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Il Paradiso degli Orchi
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RECENSIONI

Luigi Rocca

Cronache dal sottoscala

Edizioni ExCogita, Pag.125 Euro 15.00
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Diceva Luciano Bianciardi: La verità è che le Case Editrici sono piene di fannulloni frenetici: gente che non combina una madonna dalla mattina alla sera ma che dà l’impressione – fallace – di star lavorando. Si beccano persino l’esaurimento nervoso.
Questa è una nota che compare nella seconda di copertina e devo dire, con tutto il rispetto, che di ragione ne ha da vendere. ExCogita è una vecchia casa editrice fondata dalla figlia di Luciano Bianciardi, esattamente Luciana, e seppure non ha mai prodotto successi editoriali di un certo livello, ha sempre agito con correttezza ed etica.
Cronache dal sottoscala è l’opera narrativa selezionata dal Master di specializzazione nei Mestieri dell’Editoria promossa dalla ExCogita e quindi da Luciana Bianciardi soprattutto con l’intenzione di dare spazio a scrittori che spesso questo spazio non l’hanno e anche per una certa propensione all’arte dello scrivere. Noi del Paradiso ci mettiamo di più e diciamo che sono anni che pubblichiamo racconti di Luigi Rocca.
E cosa diciamo? E’ la storia di un uomo che perde le chiavi di casa in un tombino, cerca di trovarle spostando lo stesso, ma finisce in una specie di universo sotterraneo dove una comunità di persone fuggite dalla vita quotidiana vive in un non-luogo dalle atmosfere surreali e che deve combattere una guerra particolate per poter sopravvivere. Nient’altro.
Il libro, piccino, è scritto bene (tra l’altro non ho notato nessun refuso editoriale, e non è poco), ma rimane su un piano di fantastico prima maniera. Intendiamoci, è chiaro che se lo si vuole collocare il testo sarebbe assolutamente attuale, ma le atmosfere e anche la gestualità dei protagonisti (pochi in verità) rimandano a quegli accaduti.
Sembra quasi un racconto elaborato quando ancora si era giovani e che, proprio per gli spazi che poi si sono aperti allo scrittore, abbia trovato una sua giusta via. Un tentativo, questo, che soprattutto quando si è giovani (quando noi eravamo giovani) in un modo o nell’altro hanno tutti preso in considerazione.
Un testo sincero, scritto bene (come già si è detto) ma manca della necessaria attualizzazione. Come avrebbero detto Cochi e Renato (qui si vedono gli anni) 6+.

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