RECENSIONI
Gian Luca Cantù
La Nuova Era
Edizioni Luz, Pag. 221 Euro 15,00
Il libro di Gian Luca Cantù è stato davvero una bella scoperta. Per quanto mi riguarda ritengo la letteratura italiana quasi al pari della musica; siamo all'età della pietra. Ogni tanto poi, soprattutto fra gli innumerevoli dedali dell'editoria indipendente, s'incontra qualcosa di interessante. Soprattutto quando si ha il coraggio di praticare generi considerati "minori", come la fantascienza. La nuova era è un romanzo coraggioso e per certi versi sbalorditivo. Siamo dalle parti di Capitan Harlock e la saga di Star Wars. Ci sono atmosfere di ultra mondi. Finalmente il proscenio è il cosmo. La storia si svolge in due epoche, distanziate fra loro da un salto temporale. La trovata geniale (e provocatoria) a mio avviso è quella di immaginare una Grande Federazione Galattica Romana. La prima vicenda si svolge nel 5849, Anno Romano. Protagonista è Druso Brenno, un legionario del futuro. Ci sono ovviamente i cattivi da combattere, l'Impero dei Sarnith, adoratori di Seth (e qui a mio avviso i rimandi all'Impero di Darth Vader di lucasiana memoria a volte sono troppo evidenti). I buoni appartengono all'Ordine Templare (e nella seconda parte diverranno gli Illuminati). Certo, nulla di nuovo (fra Illuminati e Templari e "assatanati" vari, di questi tempi, è piena la narrativa): però qui c'è la scrittura di Cantù che prevale e fa sì che il romanzo si distingua; una penna leggera ed elegante, lontana, per fortuna, anni luce dagli pseudo virtuosismi degli scribacchini contemporanei. La caratterizzazione dei personaggi poi è un altro punto forte. Belli, sia esteticamente che di tempra. Combattono per liberare i pianeti soggiogati dai Sarnith, vogliono ridare loro la libertà. Ci sono astronavi spettacolari, armi laser, manipolazione degli elementi (tanto Matrix!), portenti olografici. Ci sono trovate ultra kitsch come la croce templare usata come arma. C'è forse una marcatura troppo netta fra bene e male (ma senza quella il romanzo non sarebbe stato tale); ci sono un cameratismo e una goliardia che piacerebbero a quelli di Casa Pound (anzi, questo romanzo glielo consigliamo vivamente) e farebbero inorridire gli ultra sinistri.
La seconda parte, che si svolge nell'Anno Romano 6045, vede protagonista Romulo; un futuro discendente di Druso che scoprendo la sua forza (riconoscendosi come il Prescelto della profezia – e siamo di nuovo a Matrix) prenderà il nome di Horus (bella trovata!) chiamato a combattere Seth. Immancabile la storia d'amore, che nella seconda parte vedrà protagonista la bella e affascinante Haxun; ma nulla è scontato ne La nuova era; il finale vi lascerà di stucco (agghiacciati!). Magari preambolo a futuri episodi di una storia che sarebbe perfetta per diventare una saga e un fumetto di successo. Gian Luca Cantù è alla sua opera prima. E' necessario che prosegua. In Italia c'è bisogno di fantascienza o comunque di generi e storie che si distinguano dalla noia mortale dell'attualità che gli editori ormai cerebralmente morti dei nostri giorni non fanno altro che riproporci in chiave romanzata. C'è bisogno di qualcuno che, come Gian Luca Cantù, parli (anche se velatamente) di certe cose (come l'origine dell'umanità del preambolo), di teorie scomode e antiscientifiche ma necessarie. Il torpore attuale nel quale vogliono relegarci ha raggiunto livelli di guardia. Soprattutto perché in atto c'è un risveglio che, nonostante tutto, la confusione dell'attualità non riesce a fermare. Magari proprio grazie a Gadu, il Dio "buono" della Federazione Galattica della Repubblica Romana.
di Adriano Angelini
La seconda parte, che si svolge nell'Anno Romano 6045, vede protagonista Romulo; un futuro discendente di Druso che scoprendo la sua forza (riconoscendosi come il Prescelto della profezia – e siamo di nuovo a Matrix) prenderà il nome di Horus (bella trovata!) chiamato a combattere Seth. Immancabile la storia d'amore, che nella seconda parte vedrà protagonista la bella e affascinante Haxun; ma nulla è scontato ne La nuova era; il finale vi lascerà di stucco (agghiacciati!). Magari preambolo a futuri episodi di una storia che sarebbe perfetta per diventare una saga e un fumetto di successo. Gian Luca Cantù è alla sua opera prima. E' necessario che prosegua. In Italia c'è bisogno di fantascienza o comunque di generi e storie che si distinguano dalla noia mortale dell'attualità che gli editori ormai cerebralmente morti dei nostri giorni non fanno altro che riproporci in chiave romanzata. C'è bisogno di qualcuno che, come Gian Luca Cantù, parli (anche se velatamente) di certe cose (come l'origine dell'umanità del preambolo), di teorie scomode e antiscientifiche ma necessarie. Il torpore attuale nel quale vogliono relegarci ha raggiunto livelli di guardia. Soprattutto perché in atto c'è un risveglio che, nonostante tutto, la confusione dell'attualità non riesce a fermare. Magari proprio grazie a Gadu, il Dio "buono" della Federazione Galattica della Repubblica Romana.
di Adriano Angelini
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