Recensioni

Il suono del tempo (How do you feel)
Altromondo editore, Pag. 317 Euro 18,00Ecco un altro testo sulla musica. Ancora? Dirà qualcuno in procinto di bestemmiare. Beh, si sa, questi sono anni delle abbuffate, dei talent e dell’incoerenza. Riccardo Bertoncelli, già molti anni fa, confessò che non ascoltava più tutta la musica che usciva, ma solo quella che più gli aggradava. E fu una testimonianza lucida e consapevole e anche un tantino sconsolante. È vero, tutti hanno e sentono il bisogno di esprimersi, ma è anche troppa ed inutile l’offerta che ci viene proposta.

Il sigillo del serpente piumato
Urania Mondadori 1648, Pag. 252 Euro 6,50Confesso che ho faticato un po’ per entrare in questo romanzo, vincitore dell’ultima edizione del Premio Urania, e un paio di volte sono stata sul punto di abbandonarlo. Non perché fosse lento, ma esattamente per il motivo opposto. Andava avanti a raccontare una serie di fatti senza soffermarsi per far assaporare una scena o un dialogo. E mi pareva di leggere una fiaba, al punto di domandarmi perché mai, esistendo un corposo bagaglio di fiabe tradizionali, ci fosse bisogno di inventarne un’altra. Di fatto se si prende in considerazione la prima parte, che si svolge in un pianeta abitato da giganti, gli elementi fiabeschi classici sono evidenti.

Dimmi come va a finire
La Nuova Frontiera, Pag. 96 Euro 13,00Iniziamo da una citazione, che a nostro avviso riassume bene il contenuto di Dimmi come va a finire. Partire è un po’ morire / Arrivare non è mai arrivare, dice Valeria Luiselli che è di Città del Messico e che mette subito i piedi nel piatto. Certo che questa frase somiglia terribilmente a quanto dice un napoletanissimo Lello Arena in Ricomincio da tre, Chi parte sa da che cosa fugge, ma non sa che cosa cerca. Eravamo nel 1981 e nel capolavoro del compianto Massimo Troisi si parlava di immigrazione, come di immigrazione parla questo libro. O meglio di un certo tipo di immigrazione, quella dei minori che dai paesi dell’America Latina tentano il salto negli Stati Uniti per ricongiungersi con i genitori.

Diario di bordo
Augh! Edizioni, Pag. 132 Euro 12,00Comincia bene, questo romanzo incentrato sulla storia della dodicenne Anna impegnata nell’impresa di uscire da un’infanzia difficile. Comincia bene ma non mantiene le promesse. Non mi si fraintenda, la vita di Anna comincia male ma continua bene. È il romanzo che comincia bene ma, appena le cose per la bambina vanno bene, inizia ad andare male. Sembra un rompicapo ma è facile da spiegare. All’inizio con stile asciutto e con la semplicità della piccola che si racconta in prima persona, l’autrice tratteggia in modo essenziale la situazione di Anna, ragazzina che cresce senza padre e con una madre troppo giovane, immatura e tossicodipendente, che le elargisce affetto a modo suo.

Necrospirante
Delos Digital, Pag. 228 Euro 15,00Riguardo a questo romanzo vorrei coniare il termine “distopia magica” per il suo modo di descrivere l’ambiente. Si tratta di un mondo post moderno parzialmente desertificato, invaso dalla sabbia, abitato da popolazioni umane culturalmente impoverite e attaccate a valori imposti dalle nuove necessità di vita, ma anche piene di stupore per fenomeni e reperti ereditati dalle civiltà precedenti. I cercatori che si muovono con gli sci sulla sabbia per recuperare tesori sepolti ricordano un po’ gli stalker dei fratelli Strugatsky, in bilico fra la cinica avidità e il senso del meraviglioso.

Pulvis et umbra
Sellerio, Pag. 416 Euro 15,00Qualcuno si chiederà: come mai l’autore, cioè Antonio Manzini, ha avuto la prosopopea di chiarire ai lettori nazionali che questo suo romanzo, Pulvis et umbra, è in assoluto il suo migliore?

Ucronia
Delos Digital, Pag. 268 Euro 15,80Forse dovrei essere più distaccata, far finta di niente, esibire neutralità o almeno compostezza. Invece non riesco a nascondere l’entusiasmo vedendo il panorama della fantascienza italiana fiorire di tante valide presenze femminili. È la volta di Elena Di Fazio, vincitrice con Ucronia del Premio Odissea 2017. La prima cosa che salta agli occhi è l’audacia, oserei dire la genialità, con cui viene trattano il tema delle distorsioni temporali.

La compagnia delle anime finte
Neri Pozza, Pag. 240 Euro 16,50Di intensità quasi dolorosa, questo romanzo finalista al Premio Strega potrebbe stare accanto a L’oro di Napoli di Marotta, rappresentandone il lato oscuro. La dimensione corale, gli umori di una collettività povera e trafelata, la città come personaggio onnipresente richiamano la materia di quei racconti, anche se qui le storie si intrecciano e si uniscono lungo un unico filo narrativo. Altra differenza è che se nella raccolta di Marotta la protagonista è la vita, sia pure una vita tribolata e sempre in bilico fra le insidie quotidiane, qui è la morte a scandire il tempo e i ricordi, unificando le storie nella comune qualità di storie perdenti.

Propulsioni d’improbabilità
Zona 42, Pag. 368 Euro 14,90Che il racconto di fantascienza sia un genere a sé è sempre stata una mia profonda convinzione. Perché la specificità della fantascienza non si definisce nel raccontare una storia, ma nel proporre un’idea. Idea che prendendo spunto da un presupposto scientifico ne tragga conseguenze insolite e originali. Che poi l’idea offra uno specchio deformante per rappresentare la realtà da un punto di vista più libero è, più o meno consapevolmente, il bersaglio finale. Da queste premesse scaturisce che la forma breve del racconto, (a differenza del romanzo che deve soddisfare certi requisiti di credibilità per poter costruire una storia) consente la massima libertà possibile nel lanciare dardi che sfondino il muro dell’inconsueto e del paradossale.

Melting point
quarup, Pag. 156 Euro 14,90Qualcuno di voi dirà: ma chi è questo qui e soprattutto ma perché proprio lui? Non ho una risposta precisa. Certo, conta la casa editrice (ne ho un ottimo ricordo e visto che è piccolina, mi auguro che possa resistere).
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