RECENSIONI
William Sloane
Attraverso la notte
Adelphi, traduzione di Gianni Pannofino, Pag. 279 Euro 19.00
Cominciamo col sostenere questo: non so voi, ma quando vedo una casa editrice importante come Adelphi (e un po’ anche con la puzzetta sotto il naso, diciamocelo) pubblicare un importante classico del fantastico (diciamo così poi vedremo esattamente cos’è e alla faccia di Stephen King che una volta curò per le edizioni americane una più che appassionata analisi del testo), beh la cosa mi fa enormemente piacere. Anche se non è la prima volta.
Mi ricordo per esempio quando la casa editrice milanese fece uscire La nube purpurea di Shiel, (tra l’altro con una più che precisa introduzione di Rodolfo Wilcock) entusiasmando i migliaia e migliaia estimatori del fantastico in generale (e mi ci metto anch’io, altro che).
Ora ci risiamo con questo Attraverso la notte di William Sloane. Però prima di procedere ad un rapido esame del romanzo cerchiamo di distrarci raccontando la storia delle sue uscite italiche. Nel 1961 esce per le edizioni Longanesi (nella collana suspense, e in effetti sulla copertina, oltre all’immancabile ragazza bionda seminuda, c’era una bella scritta che diceva appunto della qualità misteriosa della storia) Tu sei una malattia (curiosità: solo perché ho cercato su e-bay il testo, appena una settimana dopo mi è arrivata la notizia che il venditore del libro offriva il tutto alla metà del prezzo). Il risultato, nonostante la bontà della storia, ha ottenuto la solita vendita da mistery.
Nel 1990, dopo vari anni dalla precedente uscita, arriva il volumetto (perché faceva parte della collana Oscar Mondadori e che usciva anche in edicola) Selena (che è anche il nome della protagonista). Seppure con la presentazione di Giuseppe Lippi, il libro non ottenne il successo sperato (in realtà fu la stessa collana horror della Mondadori a non avere successo tanto che dopo pochi numeri smise di pubblicare).
Ora abbiamo questo Adelphi che è innanzi tutto un bel volume e poi ci ricorda che ci troviamo di fronte a uno dei romanzi più qualificanti del fantastico americano e in generale di tutto il fantastico (a proposito: King nella sua presentazione si trova d’impaccio a qualificare il testo e alla fine gli appioppa il genere gotico. Che sciocchezze!). Dico ai nostri lettori: se volete una storia che vi prende e che ricorda certe storie del fantastico anglosassone e non solo, beh compratelo.
Turro il resto è noia. E spero che, nonostante non abbia parlato della storia del testo, la mia raccomandazione serva a qualcosa.
di Eleonora del Poggio
Mi ricordo per esempio quando la casa editrice milanese fece uscire La nube purpurea di Shiel, (tra l’altro con una più che precisa introduzione di Rodolfo Wilcock) entusiasmando i migliaia e migliaia estimatori del fantastico in generale (e mi ci metto anch’io, altro che).
Ora ci risiamo con questo Attraverso la notte di William Sloane. Però prima di procedere ad un rapido esame del romanzo cerchiamo di distrarci raccontando la storia delle sue uscite italiche. Nel 1961 esce per le edizioni Longanesi (nella collana suspense, e in effetti sulla copertina, oltre all’immancabile ragazza bionda seminuda, c’era una bella scritta che diceva appunto della qualità misteriosa della storia) Tu sei una malattia (curiosità: solo perché ho cercato su e-bay il testo, appena una settimana dopo mi è arrivata la notizia che il venditore del libro offriva il tutto alla metà del prezzo). Il risultato, nonostante la bontà della storia, ha ottenuto la solita vendita da mistery.
Nel 1990, dopo vari anni dalla precedente uscita, arriva il volumetto (perché faceva parte della collana Oscar Mondadori e che usciva anche in edicola) Selena (che è anche il nome della protagonista). Seppure con la presentazione di Giuseppe Lippi, il libro non ottenne il successo sperato (in realtà fu la stessa collana horror della Mondadori a non avere successo tanto che dopo pochi numeri smise di pubblicare).
Ora abbiamo questo Adelphi che è innanzi tutto un bel volume e poi ci ricorda che ci troviamo di fronte a uno dei romanzi più qualificanti del fantastico americano e in generale di tutto il fantastico (a proposito: King nella sua presentazione si trova d’impaccio a qualificare il testo e alla fine gli appioppa il genere gotico. Che sciocchezze!). Dico ai nostri lettori: se volete una storia che vi prende e che ricorda certe storie del fantastico anglosassone e non solo, beh compratelo.
Turro il resto è noia. E spero che, nonostante non abbia parlato della storia del testo, la mia raccomandazione serva a qualcosa.
di Eleonora del Poggio
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