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Il Paradiso degli Orchi
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Recensioni

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Piergiorgio Paterlini

Ragazzi che amano ragazzi 1991-2011

Feltrinelli, Pag. 140 Euro 8,00

Scrivevamo, noi orchi, nel 1999, quando già si era all'ennesima ristampa di questo essenziale (mai parola così centrata) long-seller: ... il suo libro riporta alla luce, alla vista, sulla scena, quello che per gran tempo ne è stato fuori, non detto, osceno appunto: l'amore – e il sesso – tutto il sesso, nient'altro che il sesso – dei ragazzi per i ragazzi. Così facendo Paterlini ci ha mostrato nel contempo uno dei modi che abbiamo a disposizione per produrre verità –

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Simon Reynols

Retromania. Musica, cultura pop e la nostra ossessione per il passato.

ISBN, Pag. 471 Euro 26,90

Camminando per una qualsiasi città occidentale nel 2012 è piuttosto probabile imbattersi in un punk. Fa strano pensare che quel look è stato codificato nei tardi '70 a Londra e, se tornassimo indietro, è verosimilmente difficile pensare a giovani abbigliati anni '40 ai concerti dei The Clash.
In quel momento la storia della musica si faceva, non si rimpiangeva. Certamente esistevano delle correnti retrò, ma i dischi nuovi andavano a ruba. Cosa è successo alla creatività dell'uomo?

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Miljenko Jergovic

Al di là di Pentecoste

Zandonai, Pag. 446 Euro 18,00

Un vecchio maestro occidentale, il dixie Gore Vidal, insegnava: "La Jugoslavia è la più grande invenzione di Wilson", vale a dire degli Stati Uniti. In questo senso, è stata una nazione fondamentale, sin dall'atto di nascita – 1918 – per mantenere divisa e sofferente l'Europa, post entrata americana nel vecchio continente; più ancora, è servita a strangolare la vecchia monarchia asburgica.

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Davide Orecchio

Sei biografie infedeli

Gaffi editore, Pag. 238 Euro 15,50

Malauguratamente è l'inganno la prima cosa a cui si pensa leggendo il libro. Cioè l'essere ingannati da una costruzione letteraria che ricorda altri. O forse solo uno: Roberto Bolaño. Ma chi ha buon occhio ha buon cuore (lasciatemelo credere). La chiave di lettura di Sei biografie infedeli è l'attesa: Davide Orecchio si distacca subito dal cileno e racconta con gagliarda precisione materia diversa dalla pseudobiblia o dalla mistificazione tipiche dell'autore di 2066.

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David Fauquemberg

Mal tiempo

Keller editore, Pag. 206 Euro 14,00

Sono un detrattore della nobile arte, checché se ne dica: non mi piace l'uomo rintronato e detesto il pugilato come metafora del potere. Perché cosa fa la guerra se non contrapporre gli uni agli altri e come ultimo fine la distruzione dell'avversario? Taglieremmo comunque una buona fetta di narrativa se decidessimo di mettere all'angolo (siamo in tema no?) l'uno e l'altra.
Gli italiani, come tutti, ci hanno messo spesso lo zampino e anche i 'nuovi' letterati non disdegnano sortite a riguardo

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Fabrizio Bianchini

Tenax

Cicorivolta edizioni, Pag. 185 euro 12,00

Mi sono presa la briga di vedere che cosa ci sia di vero nel personaggio di Diana Est, cantante degli anni ottanta, (al secolo Cristina Barbieri) e ho trovato un video in cui si esibisce indossando proprio il peplum rosa descritto da Bianchini, prima di ritirarsi definitivamente dal mondo dello spettacolo,che non sentiva a sé congeniale. Tutto corrisponde, come la canzone 'Tenax' che dà il titolo al romanzo e che è anche il nome di un gel per capelli. Una specie di Grease nostrano, insomma. Nel romanzo la cantante fa un'apparizione fugace, ma la sua presenza aleggia tutto il tempo sullo sfondo come un filo conduttore.

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Hermann Ungar

La Classe

Editore Silvy , Pag. 189 Euro 16,00

La paranoia – ci soccorre il gran libro recente di Luigi Zoja – non ha linee di demarcazione precise. Aspetti patologici a parte, può aggredire chiunque, per un tempo o un'occasione particolare. La cosa interessante nella paranoia letteraria è la quota di possibile verosimiglianza dei suoi fantasmi. Per esempio la parte per così dire "oggettiva" che potenzialmente dà ragioni alle ossessioni, pur nel complesso sbagliate, di un personaggio.

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Sergio Zavoli

Il ragazzo che io fui

Mondadori , Pag. 261 Euro 18,50

In esergo non vi è una citazione bernanosiana che l'autore utilizza a pagina 81 (Ho visto tanti morti nella mia vita, ma più morto di tutti è il ragazzo che io fui) e che rappresenta una sorta di confronto con la morte (o una scommessa), ma una dedica a suo nipote Andrea. Sì perché il libro è dedicato al ragazzo, ma è soprattutto uno scrigno di esperienze di valore – non un testamento involontario, credo – che racchiude però il senso di una memoria da conservare, prima che un diario dell'anima e della consanguineità.

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AA.VV.

Il Funzionario e altri racconti del Trofeo Rill e dintorni.

Mondi Incantati, Pag. 192 Euro 9,50

Ci sono appuntamenti che col tempo non faticano a trasformarsi in tradizioni. Il Trofeo Rill (Riflessi di Luce Lunare) è uno di questi appuntamenti. Il Rill è un concorso di narrativa altra — "immaginario mutante" ci piacerebbe descriverla —, cioè di quella narrativa che ha scelto una via non mainstream: fantascienza, fantasy, fantastico... Uno dei tanti si potrebbe dire, se non fosse che a nostro avviso il Rill è veramente uno dei migliori concorsi che ci sono in giro e questo per tanti motivi.

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Fernando Coratelli

Quando il comunismo finì a tavola (Trentatré anni per smettere di mangiare bambini)

Editore Caratterimobili, Pag. 128 Euro 13,00

Fernando Coratelli è al suo secondo libro, dopo un romanzo pubblicato da Cadmo alcuni anni fa. Fra le altre cose è anche co-ideatore di tornogiovedi.it, bellissima rivista on line di storie, fotografie, rubriche varie.
Il breve romanzo Quando il comunismo finì a tavola. Trentatré anni per smettere di mangiare bambini
 (l'editore è Caratterimobili di Bari – città natale di Coratelli, ora di stanza a Milano), attraverso l'espediente narrativo di un'intervista che l'io-narrante (uno scrittore) concede a una giornalista per un webmagazine

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