RECENSIONI
Kent Haruf
Vincoli
NNEditore, Traduzione di Fabio Cremonesi, Pag. 260 Euro 18,00
Insomma preparatevi. Sì perché se di Kent Haruf non avete letto nulla, allora dovete sapere che con Vincoli avete tra le mani un gran bel libro.
Vincoli — pubblicato nel 1984 — è il romanzo d’esordio dello scrittore americano da poco scomparso, ma già da qui si può capire la sua grande capacità narrativa. Certo la Trilogia della Pianura (Benedizione, Canto della pianura e Crepuscolo, sempre editi da NNE) gli sono superiori, come lo è Le nostre anime di notte — uscito postumo — ma è con questo romanzo che Haruf getta le basi per quello che verrà dopo, tutto inizia da qui. Intanto Holt, o se volete il microcosmo-Holt come lo chiama Fabio Cremonesi che ha tradotto il romanzo e curato una “Nota Finale” molto puntale; Holt, una città di frontiera di un’America rurale, siamo in Colorado, uno spazio che sembra uscito da un film western, scarno, essenziale come ancora non è la prosa di Haruf, ma come poi lo diventerà nel futuro. A riguardo dopo Vincoli andatevi a leggere Le nostre anime di notte (diventato un bel film per Netflix), l’inizio e la fine, per capire il percorso compiuto dallo scrittore.
Una storia di frontiera, potremmo dunque dire, e rispetto agli altri romanzi di Haruf, Vincoli ha un impianto differente, qualcosa che somiglia al noir. La sua prosa è più lavorata, rotonda, rispetto a quella più secca che seguirà. È una torbida storia di sottile sopraffazione che culmina con l’esplosione finale, un climax sapientemente costruito che esploderà letteralmente. A narrare la storia sarà Sanders Roscoe, il figlio di uno dei protagonisti della storia che inizia nel lontano 1906. Protagonista negativo sarà invece Roy Goodnough (ironia del suo nome) uomo violento che deciderà le sorti non solo di sua moglie Ada, ma soprattutto dei figli: Lyman, svanito e inconsistente, e soprattutto Edith, ragazza diciasettenne sempre pronta al dovere, anche quando la situazione diventa insostenibile. Da leggere, assolutamente.
di Marco Minicangeli @gattospinoso
Vincoli — pubblicato nel 1984 — è il romanzo d’esordio dello scrittore americano da poco scomparso, ma già da qui si può capire la sua grande capacità narrativa. Certo la Trilogia della Pianura (Benedizione, Canto della pianura e Crepuscolo, sempre editi da NNE) gli sono superiori, come lo è Le nostre anime di notte — uscito postumo — ma è con questo romanzo che Haruf getta le basi per quello che verrà dopo, tutto inizia da qui. Intanto Holt, o se volete il microcosmo-Holt come lo chiama Fabio Cremonesi che ha tradotto il romanzo e curato una “Nota Finale” molto puntale; Holt, una città di frontiera di un’America rurale, siamo in Colorado, uno spazio che sembra uscito da un film western, scarno, essenziale come ancora non è la prosa di Haruf, ma come poi lo diventerà nel futuro. A riguardo dopo Vincoli andatevi a leggere Le nostre anime di notte (diventato un bel film per Netflix), l’inizio e la fine, per capire il percorso compiuto dallo scrittore.
Una storia di frontiera, potremmo dunque dire, e rispetto agli altri romanzi di Haruf, Vincoli ha un impianto differente, qualcosa che somiglia al noir. La sua prosa è più lavorata, rotonda, rispetto a quella più secca che seguirà. È una torbida storia di sottile sopraffazione che culmina con l’esplosione finale, un climax sapientemente costruito che esploderà letteralmente. A narrare la storia sarà Sanders Roscoe, il figlio di uno dei protagonisti della storia che inizia nel lontano 1906. Protagonista negativo sarà invece Roy Goodnough (ironia del suo nome) uomo violento che deciderà le sorti non solo di sua moglie Ada, ma soprattutto dei figli: Lyman, svanito e inconsistente, e soprattutto Edith, ragazza diciasettenne sempre pronta al dovere, anche quando la situazione diventa insostenibile. Da leggere, assolutamente.
di Marco Minicangeli @gattospinoso
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Kent Haruf
Benedizione
NNE, Pag. 243 Euro 16,00Della serie: prima o poi capita. Kent Haruf, scrittore americano morto nel dicembre del 2014, doveva aspettare la fine per essere pubblicato da un editore italiano. E che editore. Giovane e gagliardo da far tremare i polsi anche ai più esperti.
Kent Haruf
Le nostre anime di notte
NN Editore , Pag. 176 Euro 17,00Non ricordo chi ha detto che l’amore è l’unico, vero sentimento rivoluzionario. Lo è perché abbatte muri e convenzioni, perché se ne frega del colore della pelle, della religione, dell’età e del gender. Ecco, Le nostre anime di notte di Kent Haruf è proprio un inno alla rivoluzione dell’amore.
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