RECENSIONI
Nicolas Bendini
Solo per una notte
Playground, Pag. 136 Euro 11,00
Mathieu Varenne è un liceale parigino, diciottenne. Frequenta l'ultimo anno e i suoi amici, Samuel e Fatima lo adorano. C'è un problema però. Mathieu è in quella fase della sua vita in cui la scoperta della sua omosessualità non può più essere nascosta. Primo perché c'è un ragazzo nella sua scuola, tale Simon, il secchione con gli occhiali (chiamato Piccolo Cartesio), che gli fa il filo e che sessualmente lo stuzzica; secondo perché nella sua vita entra, come una furia, una presenza impossibile e per certi versi angelica: Goran Klasic, il centravanti della sua squadra di calcio del cuore, il Paris Saint Germain.
L'incontro tra i due è un grande escamotage narrativo. Fuori alla sua scuola viene fermato da una donna che gli lascia un ragazzino. Piove. La donna gli dice se può fargli un favore e aspettare che arrivi il padre del piccolo a prenderlo. Mathieu accetta. La donna si fa dare i riferimenti del ragazzo, il cellulare e glielo affida. Dopo mezz'ora passata sotto la pioggia arriva una Jaguar sgommante da cui esce Klasic, che si è venuto a prendere suo figlio ma che si ritrova davanti questo diciottenne biondino: l'incontro è un vero e proprio colpo di fulmine. Si passa da una prima fase di goliardia di Klasic (che si rivelerà di fatto etero con tendenze bisessuali) e di incredulità per Mathieu, a quella di approfondimento, studio. Paura.
Quest'ultima sensazione apparterrà più a Mathieu. In un primo momento si tiene tutto per sé, poi è costretto dalle circostanze a confessare parte dell'accaduto a Samuel. Succede perché Klasic, che lo vuole accompagnatore a casa di suo figlio ogni mercoledì in cambio di una stecca di Gauloises, reagirà con violenza ad alcune frasi di Mathieu arrivando quasi a picchiarlo. Il liceale però, che nel frattempo viene sverginato dal Piccolo Cartesio con cui fa sesso perché non ne può più di astinenza e di fingersi interessato alle ragazze, si renderà conto che quella reazione di Klasic era in realtà sì a causa del suo carattere vulcanico e 'slavo', ma celava un interesse che andava ben al di là della semplice amicizia.
Solo per una notte è un divertente e amaro racconto di formazione, un'iniziazione alla vita omosessuale fatta con intelligenza e leggerezza, con dramma ma senza patetismi. E' la fotografia spesso cruda e anzi sempre difficile di chi comprende di essere omosessuale e, anche nella ormai 'liberata e progressista' Francia (nella Parigi del sindaco gay dichiarato, in particolare) è costretto ad affrontare gli stessi problemi che affronterebbe un ragazzo in una scuola di periferia in una non emancipata nazione. In più, qui c'è l'elemento stuzzicante dell'incontro-scontro d'amore con il proprio idolo; con il sogno che si trasforma in realtà. Anche se per poco tempo. Non sveleremo di più perché il libro merita di essere letto fino in fondo e compreso. Soprattutto lì dove, come nella parte finale, anche senza dirlo apertamente, Bendini ribadirà l'impossibilità di relazione fra un etero in bilico e un gay (un po' quello che pare stia succedendo nel Grande Fratello di quest'anno fra Maicol e Giorgio). Possibile che anche qui, pur senza manifestarlo apertamente, sarà la forma sociale a prevalere e i gay rimarranno circoscritti ai loro santuari prestabiliti (come il quartiere Le Marais parigino) a raccontarsi le loro facezie, ad incontrare il tipo interessante con cui parlare di cinema e teatro e a sognare, soltanto quello, il bel tenebroso che si è rifatto una vita altrove?
di Adriano Angelini
L'incontro tra i due è un grande escamotage narrativo. Fuori alla sua scuola viene fermato da una donna che gli lascia un ragazzino. Piove. La donna gli dice se può fargli un favore e aspettare che arrivi il padre del piccolo a prenderlo. Mathieu accetta. La donna si fa dare i riferimenti del ragazzo, il cellulare e glielo affida. Dopo mezz'ora passata sotto la pioggia arriva una Jaguar sgommante da cui esce Klasic, che si è venuto a prendere suo figlio ma che si ritrova davanti questo diciottenne biondino: l'incontro è un vero e proprio colpo di fulmine. Si passa da una prima fase di goliardia di Klasic (che si rivelerà di fatto etero con tendenze bisessuali) e di incredulità per Mathieu, a quella di approfondimento, studio. Paura.
Quest'ultima sensazione apparterrà più a Mathieu. In un primo momento si tiene tutto per sé, poi è costretto dalle circostanze a confessare parte dell'accaduto a Samuel. Succede perché Klasic, che lo vuole accompagnatore a casa di suo figlio ogni mercoledì in cambio di una stecca di Gauloises, reagirà con violenza ad alcune frasi di Mathieu arrivando quasi a picchiarlo. Il liceale però, che nel frattempo viene sverginato dal Piccolo Cartesio con cui fa sesso perché non ne può più di astinenza e di fingersi interessato alle ragazze, si renderà conto che quella reazione di Klasic era in realtà sì a causa del suo carattere vulcanico e 'slavo', ma celava un interesse che andava ben al di là della semplice amicizia.
Solo per una notte è un divertente e amaro racconto di formazione, un'iniziazione alla vita omosessuale fatta con intelligenza e leggerezza, con dramma ma senza patetismi. E' la fotografia spesso cruda e anzi sempre difficile di chi comprende di essere omosessuale e, anche nella ormai 'liberata e progressista' Francia (nella Parigi del sindaco gay dichiarato, in particolare) è costretto ad affrontare gli stessi problemi che affronterebbe un ragazzo in una scuola di periferia in una non emancipata nazione. In più, qui c'è l'elemento stuzzicante dell'incontro-scontro d'amore con il proprio idolo; con il sogno che si trasforma in realtà. Anche se per poco tempo. Non sveleremo di più perché il libro merita di essere letto fino in fondo e compreso. Soprattutto lì dove, come nella parte finale, anche senza dirlo apertamente, Bendini ribadirà l'impossibilità di relazione fra un etero in bilico e un gay (un po' quello che pare stia succedendo nel Grande Fratello di quest'anno fra Maicol e Giorgio). Possibile che anche qui, pur senza manifestarlo apertamente, sarà la forma sociale a prevalere e i gay rimarranno circoscritti ai loro santuari prestabiliti (come il quartiere Le Marais parigino) a raccontarsi le loro facezie, ad incontrare il tipo interessante con cui parlare di cinema e teatro e a sognare, soltanto quello, il bel tenebroso che si è rifatto una vita altrove?
di Adriano Angelini
CERCA
NEWS
-
12.11.2024
La nave di Teseo.
Settembre nero. -
12.11.2024
Tommaso Pincio
Panorama. -
4.11.2024
Alessandro Barbero
Edizioni Effedi. La voglia dei cazzi.
RECENSIONI
-
Han Kang
La vegetariana
-
Han Kang
Atti umani
-
Giuliano Pavone
Per diventare Eduardo
ATTUALITA'
-
Ettore Maggi
La grammatica della Geopolitica.
-
marco minicangeli
CAOS COSMICO
-
La redazione
Trofeo Rill. I risultati.
CLASSICI
CINEMA E MUSICA
-
Marco Minicangeli
La gita scolastica
-
Marco Minicangeli
Juniper - Un bicchiere di gin
-
Lorenzo Lombardi
IL NERD, IL CINEFILO E IL MEGADIRETTORE GENERALE
RACCONTI
-
Fiorella Malchiodi Albedi
Ad essere infelici sono buoni tutti.
-
Roberto Saporito
30 Ottobre
-
Marco Beretti
Tonino l'ubriacone