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Il Paradiso degli Orchi
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Recensioni

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Carla Castellacci/Telmo Pievani

Sante ragioni

Chiarelettere, Pag. 275 Euro 13,60

Bastava aprire i giornali di ieri, tra i vescovi che si scagliano contro la scena "hard" di Caos calmo all'irruzione della polizia in un ospedale napoletano alla ricerca di un aborto "irregolare", alle esternazione teo-com dell'uomo-incinto Ferrara, per gridare all'indignazione. Perché se non bastassero questi "influssi" reazionari dei conservatori e del pontefice, sul libro di Castellacci/Pievani troverete il resto: che spesso è identificato con l'assoluto atteggiamento prono delle nostre cariche politiche nei confronti delle gerarchie ecclesiastiche.

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A cura di Francesca Giannetto

Il meglio dei primi sei numeri

Toilet (Anno Uno), Pag. 245 Euro 10,00

Ogni tanto qualcuno in Italia ha il coraggio di osare. E ci sono volte in cui si osa persino per qualcosa di valido.
È il caso di un gruppo di amici appassionati di scrittura che, nella primavera 2004, hanno dato vita ad un progetto letterario dal nome ironicamente evocativo: Toilet.
Inizialmente si procede pensando "Toilet" come una rivista letteraria che contenga un'antologia di racconti di scrittori alle prime pubblicazioni o completamente inediti. Le librerie non amano le riviste, faticano a trovare il pubblico adatto, così si tace la periodicità bimestrale di Toilet.

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L.R.Carrino

Acqua storta

Meridiano Zero, Pag.125 Euro 10,00

Ricordo spesso un racconto che mi faceva mio padre quando era ricoverato in ospedale. Mi parlava di un uomo, ormai settantenne, che in preda al dolore gridava sempre: oh mamma, oh mamma mia. Mio padre era convinto che fosse un richiamo tenero a chi l'aveva generato, io, piuttosto cinicamente, ma convinto come lo sono ora, ribattevo che quella era una semplice esclamazione alla pari di, chessò, porcogiudachemale! Mi guardava storto e dentro di sé malediceva un figlio privo di valori essenziali.

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Carlo Emilio Gadda

Villa in Brianza

Adelphi, Pag.67 Euro 5,50

Si sappia subito, a scanso di frustrazioni, che il testo di Gadda è breve, anzi brevissimo, solo 17 pagine, e dunque tale da stimolare, sì, un certo appetito (di Gadda basta una frase per suscitare trepida ingordigia) ma ben lungi dal dare sazietà. E però ha il pregio di essere un racconto rimasto inedito fino al 2001, e denso di spunti che agli occhi degli esperti rivelano essere i prodromi di capolavori futuri, come La cognizione del dolore. Altra ragione di interesse è il contenuto amaramente autobiografico, là dove il ritratto dei genitori è tratteggiato, più che con ironia, con feroce sarcasmo.

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Metta Victoria Fuller Victor

Diario di un ragazzaccio

Cooper, Pag.295 Euro 12,90

Vi è un discorso da fare su questo, che riguarda soprattutto gli italiani. Chi ha superato una "certina" di anni non può non avere a cuore uno sceneggiato televisivo che mandò in sollucchero lo stivale intero: Il Giornalino di Gian Burrasca. C'era la regia di Lina Wertmuller, c'era la grande (per modo di dire, ma grande artisticamente) Rita Pavone. C'erano Bice Valori (chi può dimenticare la direttrice nana del collegio?), Sergio Tofano, Paolo Ferrari, Valeria Valeri, Marisa Merlin e un fottìo di promesse del piccolo schermo. E Nino Rota compose la musica e Luis Bacalov, futuro premio Oscar per Il Postino, la arrangiò. Insomma un capolavoro di finezza e qualità.

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Andrea G. Pinketts

La fiaba di Bernadette che non vide la Madonna

Edizioni Il Filo , Pag.106 Euro 12,00

Andrea G. Pinketts lo conosciamo tutti, con i suoi pregi e i suoi difetti, i suoi tortuosi giochi linguistici, i noir al limite del surreale, le belle donne, la Milano che non ha più niente "da bere" se non la propria bile e conosciamo anche la G. del suo nome, che spesso è stata (auto)identificata con "Genio" ma che con La fiaba di Bernadette che non ha visto la Madonna (Edizioni Il Filo, presentato in anteprima alla fiera del libro di Roma "Più libri più liberi"), in uscita a Gennaio 2008, potrebbe essere un'ottima iniziale per Andrea "Grimm" Pinketts.

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Pierre Mac Orlan

Piccolo manuale del perfetto avventuriero

Adelphi, Pag. 72 Euro 5,50

Il nocciolo di questo delizioso manualetto è la distinzione tra l'avventuriero attivo e l'avventuriero passivo. Dalle indiscrezioni di Giulio Minghini, che corredano il testo, pare che l'avventuriero passivo fosse proprio lui, Pierre Dumarchey (questo il nome anagrafico dell'Autore), definito da Minghini placido pirata di biblioteca, e che il suo altero ego, l'avventuriero attivo, potesse caso mai essere impersonato da suo fratello. Non che la vita di Mac Orlan (1882-1970) sia stata povera di emozioni, tutt'altro:

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Maurizio Cavina e Bruno Leporatti

Itinere Alieno

Effequ Edizioni, Pag. 90 Euro 6,00

Va preso come un gioco, un divertissement, e ha la lunghezza giusta per non diventare stucchevole. Perché nasce da un'idea minima e paradossale, come quelle, per intenderci, che illuminavano come lampi al magnesio i racconti di Frederic Brown. L'idea è la seguente. Prendiamo un manipolo di prodi portoghesi del cinquecento, portatori di un collaudato sistema di valori, inseriamoli all'interno di un'avventura fantascientifica (ma attenzione, vista da loro, non vista da noi!) e vediamo che cosa succede.

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Jean-Philippe de Tonnac

La rivoluzione asessuale

Castelvecchi, Pag. 237 Euro 15,00

Chissà cosa mi credevo. Il titolo mi aveva fatto pensare ad una vera e propria posizione contro la sessualità mordi e fuggi contemporanea, un vero e proprio atto di denuncia alla stregua, che so, di una protesta contro un'ambasciata il cui paese giustizia un uomo solo perché omosessuale, o di un bonzo tibetano che si da fuoco per strada per porre l'accento sulla drammatica situazione del Tibet.

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Alberto Bracci Testasecca

Il treno

E/O, Pag.170 Euro 15,00

Qui si spara sulla Croce Rossa. Ci mancava pure, viste le condizioni in cui versano le Ferrovie dello Stato, un romanzetto (per via delle pagine, suvvia!) che trattasse di ritardi e soste improvvise ed inspiegabili di treni passeggeri in desolate campagne. Ora che anche il ministro Di Pietro ha bloccato i fondi UE per il traffico sui binari, scorticare il vecchio Ente e tutte le Società che gli girano attorno è sport facile e peraltro comodo cinismo.

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