Recensioni
Pulvis et umbra
Sellerio, Pag. 416 Euro 15,00Qualcuno si chiederà: come mai l’autore, cioè Antonio Manzini, ha avuto la prosopopea di chiarire ai lettori nazionali che questo suo romanzo, Pulvis et umbra, è in assoluto il suo migliore?
Ucronia
Delos Digital, Pag. 268 Euro 15,80Forse dovrei essere più distaccata, far finta di niente, esibire neutralità o almeno compostezza. Invece non riesco a nascondere l’entusiasmo vedendo il panorama della fantascienza italiana fiorire di tante valide presenze femminili. È la volta di Elena Di Fazio, vincitrice con Ucronia del Premio Odissea 2017. La prima cosa che salta agli occhi è l’audacia, oserei dire la genialità, con cui viene trattano il tema delle distorsioni temporali.
La compagnia delle anime finte
Neri Pozza, Pag. 240 Euro 16,50Di intensità quasi dolorosa, questo romanzo finalista al Premio Strega potrebbe stare accanto a L’oro di Napoli di Marotta, rappresentandone il lato oscuro. La dimensione corale, gli umori di una collettività povera e trafelata, la città come personaggio onnipresente richiamano la materia di quei racconti, anche se qui le storie si intrecciano e si uniscono lungo un unico filo narrativo. Altra differenza è che se nella raccolta di Marotta la protagonista è la vita, sia pure una vita tribolata e sempre in bilico fra le insidie quotidiane, qui è la morte a scandire il tempo e i ricordi, unificando le storie nella comune qualità di storie perdenti.
Propulsioni d’improbabilità
Zona 42, Pag. 368 Euro 14,90Che il racconto di fantascienza sia un genere a sé è sempre stata una mia profonda convinzione. Perché la specificità della fantascienza non si definisce nel raccontare una storia, ma nel proporre un’idea. Idea che prendendo spunto da un presupposto scientifico ne tragga conseguenze insolite e originali. Che poi l’idea offra uno specchio deformante per rappresentare la realtà da un punto di vista più libero è, più o meno consapevolmente, il bersaglio finale. Da queste premesse scaturisce che la forma breve del racconto, (a differenza del romanzo che deve soddisfare certi requisiti di credibilità per poter costruire una storia) consente la massima libertà possibile nel lanciare dardi che sfondino il muro dell’inconsueto e del paradossale.
Melting point
quarup, Pag. 156 Euro 14,90Qualcuno di voi dirà: ma chi è questo qui e soprattutto ma perché proprio lui? Non ho una risposta precisa. Certo, conta la casa editrice (ne ho un ottimo ricordo e visto che è piccolina, mi auguro che possa resistere).
Carnivori
Kipple Officina Libraria, Pag. 208 Euro 15,00Sarebbe difficile riassumere il soggetto di un romanzo così intenso, in cui le scene d’azione sottendono una densità emotiva di grande impatto, insieme a una profusione di quesiti esistenziali. Mentre vediamo la storia imporsi con evidenza cinematografica veniamo coinvolti in un dibattito interiore a cui nessuno può sentirsi estraneo: la necessità di nutrirsi che entra in confitto con il rispetto per la natura e per le sofferenze delle creature viventi. Non c’è solo la questione animale, ma anche il problema della sofferenza vegetale, in questa Terra del ventiduesimo secolo in cui la battaglia ideologica sugli aspetti etici dell’alimentazione ha raggiunto livelli drammatici.
Strade di notte
Fazi Editore, Pag. 238 16,50C’è una città di notte e questa città è Parigi, con i suoi angoli oscuri, i suoi boulevard e i bar aperti fino al mattino, dove i ritmi scorrono lenti e si incontrano i personaggi più bizzarri. A fare da legame tra questi luoghi e questi uomini è il tassista, il protagonista del bellissimo Strade di notte di Gaito Gazdanov.
Racconti impossibili
Adelphi, Pag.193 Euro 14,00Sarebbe da chiedersi come mai Adelphi abbia voluto pubblicare, di Landolfi, proprio Racconti impossibili, ma poi ci sovviene che l’intera opera del maestro di Pico sarà messa alla pubblica opinione… per cui abbozziamo e andiamo avanti.
Bambinate
Einaudi, Pag. 136 Euro 16,50E’ bello incontrare di nuovo Piergiorgio nelle librerie. Chissà perché non m’aspettavo quest’uscita. Uscita peraltro assai politica, perché tutto si può dire di questo romanzo, tranne che non sia politico. E sociologico. Ma di una sociologia lontana da qualsivoglia tentazione umanitaria.
“Domani è un altro giorno” disse Rossella O’Hara
Einaudi, Pag. 248 Euro 19,50Con Laura Pariani si va sul sicuro. Non delude mai (parlo per me, almeno) perché ha dalla sua il dono della lingua. Impasta un suo particolare linguaggio come il fornaio impasta il pane, e si sa che il pane si può ricreare in tante versioni diverse, pur rimanendo sempre pane e sempre buono (se è buono il fornaio). Che cosa mette nell’impasto oltre a un italiano brillante e perfetto? Ci sono parole mutuate dal dialetto e altre carpite a un lessico familiare. E insomma, per ogni storia reinventa una lingua che di quella storia è l’espressione naturale.
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