RECENSIONI
Francesco Scardone
Anime tagliate
CIESSE edizioni, Pag. 186 Euro 13,50
Francesco Scardone scrive bene: a conferma di ciò la sua presenza, fra non molto, nella nostra sezione racconti (siamo o non siamo dimostrazione di qualità?). Il problema è la distanza lunga e le intenzioni. Qui ha dato di matto, con un linguaggio per nulla sapienziale, omologato e tormentato da ossessioni ed espressioni falliche...
Nella semi oscurità Marco si avvicina al mio culo col cazzo vigile... (pag. 19).
Cazzo mamma io voglio questo. Non voglio il mio bene. Tienitelo per te. Il tuo bene del cazzo (pag.44).
Mi saluta e se ne torna al suo lavoro del cazzo (pag. 59)
Cazzo, fino a ieri il massimo che si permetteva era una pugnetta con la sinistra...
Tanto vale strafottersene il cazzo di tutto e tutti...
Cazzo! E' possibile che abbia il piercing sul clitoride? (tutto a pag. 88)
O Dio porco cazzo, c'è pure il rischio che non gli venga duro...
Che cazzo si fa con l'altro tipo?
Che cazzo si inventa, se non gli viene duro?
Che cazzo ne può mai sapere lui della danza...
Oh no Dio che cazzate gli vengono in testa! (tutto a pag. 89)
Dove cazzo l'avrà messa questa zampaccia putrida quest'idiota?
Cazzo! Era una vita che non ti si vedeva in giro Mary.
Oh, cazzo, non sai che ti perdi... (tutto a pag. 90)
Certo? Cazzo, questo sarà più lungo del Titanic... (pag. 91)
Cazzo mi poteva andare peggio, non scoperò nessuno...
Lei gli prende il cazzo tra le mani e lo sbatte sulla pancia.
Cazzo amico! Questa qui è proprio una cavalla!
Nudo col cazzo penzoloni, si avvicina al ragazzo... (tutto a pag. 92)
Ora tocca a noi pisellino mio... (sic!!)
La mano gli prende il cazzo e comincia a scuoterlo
Cazzo, è così che ci si sente quando non sei tu a sparartela la sega?
La bocca gli lecca tutta l'asta... (tutto a pag. 93)
E' dunque un peana del pene, un'ossessione genitale, un festival delle chiavate. E vero, come si dice nel giro, che tira più un pelo di cazzo che di figa (io opterei per una parità, vedi te!), ma il troppo davvero stroppia.
E che cazzo!
di Alfredo Ronci
Nella semi oscurità Marco si avvicina al mio culo col cazzo vigile... (pag. 19).
Cazzo mamma io voglio questo. Non voglio il mio bene. Tienitelo per te. Il tuo bene del cazzo (pag.44).
Mi saluta e se ne torna al suo lavoro del cazzo (pag. 59)
Cazzo, fino a ieri il massimo che si permetteva era una pugnetta con la sinistra...
Tanto vale strafottersene il cazzo di tutto e tutti...
Cazzo! E' possibile che abbia il piercing sul clitoride? (tutto a pag. 88)
O Dio porco cazzo, c'è pure il rischio che non gli venga duro...
Che cazzo si fa con l'altro tipo?
Che cazzo si inventa, se non gli viene duro?
Che cazzo ne può mai sapere lui della danza...
Oh no Dio che cazzate gli vengono in testa! (tutto a pag. 89)
Dove cazzo l'avrà messa questa zampaccia putrida quest'idiota?
Cazzo! Era una vita che non ti si vedeva in giro Mary.
Oh, cazzo, non sai che ti perdi... (tutto a pag. 90)
Certo? Cazzo, questo sarà più lungo del Titanic... (pag. 91)
Cazzo mi poteva andare peggio, non scoperò nessuno...
Lei gli prende il cazzo tra le mani e lo sbatte sulla pancia.
Cazzo amico! Questa qui è proprio una cavalla!
Nudo col cazzo penzoloni, si avvicina al ragazzo... (tutto a pag. 92)
Ora tocca a noi pisellino mio... (sic!!)
La mano gli prende il cazzo e comincia a scuoterlo
Cazzo, è così che ci si sente quando non sei tu a sparartela la sega?
La bocca gli lecca tutta l'asta... (tutto a pag. 93)
E' dunque un peana del pene, un'ossessione genitale, un festival delle chiavate. E vero, come si dice nel giro, che tira più un pelo di cazzo che di figa (io opterei per una parità, vedi te!), ma il troppo davvero stroppia.
E che cazzo!
di Alfredo Ronci
Dello stesso autore
Francesco Scardone
Otto ore, cronistoria di un incidente
Edizioni Graphe.it, Pag. 46 Euro 2,99 (e book)In una località imprecisata d'Italia un uomo si sveglia e si ritrova chiuso in un'automobile. E' piena estate e fa un caldo boia. L'uomo è agonizzante. Vorrebbe uscire ma l'auto è chiusa dall'esterno. Picchia contro i vetri, si fa uscire il sangue dalla fronte. Fuori, a osservarlo, c'è una donna (capiremo trattarsi della sua ex moglie). Lei lo guarda, soddisfatta. S'intuisce subito che è proprio lei l'artefice di quello scherzetto. Il racconto Otto ore, cronistoria di un incedente, seconda prova di narrativa di Francesco Scardone, pubblicato in versione e book con la Graphe.it, è decisamente convincente.
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