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Il Paradiso degli Orchi
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I Classici

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Alfredo Ronci

Vedi Napoli e poi fuggi: 'Il mare non bagna Napoli' di Anna Maria Ortese.

L'Ortese confessò che nel periodo in cui scrisse Il mare non bagna Napoli era preda di nevrosi, per la quale scoprì causa solo dopo: la metafisica. Che per molti è parola-grilletto e che spesso ha capacità di spiazzamento e di frantumare il presente.
Noi riconduciamo il tutto ad una linearità volutamente marcata e proprio nel significato più diretto o forse semplicistico diciamo: contrapposizione alla realtà. E questa crediamo fosse il significato delle fratture della scrittrice, che non esitò ad aggiungere:

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Alfredo Ronci

La vendetta del non saper vivere: 'Le due zittelle' di Tommaso Landolfi.

Idolina Landolfi, figlia di Tommaso, e traduttrice di valore e pregio, nell'edizione del libro che andiamo a curare, s'industria sulla sua storia editoriale: che può essere curiosa ed illuminante, ma toglie l'essenza ad uno dei racconti più straordinari del novecento europeo.
Sì certo, la contesa dello scritto tra l'editore di allora Enrico Vallecchi e Bompiani, che pubblicò nel '46 Le due zittelle fu anche accesa, tanto che il primo andò su tutte le furie nel vedere il volumetto pubblicato diversamente, ma rimane in sostanza diatriba ininfluente:

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Alfredo Ronci

La realtà che mangia se stessa: 'Il serpente' di Luigi Malerba

Riflettendo sulla storia 'recente' bisogna dire che il nostro romanzo, nonostante una certa coerenza di fondo, ha sempre subìto scossoni di un certo rilievo: già a fine ottocento Vittorio Imbriani certificò , soprattutto con Dio ne scampi dagli Orsenigo, una certa insofferenza, attraverso la parodizzazione, per il melenso sentimentalismo di quei tempi. E che dire di Bontempelli, degli stessi futuristi e per altre 'sponde' la tentazione neorealista, che scardinava anche il dannunzianesimo, di Eurialo De Michelis?

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Alfredo Ronci

L'onestà di un uomo 'nudo': 'Il segreto di Luca' di Ignazio Silone.

Il segreto di Luca è un romanzo di due uomini per bene, e sarebbe anche superfluo aggiungere che di questi tempi avrebbe meritoria influenza già di per sé. Però va detto, perché lo si qualifichi in modo inequivocabile; ma va anche sottolineato che rappresenta una sorta di diversità nell'opera letteraria dello scrittore abruzzese. Diversità dalla tematica politica e personale dell'uomo, prima ancora che intellettuale, perennemente 'preso' dalla necessità di far corrispondere il proprio senso della democrazia con quello, ugualmente pregnante, dell'arte.

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Alfredo Ronci

Il piccolo mondo di Eurialo De Michelis: 'Bugie'.

Sconvolge l'assenza di un nome come Eurialo De Michelis in alcune 'storie' della letteratura italiana. Quella voluminosa di Walter Pedullà, per esempio, nemmeno lo menziona: ed è francamente uno scandalo. A questo punto ci si chiede cosa si possa insegnare agli altri, visti i presupposti, e se necessità debba insorgere in noi perché si cambi prospettiva in funzione di una nuova revisione culturale (che non vuol essere revisionismo).

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Michele Lupo

Il romanzo e l'enigma. 'Soldati di Salamina' di Javier Cercas

Questo libro, che scruta nelle pieghe della guerra civile spagnola, è la storia di Rafael Sanchez Mazas, ideologo della falange e scrittore, e del come e del perché un repubblicano che poteva giustiziarlo, avesse deciso di non farlo. Questo libro è soprattutto storia della sua ricostruzione, di come il narratore, un giornalista e scrittore che porta lo stesso nome dell'autore empirico, attraverso molteplici testimonianze e piste vere e false cerchi di recuperare più al senso che alla mera memoria quell'episodio incredibile.

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Alfredo Ronci

Un libro troppo presto dimenticato: 'Ore perse vivere a sedici anni' di Caterina Saviane.

Vivo con mia madre: mio padre è un prodotto della stampa. Che frase solenne.
Sì, il padre era quel Sergio Saviane, scrittore, giornalista, che per molti anni tenne un'irresistibile rubrica su L'espresso e fu anche co-fondatore de Il Male. Lei la giovanissima figlia, che a sedici anni esordisce nell'allora prestigiosa collana 'Franchi narratori' della Feltrinelli e piazza un piccolo libro che nel corso del tempo è divenuto un oggetto di culto, ma mai ristampato per i soliti motivi che si ignorano ma che sono davanti agli occhi di tutti.

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Giovanna Repetto

Il mondo insostituibile delle relazioni: 'Nel paese delle ultime cose' di Paul Auster

Saranno le catastrofi ecologiche, sarà la catastrofica situazione della politica italiana, sta di fatto che il titolo di questo libro continuava a ronzarmi nella mente, e non ho potuto fare a meno di riprenderlo in mano. L'ho trovato attuale. Non solo perché l'ambientazione indefinita si adatta ad ogni contesto, passato presente e futuro, non solo perché per la stessa ragione si presta, volendo, ad ogni possibile metafora, ma anche e soprattutto per la libertà inventiva che mescola una meticolosa verosimiglianza dei dettagli a un assoluto disinteresse per ogni tipo di spiegazione logica e per la ricostruzione di eventuali antefatti.

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Alfredo Ronci

La malattia mentale come centralità del mondo: 'Fratelli' di Carmelo Samonà.

Centralità del mondo: forse troppo. Ma indubbiamente la stranezza della mente e di conseguenza i suoi comportamenti straniano e affascinano Carmelo Samonà. Ispanista famoso, che dopo i cinquant'anni pubblica il suo primo romanzo, Fratelli appunto (il tema degli intellettuali che si confrontano col romanzo e col genere è argomento sfizioso e da approfondire).
Una storia che affascinò subito gli addetti (era il 1978): mi chiedo se per sfinimento perché il 'politico' sovrastava il 'privato',

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Alfredo Ronci

Il melanconico miracolo economico di Paolo Volponi: 'La strada per Roma'

Paolo Volponi decise finalmente di pubblicare La strada per Roma nel tentativo di ridare speranza e fiducia alle capacità di intervento culturale e sociale, come disse lui nell'introduzione, dilaniate dalle convulsioni più irriflessivi e contrastanti.
Il libro ha una lunga genesi, anzi se vogliamo, la storia di Guido, il protagonista, è una sorta di ombra che accompagnerà Volponi per decenni e decenni, fino a trovar 'spazio' solo nel 1991 quando le condizioni sembravano migliori per riconsiderare le possibilità del nostro futuro alla luce

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