore di grandi libri (tralasciamo che si indichino i generi) e non abbiamo nessun problema ad indicarlo come uno dei più grandi scrittori americani degli ultimi tempi. Però…
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