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RECENSIONI

Roberto Pinotti

Alieni: un incontro annunciato

Oscar Mondadori, Pag. 421 Euro 10,00
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L'ufologia italiana, se mettesse da parte alcune assurde beghe fra prime donne che altro non fanno che il male di tutto il settore, dovrebbe essere molto fiera di avere fra le sue fila uno studioso esperto e colto, e soprattutto che scrive magnificamente, come Roberto Pinotti. Nato a Venezia, sociologo, politologo e giornalista scientifico, Pinotti è alla sua ennesima pubblicazione che fa centro. Di lui, il sottoscritto, appassionato della materia da quando era bambino, ha letto quasi tutto: ogni libro che tuttavia Pinotti sforna contiene, non si sa se in un gioco di rilascio informativo mirato (che lui conosce tanto bene, tra l'altro) o per semplice calcolo personale, delle chicche importanti. Degli scoop diremmo, se fossimo giornalai, opss... scusate, giornalisti.

In questo Alieni, un incontro annunciato c'è uno scoop davvero importante, a mio avviso. Il tema è il solito: la presenza di esseri extraterrestri che interagiscono con gli umani da secoli (che probabilmente lo hanno sempre fatto) e le specifiche documentazioni che sostengono tali ipotesi. L'attesa, vana, di un contatto che non ci sarà mai, quindi, perché, di fatto, non solo c'è già stato, ma continuerebbe (anzi, oserei dire, continua) senza impedimenti se non quelli di chi non ha occhi per voler vedere. Lo scoop in questione, si diceva, è la pubblicazione, in prima appendice al libro, di un documento eccezionale redatto dal giornalista Mino Pecorelli, direttore della rivista OP, che nel 1979 ha pubblicato un ampio dossier sugli Ufo e gli Extra-terrestri non solo nella storia dell'umanità ma nel presente, le possibili implicazioni di una loro presenza fra noi alla luce dei clamorosi avvistamenti di quegli anni (si era nell'epoca della grande ondata di avvistamenti avvenuta sul mare Adriatico nell'estate del 1978, che portò anche a due interrogazioni parlamentari; una fra l'altro a firma Pinotti, Pannella, Bonino e Ciccio Messere), le prospettive di un uso della loro tecnologia applicata alla nostra vita di tutti i giorni con conseguenze inimmaginabili sul piano del risparmio energetico e degli avanzamenti in medicina e nella scienza in generale. Pinotti, che ha diretto per molti anni il CUN (Centro Ufologico Nazionale, di cui è stato fondatore) da grande esperto di questioni 'segrete' e di intelligence, ci fa sapere che, forse, l'omicidio del direttore di OP, avvenuto il 20 marzo 1979 e tuttora senza mandanti né esecutori, potrebbe inquadrarsi anche all'interno di questa nuova prospettiva più ufologico-cospirazionista; non solo quindi Pecorelli come castigatore dei politici e gola profonda dei segreti del palazzo (ragion per cui per il suo omicidio sarebbe stato indicato come mandante l'attuale senatore a vita Giulio Andreotti, assolto dal Tribunale di Perugia in primo grado, condannato a 24 anni in secondo e assolto di nuovo dalla Cassazione nel 2003), ma rivelatore di segreti forse più delicati. Il libro contiene, fra i vari capitoli, ipotesi su possibili ripercussioni generali a un contatto di massa, la casistica molto dettagliata di tutti gli avvistamenti italiani degli ultimi anni e a livello internazionale, l'impatto dei media sulla questione e il modo in cui cinema e tv da molti anni, e in modo più o meno subdolo, ci stiano abituando all'argomento. Di notevole rilevanza la prefazione a firma dello scomparso Giulio Perrone, ex presidente del CIFAS (il Consiglio della Federazione Internazionale di Studi Avanzati), che rilegge la storia dell'umanità in chiave extraterrestre e disegna uno scenario geopolitico internazionale improntato sulla presenza, da sempre, di fazioni di alieni/dei in combutta tra loro per il controllo di noi razza fatta a loro immagine e somiglianza (vi ricorda qualcosa?). Per cui, di nostra Storia, di Storia umana, per intenderci, rimarrebbe ben poco. Chissà. E se gli dei non se ne fossero mai andati?





di Adriano Angelini


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